3 In lotta contro il tempo

[gio]

(NEDVED)

Corro come un matto e raggiungo il punto del bosco in cui avevo lasciato Dageron. Quello che vedo è qualcosa di inimmaginabile... Una bestia, una sorta di titano dalla scorza inattaccabile e gli occhi... Dèi, quegli occhi... E Dageron con la sua ascia e... E quello cos'è? Ancora il mutaforme?

[B. Franck]

[dageron]
Devo pensare a come fermare questo essere, e facendo qualche passo indietro mi viene in mente un idea; creare una trappola; gli alberi adatti ci sono e basterebbe prendere qualche fune e spostare la creatura nel punto giusto per poterla bloccare; <Tienila a bada che provo a fare una cosa> dico ma subito mi volto e vedo Nedved di ritorno <Sei impazzito???? ti ho detto che devi tornare indietro ORA. Tra poco la ragazza uscirà dal sonno freddo automaticamente e soffrirà non poco; devi stargli vicino>

[gio]

(NEDVED)

Resto impietrito dalle parole di Dageron. E ora cosa faccio? Non lo voglio lasciare solo contro quel.. contro quell'essere mostruoso, ma... Cosa significa che Adaidy soffrirà? Mi mordo il labbro indeciso. Poi mio malgrado riprendo il cammino verso la radura.

[gio]

(GEC)

Ayram è troppo concentrata nella barriera difensiva, non riesco a distoglierla da questo incarico, la sua mente è completamente assorbita. Segno che c'è pericolo in questi luoghi, ma da sola non so come fare per somministrare il rimedio a Adaidy... Anche Cora, la lupa, è nervosa: ha il pelo ritto e i denti scoperti. E ora chi sta arrivando? Sento dei passi in corsa che vengono nella nostra direzione!

[chimaira]

TIENILO A BADA?
E' questa la proverbiale saggezza dei nani?!?
Tenere a bada un bestione di diamante puro?!?
Molto bene.
Sapevo che sarei morta giovane...all'incirca.

Schivo i suoi assalti, cerco di concentrare la sua attenzione verso di me, le mie lame sono smussate, cambio forma, provo ogni tipo di guerriero che conosco, ogni arma che conosco (il che non è poco), ma ogni volta al massimo riescoa stare alla pari del mostro...mi sto stancando...
Provo un'altra tattica: divento lucciola, stornello, farfalla, falco, donnola che salta e di nuovo Guerriero Acciaio, ma ora sono sul petto della craetura...
NO! MI HA RESPINTO!
Sono a terra, si sta avivcinando in fretta: nano, sbrigati, ti prego!!!
Guardo gli occhi della bestia, che mutano per un istante e mi guardano e..AMMICCANO??? mi sento tremare: non mi ero sbagliata: quelli sono i SUOI occhi!!!!!!
E precipito di nuovo nel mio incubo....

[Ayram]

[AYRAM]
Sento quanto accade intorno ma la Magia da me evocata costringe la mia mente a restare espansa per manten ere la barriera protettiva. La disperazione che colgo intorno a me, e il panico, iniziano a farmi sudare.
<Al diavolo la barriera protettiva!> sbotto, alzandomi di scatto e barcollando per l'improvviso capogiro che mi coglie. Non è affatto prudente interrompere un flusso magico in questa maniera, ma non posso certo rimanermene con le mani in mano. <Gec, penso io ad Adaidy> afferrò la Scarsicarla e la sminuzzo con il pugnale. Quando ottengo una polvere finissima eseguo in semplice incantesimo di Luqefazione totale. Tengo sospeso il liquido in un globo magico e sollevo la schiena di Adaidy. <Ecco qui....bevi> Faccio scivolare il globo attraverso le sue labbra dischiuse e attendo. NOn ho idea di quanto impieghi la scarsicarla a fare effetto. Intanto apprendo che poco distante c'è un combattimento. Resto accanto all'elfa, ancora inerte. NOn posso permettermi di lasciarla qui da sola. Se solo ci fosse Mephion... in quest'istante realizzo che il mio compagno è sparito da parecchio tempo. <Maledizione!> stringo i denti. Sono stata così assorta nell'incantesimo di protezione che ho trascirato di cercare il Lupo. Chiudo gli occhi, inviandogli un messaggio mentale "Mephion! Abbiamo bisogno di te! Ho bisogno di te? Dovce diamine ti sei cacciato, amico mio?"

[Ayram]

[MEPHION]
Sto correndo e sono felice!
Datanto tempo non mi sentivo così in forma. Una tetra risata lupesca sfugge dalle mie fauci, riecheggiando sui tronchi di betulla che mi circondano. Una marea di foglie dorate giacciono a terra. Il pozzo dovrebbe essere qui vicino, ormai. Rallento l'andatura e annuso l'aria: l'aroma di foglie secche, di muschio umido, di rugiada inebria i miei sensi animali. Adoro la foresta. Ad un certo punto, mentre sto scavalcando un tronco caduto, colgo qualcosa con lo sguardo. Mi accosto ad un cumulo di pietre circolare, un tempo sicuramente bianche e splendenti, ora ricoperte di licheni e di terriccio. "L'ho trovato!" il pensiero dilaga potente nella mia mente, ma senza oltrepassarne i confini. Mi guardo intorno e non scorgo presenze indiscrete. Mi concentro per assumere la forma di SPirito. Ancora una volta il mio corpo subisce la mutazione e, come per l'ultimo tentativo, anche questa volta ho assunto le sembianze dell'Ombra. Sono mostruoso e minaccioso. Ed estremamente potente. La Luce che è in me viene imprigionata in un angolo remoto della mia coscenza. SOno Oscurità allo stato puro. Con le mani (che sollievo non avere più delle zampe pelose!) rimuovo la protezione all'imboccatura del pozzo. Espando la mia aura per accertarmi che non vi siano incantesimi di protezione, ma tutto sembra tranquillo. Non c'è motivo che eventuali difensori mi attacchino ora. Il peggio accadrà, probabilmente, quando mi impossesserò del Libro. Allora i druidi non esiteranno a scagliarmi contro tutta la loro potenza. <Poveri stolti...> sibilo, inoltrandomi nelle buie profondità del pozzo.

[B. Franck]

[Dageron]
Nedeved deve fare in fretta, dato che appena la ragazza si sveglierà dal sonno freddo sentirà un dolore tremendo per via del veleno nel suo corpo; avrà bisogno di una persona amica ad aiutarla. Ora però si deve fermare la creatura e ilmutaforma sembra difendersi a fatica; penso velocemente, ma c'è poco su cui lavorare, anzi quasi nulla "Dannazzione; niente trappole penso furibonbo, mentre mi giro verso i combattenti "Temo che non mi rimanga altra scelta" penso mentre dalla tasca prendo l'ultima pallina nera che mi è rimasta da usare, la più letale, che con la spada di fuoco dovevo portare ai miei nuovi soci di affari <A quanto pare dovrò rifare tutto daccapo; e pensare che ero venuto qui per lavorare e basta> dico ridendo a bassa voce. Subito corro verso i due e grido<mutaforma spostati in fretta dalla traiettoria, o rimarrai ferita dalla mia arma> e lancio l'ultima pallina contro il corpo di diamante della creatura, e colpendola esce dell'acqua verdastra che viene assorbita dal corpo, che subito inizierà ad avvizzire gli organi interni della creatura fino ad ucciderla.

[gio]

(NEDVED)

Raggiungo la radura, mentre Ayram sostiene Adaidy ancora pallida e inerme tra le braccia. Gec stringe una mano della giovane elfa. Tenendomi il fianco per la corsa, mi precipito al loro fianco.

[adaidy]

(Angy)
Nedved è tornato, vuole stare vicino ad Adaidy ma io non sono importante qui così verso il combattimento...

[adaidy]

(Adaidy)
Vedo una forte luce accecante poi delle figure sfuocate che diventano poco a poco più nitide e si trasformano in... Nedved e Gec che sollievo rivederli cerco di urlare dalla gioia "Gec,Nedved!"ma quello che esce dalla mia bocca è solo un sussurro e all'improvviso mi prende un dolore fortissimo in ogni parte nel corpo ma soprattutto alla testa sento che il veleno mi sta abbandonando ma è così doloroso... se non ci fossero i miei amici non so se ce la farei.

[gio]

(GEC)


Adaidy ha aperto gli occhi, oh gli Dei siano lodati! Ma... pochi respiri e il suo sorriso si trasforma in una smorfia di dolore... Stringo più forte la sua mano, ma Adaidy trema come una foglia. "Oh Dei" sussurro, impreparata a un effetto così devastante del veleno. "Nedved, vieni stalle vicino" esorto Nedved a stringere le dita di Adaidy mentre mi volto in cerca di Ayram per chiederle di intervenire con un incantesimo che lenisca il dolore.
La cerco ma il mio sguardo non la trova. E non c'è più neppure Angy...
Nel frattempo Adaidy urla di dolore. Io le carezzo la fronte e i capelli sudati, sentendomi impotente: "Shhh, ora passa, vedrai. Sì lo so. Ora passa tutto, shhhh"

[adaidy]

Le mie labbra si increspano in un debole sorriso alle dolci parole di Gec mi fanno stare meglio e l'affetto delle persone che mi stanno vicine alleviano un po' il mio dolore fisico...