E-book illegali e diritto d'autore

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi yui00 » 30/04/2013, 9:28

All'atto pratico non cambia niente, che io pirati il libro o lo prenda in biblioteca sempre a gratis lo leggo (toh, pago la tessera per la biblioteca o la connessione internet).
Se il libro mi piace posso anche comprarmelo oppure no, se il libro non mi piace mi sono risparmiata dei soldi. Sia preso in prestito, sia piratato; non è che chi prende in biblioteca poi se li ricompra tutti e invece quelli che piratano no, c'è chi se li ricompra e chi no, sia che l'abbia preso in prestito, sia che l'abbia piratato.

Non voglio giustificare la pirateria eh, sia ben chiaro, e non voglio incitare a farlo; credo che in materia l'Italia sia indietro.

Mi riaggancio al discorso degli USA di Sean.
Per arginare la pirateria di film e telefilm gli americani hanno inventato Netflix, un sito dove, a pagamento, puoi guardarti tutti i film, le serie tv, gli show che vuoi, quando vuoi, dove vuoi per pochissimi dollari; in pratica è una sorta di noleggio e di streaming digitale. [ La wiki inglese per qualche chiarimento]

Perché non può esistere una cosa del genere anche qua? Sì ok, abbiamo Sky e MySky (lode a MySky) ma non è la stessa cosa; sì, c'è lo SkyGo ma è lontano chilometri dal concetto
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 9:37

gio ha scritto:Sul mercato dell'usato, guarda che termini usi: acquisto, vendo, rivendo, acquisto di seconda mano. Non usi mai il termine rubo. Differenza a mio parere sostanziale.


Cavilliamo?! Cavilliamo!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Non c'è il termine "rubo" solo perché non esiste una legge che definisce illegale la rivendita dell'usato. Il giorno in cui qualche lobby editoriale (qualcuno ha detto SIAE?!) noterà che dalla rivendita dell'usato, dal prestito, dal book crossing e quant'altro, non arriva loro in tasca un euro, potrebbe cambiare la legge. :roll: :roll: :roll:

No... davvero. A parte il fatto che un pirata difficilmente dirà di rubare qualcosa a qualcuno, se il problema della pirateria è che non è remunerativa per l'editore e l'autore, questo problema è comune anche alla rivendita dell'usato, così come a ogni altra forma di prestito, book crossing, etc.
O mi perdo qualcosa?
Cioè... il problema è veramente il mancato guadagno per l'editore/autore o il problema è solamente una questione giuridica? Perché nel secondo caso è bene ricordare come la legge sia soggetta a continui cambi, e ciò che prima è legale poi potrebbe non esserlo più e viceversa (in Italia, prima del 1946, le donne non potevano votare... oggi sì, giusto per fare un esempio volutissimamente eclatante).
Cosa succederà il giorno in cui la pirateria non dovesse essere più considerata reato? In fondo, già oggi, è riconosciuta quale una religione.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 9:43

yui00 ha scritto:Per arginare la pirateria di film e telefilm gli americani hanno inventato Netflix, un sito dove, a pagamento, puoi guardarti tutti i film, le serie tv, gli show che vuoi, quando vuoi, dove vuoi per pochissimi dollari; in pratica è una sorta di noleggio e di streaming digitale. [ La wiki inglese per qualche chiarimento]


E non è il solo! :mrgreen:
C'è Google Play, c'è Amazon Prime, e ce ne sono ancora molti altri, che si stanno, per inciso, moltiplicando insieme alla diffusione dei tablet e delle TV "intelligenti" anche al di fuori degli USA (Kindle Fire, in USA, è nato praticamente solo per favorire la diffusione del servizio streaming di Amazon). Ma non in Italia, dove gli interessi economici di alcuni "soggetti forti" si stanno opponendo a tutto questo. :cry:
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi LordYanvas » 30/04/2013, 9:51

Ho rimuginato un bel po’ prima di decidere se rispondere o meno al post di Nihal. La Locanda per me è un luogo di relax e svago dove giocare al tapponzolo malandrino, mentre invece “là fuori” sono una persona rigida e severa, e non voglio guastare i rapporti con nessuno, perché perderei la mia nanica serenità. D’altra parte non mi va nemmeno di sorvolare su un’apologia dell’ingiustificabile, in cui il furto del lavoro altrui viene dipinto come una sorta di Robin Hood de noantri, per cui scriverò le mie riflessioni al riguardo e poi considererò chiusa la questione: è assurdo che si debba argomentare a favore della legalità, quando questa dovrebbe costituire la pietra fondante della società civile e in quanto tale dovrebbe essere un valore unanimemente condiviso e difeso.

1) Il furto: Gio ha già espresso in maniera molto efficace ciò che penso. Esiste un’infinità di modi legali per leggere senza dissanguarsi, è inutile arrampicarsi sugli specchi alla ricerca di se e ma. Tra prestiti, catene, biblioteche, scambi, demo gratuite (parecchi libri hanno preview scaricabili, per esempio nel mio caso una delle due copriva quasi un quarto dell’opera), etc etc, è facilissimo farsi un’idea del valore di un libro prima di acquistarlo o leggerlo integralmente senza spendere un centesimo. A differenza della pirateria, questi metodi lasciano almeno una minima traccia e consentono ad autori e CE di farsi un’idea dell’interesse suscitato dal testo, mentre il download anonimo e truffaldino resta nell’ombra e come tale affossa libri e autori. Migliaia di ladri sottraggono cifre (e qui non mi riferisco ai soldi) al sistema e possono dare l’idea che un romanzo valido non susciti interesse, decretando la fine del suo autore. Il parco degli aspiranti scrittori è virtualmente infinito e difficilmente l’offerta scomparirà, ma resta il fatto che per un lettore appassionato rubare un libro significa erodersi la terra sotto i piedi, ampliando il divario tra il guru che può spiattellare qualsiasi cosa (spesso allungando il brodo a dismisura) a 25 euro a volume e il mare magnum di tutti gli altri. Poi magari ci si lamenta pure che i big e le relative CE se ne approfittano...
Ultimo ma non meno importante, il libro è un bene voluttuario, non un genere di prima necessità. Non c’è ragione al mondo che ne giustifichi il furto. Possiamo raccontarci quello che ci pare, in questo caso si ruba solo perché vi è un diffuso senso di impunità al riguardo, altrimenti si agirebbe come in tutti gli altri campi: si incrocerebbero possibilità e priorità e si compirebbero delle scelte. Avere tutto è bello, ma non è garantito e soprattutto non è un diritto. Bisogna rispettare la legge per dignità e moralità proprie, non solo per il timore della gogna. Se questo paese è in rovina, è proprio per il diffusissimo malcostume di scambiare azioni disoneste per furbizia. Per cambiare le cose bisogna cominciare dai propri comportamenti, senza aspettare miracoli scesi dal cielo.

2) Il costo dei libri: è vero, 18 euro per un romanzo sono tanti, forse troppi (a seconda che poi piaccia o meno). Io per primo ho insistito invano con il mio editore affinché il romanzo uscisse nella fascia 9-12 euro, perché ritenevo che in tempi di crisi non si potesse chiedere a un giovane di sborsare un prezzo simile. Le alternative a basso costo però ci sono eccome. Rizzoli adesso pubblica romanzi cartacei “nuovi” (escludiamo i classici, quelli vanno per conto proprio e spesso ormai sono di pubblico dominio) sotto i 9 euro, mentre Newton e altri ti tirano praticamente dietro gli e-book. Se si vuole dare un messaggio all’editoria, bisogna premiare chi osa e tenta di rivoluzionare il mercato, puntando sulla diffusione per incentivare la lettura e realizzare economie di scala. Se si ruba soltanto, tutto ciò che il settore registra è un calo dei volumi e non c’è più differenza tra buone e cattive politiche, per cui le CE che “spennano” non saranno incentivate a imitare quelle virtuose. Come scriveva Hegel, di notte tutte le vacche sono nere.
In ogni caso vale la pena di fare due conti partendo dal caso peggiore, il volume a 18 euro. I romanzi che leggo in quella fascia di prezzo hanno mediamente 350-450 pagine e a occhio e croce durano 8-12 ore di lettura, diciamo 10 di media. Ciò significa che l’intrattenimento offerto dal libro costa 1,8 euro l’ora, non certo una cifra impossibile!
Buona parte dei videogiochi ormai costa di più, perché si punta su hype e grafica estrema a scapito della longevità.
Andare al cinema costa di più.
Passare la serata al pub a farsi pinte di birra costa di più.
Cenare fuori, a meno di sorbire brodini e ciucciare zampe di gallina, costa di più.
Viaggiare con un minimo di comfort costa di più.
Persino i fumetti costano di più (non so a voi, ma a me un albo da 90 pagine dura mezz’ora e costa 2,70€)!

In più il libro si può rileggere, prestare, scambiare o rivendere, cosa che non si può dire di tutti i passatempi più cari sopra citati, a meno che non viviate dentro una tuta Fremen e quindi ricicliate la birra un po’ di volte.
Allora il libro è davvero così lussuoso, o semplicemente non valutiamo la lettura quanto altri hobby? Magari perché è meno glamour? Perché leggono in pochi e quindi al pub parlare di Iron Man 3 fa figo e invece dell’ultimo romanzo letto fa vecchio e disadattato?

Cifre alla mano, mi pare che i fatti dimostrino la competitività dei libri. Si torna quindi all’argomento priorità di spesa e alle scelte soggettive. Si ruba in maniera consapevole, non per costrizione.

3) Ho lasciato per ultima la frase che mi ha colpito di più, un vero e proprio schiaffo: “è la dura legge del mercato”. Ammesso e non concesso di ignorare per un attimo la fallacia delle argomentazioni pro download, vorrei farti riflettere su una cosa: il principio secondo cui sarebbe legittimo penalizzare i giovani autori in quanto tali, premiando con l’acquisto legale solo i big, è lo stesso per cui, mutatis mutandis, tu ti ritrovi a essere una precaria sottopagata e bistrattata a scapito di chi ha il posto sicuro, di comando e ben remunerato, cosa di cui giustamente ti lamenti spesso. Bisogna tributare agli altri lo stesso rispetto che si pretende per se stessi, invece di replicare in piccolo i torti che si subiscono. What goes around, comes around.

Passo e chiudo :(
Ultima modifica di LordYanvas il 30/04/2013, 10:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi LordYanvas » 30/04/2013, 9:59

yui00 ha scritto:All'atto pratico non cambia niente, che io pirati il libro o lo prenda in biblioteca sempre a gratis lo leggo (toh, pago la tessera per la biblioteca o la connessione internet).
Se il libro mi piace posso anche comprarmelo oppure no, se il libro non mi piace mi sono risparmiata dei soldi. Sia preso in prestito, sia piratato; non è che chi prende in biblioteca poi se li ricompra tutti e invece quelli che piratano no, c'è chi se li ricompra e chi no, sia che l'abbia preso in prestito, sia che l'abbia piratato.


Ok, non resisto. Un'altra nota!

La differenza c'è ed è enorme sia sul piano morale che su quello pratico!
Primo la biblioteca richiede e acquista il libro, per cui la casa editrice ha un feedback dell'interesse suscitato dal testo; secondo usufruisci di un servizio pubblico e usandolo comunichi alle amministrazioni che è giusto investire in quel settore, anziché sulla sagra della bruschetta.
Se nessuno andasse più in biblioteca perché tanto "scaricare è uguale", le biblioteche chiuderebbero.
Se ci si astrae un attimo dalla propria individualità per guardare al quadro generale, diventa evidente che la somma di infiniti piccoli egoismi desertifica il tessuto socio-culturale. È ciò a cui vogliamo approdare?
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 10:11

LordYanvas ha scritto:
yui00 ha scritto:All'atto pratico non cambia niente, che io pirati il libro o lo prenda in biblioteca sempre a gratis lo leggo (toh, pago la tessera per la biblioteca o la connessione internet).
Se il libro mi piace posso anche comprarmelo oppure no, se il libro non mi piace mi sono risparmiata dei soldi. Sia preso in prestito, sia piratato; non è che chi prende in biblioteca poi se li ricompra tutti e invece quelli che piratano no, c'è chi se li ricompra e chi no, sia che l'abbia preso in prestito, sia che l'abbia piratato.


Ok, non resisto. Un'altra nota!

La differenza c'è ed è enorme sia sul piano morale che su quello pratico!
Primo la biblioteca richiede e acquista il libro, per cui la casa editrice ha un feedback dell'interesse suscitato dal testo; secondo usufruisci di un servizio pubblico e usandolo comunichi alle amministrazioni che è giusto investire in quel settore, anziché sulla sagra della bruschetta.
Se nessuno andasse più in biblioteca perché tanto "scaricare è uguale", le biblioteche chiuderebbero.
Se ci si astrae un attimo dalla propria individualità per guardare al quadro generale, diventa evidente che la somma di infiniti piccoli egoismi desertifica il tessuto socio-culturale. È ciò a cui vogliamo approdare?


In questa ottica, però, book crossing, catene di lettura, prestito di libri fra amici, baratto e rivendita dell'usato, come si collocano?
Potrei sbagliarmi (non essendo addentro nelle logiche editoriali), ma l'editore in tutto questo non ha comunque "feedback"... o no?! :roll:
Senza contare che se nessuno andasse più in biblioteca perché tanto "gli scambi su aNobii sono uguali", le biblioteche chiuderebbero! :mrgreen:

(Sottolineo la mia volontà provocatoria volta alla discussione, e nessun genere di contrasto personale con alcuno di voi, né alcun supporto personale a favore dell'illegalità.)
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 10:16

Piccola nota... in USA le biblioteche effettuano prestiti di e-book, anche grazie alla collaborazione dei produttori dei reader che prevedono la gestione di una tale opportunità (esempio, tanto per cambiare, Kindle).
Una soluzione assolutamente intelligente alla minaccia della pirateria in contrasto alla sopravvivenza delle biblioteche... no?! :roll: :roll: :roll:
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi gio » 30/04/2013, 10:23

Cioè... il problema è veramente il mancato guadagno per l'editore/autore o il problema è solamente una questione giuridica?


be' Sean vedi tu, l'editore è un'azienda come qualunque altra, l'autore è un professionista come qualunque altro.
Se uno schifoso sito di pirateria mette online un mio ipotetico libro e lo scaricano in 100, i 100 tizi mi hanno rubato i soldi con cui avrei fatto la spesa. è poco? è giusto?
Perchè posso rubare con il sorriso a un'azienda che fabbrica libri, ma non posso rubare con il sorriso a un'azienda che fabbrica tavoli?
Se i tavoli secondo me costano troppo e il falegname è esoso, potrò ben rubarli, o no?
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi gio » 30/04/2013, 10:25

SeanMacMalcom ha scritto:Piccola nota... in USA le biblioteche effettuano prestiti di e-book, anche grazie alla collaborazione dei produttori dei reader che prevedono la gestione di una tale opportunità (esempio, tanto per cambiare, Kindle).
Una soluzione assolutamente intelligente alla minaccia della pirateria in contrasto alla sopravvivenza delle biblioteche... no?! :roll: :roll: :roll:



anche in Italia le biblioteche prestano ebook
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 10:26

gio ha scritto:
Cioè... il problema è veramente il mancato guadagno per l'editore/autore o il problema è solamente una questione giuridica?


be' Sean vedi tu, l'editore è un'azienda come qualunque altra, l'autore è un professionista come qualunque altro.
Se uno schifoso sito di pirateria mette online un mio ipotetico libro e lo scaricano in 100, i 100 tizi mi hanno rubato i soldi con cui avrei fatto la spesa. è poco? è giusto?
Perchè posso rubare con il sorriso a un'azienda che fabbrica libri, ma non posso rubare con il sorriso a un'azienda che fabbrica tavoli?
Se i tavoli secondo me costano troppo e il falegname è esoso, potrò ben rubarli, o no?


Dal punto di vista morale ti do sicuramente ragione. :)
Ma dal punto di vista morale, non è forse deprecabile ogni altro modo di procurarsi "aggratis" i libri (ossia, senza introiti per l'editore e l'autore), per quanto legale?
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/04/2013, 10:26

gio ha scritto:
SeanMacMalcom ha scritto:Piccola nota... in USA le biblioteche effettuano prestiti di e-book, anche grazie alla collaborazione dei produttori dei reader che prevedono la gestione di una tale opportunità (esempio, tanto per cambiare, Kindle).
Una soluzione assolutamente intelligente alla minaccia della pirateria in contrasto alla sopravvivenza delle biblioteche... no?! :roll: :roll: :roll:


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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi gio » 30/04/2013, 10:29

In questa ottica, però, book crossing, catene di lettura, prestito di libri fra amici, baratto e rivendita dell'usato, come si collocano?
Potrei sbagliarmi (non essendo addentro nelle logiche editoriali), ma l'editore in tutto questo non ha comunque "feedback"... o no?!


e qui mi ripeto, se tu mi presti un libro io non ho quel libro. l'ho avuto pochi giorni e stop. se io scarico un libro pirata, io HO quel libro, lo possiedo, è diventato mio. E l'ho rubato. Stop.

poi possiamo cavillare finchè vogliamo, ma nessun cavillo può giustificare il furto.
possiamo dire che altri rubano di più, che in Italia funziona così, che i primi ladroni sono i politici, che le case editrici sono brutte e cattive, che gli autori scrivono male, ma nessuna di queste affermazioni, ci rende meno ladri nel momento in cui siamo noi a rubare :|

ovviamente anche io, senza alcun intento polemico. Apprezzo molto la possibilità di confrontarmi!
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Re: E-book illegali e diritto d'autore

Messaggiodi gio » 30/04/2013, 10:30

SeanMacMalcom ha scritto:
gio ha scritto:
SeanMacMalcom ha scritto:Piccola nota... in USA le biblioteche effettuano prestiti di e-book, anche grazie alla collaborazione dei produttori dei reader che prevedono la gestione di una tale opportunità (esempio, tanto per cambiare, Kindle).
Una soluzione assolutamente intelligente alla minaccia della pirateria in contrasto alla sopravvivenza delle biblioteche... no?! :roll: :roll: :roll:


anche in Italia le biblioteche prestano ebook


Mea culpa! Non lo sapevo! :oops: :oops: :oops:



non so se lo fanno tutte eh! Nel prestito intersistemico della mia provincia è previsto anche il prestito di ebook!
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