3 In lotta contro il tempo

[adaidy]

(Angy)
"Ma chi è il nostro nemico?Chi è così malvagio?é lo stesso che ha carbonizzato il bosco?è lo stesso che ci ha mandato quel brutto vermone?Cosa vuole da noi? E soprattutto dove stiamo andando?"Le mille domande che mi ronzano nella testa da un po' escono in un solo fiato, non riesco più a trattenermi. so che sono arrivata da poco ma devo sapere se si fidano di me.

[gio]

(NEDVED)

Dageron tenta di aiutarmi ma tutto quello che ottiene è che un ramo spinoso si avviluppi intorno al manico dell'ascia. Ha una potenza malefica questo dannato cespuglio di rovi.
"ASpetta" dico al nano, "mi è venuta un'idea". Mi concentro per alcuni istanti e assumo le sembianze di un essere molto piccolo... "Tu non raccontarlo a nessuno" dico in un soffio e poi eccomi trasformato in un minuscolo verme. Solo così riesco a districarmi dalla morsa dei rovi e scivolare via.
Striscio via con estrema lentezza e riassumo la mia forma umana.

Dageron è ancora alle prese con il cespuglio: più si incamponisce con la sua ascia e più i lunghi rami si attorcigliano attorno al manico.

[gio]

(GEC)

"Quante domande giovane Angy" dico e sorrido. "Il nemico che segue noi e che metterà in pericolo anche te se resti con noi, è molto molto potente. Ha in sè parte del potere degli antichi druidi. Ma non so dirti di più. Al suo servizio ha dei mezzispettri che a loro volta hanno parecchie creature al loro servizio. Proprio come il vermone, ovvero il crenidos sotterraneo che ci ha attaccato. E come i maledetti rapaci che hanno ferito Adaidy". Più guardo gli occhi di Angy e più sento che c'è qualcosa... un pensiero... un ricordo... Qualcosa che mi sfugge, ma è lì, sospeso nella memoria.

"Hai detto di non essere cresciuta con i tuoi genitori giusto?"

[B. Franck]

[Dageron]
La situazione non migliora <E persistente questa pianta; devo liberarmene subito. Nedved....>ma poi rimango senza parole, quando lo vedo trasformarsi in una specie di verme e scappare dai rovi; io però sono nei guai e devo trovare una soluzione <E va bene vada come vada> prendo con la mancina dalla tasca una pallina di quelle fatte nella grotta e la lancio sui rovi, che dovrebbero pietrificarsi, anche se lo faranno anche sul mio manico

[adaidy]

"Già avevo solo 2 risvegli qando sono morti e la maggior parte delle cose che so su di loro me le ha dette mia zia" rispondo a gec e aggiungo"Comunque chiunque siail vostro nemico io vengo con voi, sempre che siate daccordo "

[gio]

(GEC)

"Sì, direi che lasciarti qui sola non si può..." sospiro. Poi rifletto per un attimo. Ancora quella sensazione. "Angy" riprendo, "ho bisogno che tu mi dica quello che tua zia ti ha raccontato dei tuoi genitori, tutto. Tutto quello che ricordi di aver sentito su di loro. Chi di loro aveva origini elfiche? Come sono morti? Hai fratelli? sorelle? A chi assomigli tu? Perdonami, spero che questo non ti faccia soffrire, ma... ho bisogno di queste informazioni, per favore. Anche le cose meno importanti...I dettagli..."

[adaidy]

(Angy)
"Non capisco a cosa serva ma...va bene!Mia madre era una mezz'elfa da parte di padre ma era molto debole, era nata con una strana malatia e alla fine non c'e la fatta.Io non ho ereditato potei da lei, e anche se le assomiglio di aspetto di carattere sono come mio padre. Mia zia era sorella di mio padre e quindi non era un'era un'elfa e li odiava molto gli elfi, non so perchè.Mio padre è morto, anzi è partito per una battaglia e non è più tornato.Mia zia mi trattava male credo per mia madre e anche mio cugino era cattivo con me." credo che basti.... si non ho niente da aggiungere.

[gio]

(GEC)

Faccio un cenno di assenso con il capo e mi volto a guardare Ayram. Una mezzelfa, debole, malata... consumata in giovane età da una malattia... ma quale? "Scusa Angy, un'ultima cosa, il nome? Il nome di tua madre? e tuo nonno? il nonno elfico?"

[Ayram]

[AYRAM]
Continuo a mantenere la concentrazione, ma anche se non posso partecipare alla conversazione sento chiaramente ciò di cui parlano. Brava Gec! le hai rivolto esattamente le stesse domande che mi frullavano in testa. Non so perchè ma la storia di questa Angy ha risvegliato nella mia mente l'eco di un ricordo lontano. Chissà che le nostre esistenze non siano in quelche modo collegate...

[Ayram]

[MORDRED]
lascio che una ristata bestiale si diffonda nella mia mente. <Va bene, Spettro! Lascerò che sia tu ad insegnarmi a leggere, non temere.> sì, avrebbe fatto così. <Il pozzo del druido eh? sì, me lo ricordo bene quel pozzo! Ci avevo gettato un bambino particolarmente riottoso, molto tempo fa...> già, talmente tanto tempo prima che il ricordo s'era sbiadito parecchio. <Ora vado, nemico mio. Immagino che sia inutile chiederti di dirmi dove portò trovarti...perciò, ci sentiremo a tempo debito> chiudo il contatto mentale, che stava cominciando a debilitarmi e mi avvio verso il Pozzo. <Dunque...> sussurro, saltellando rapido nel sottobosco alla ricerca di una radura. Una volta trovata, osservo il cielo sereno e le stelle, così riesco ad orientarmi. Prendo una gran boccata d'aria gelida e mi lancio veloce verso la destinazione. Non so se sarò in grado di contrastare le difese dei Druidi, ma per ora mi basta aver qualcosa da fare. la luce che è in me resta in disparte, in attesa. E' l'Oscurità a guidare il gioco, per il momento.

[gio]

(NEDVED)

Ho appena ripreso forma umana e ho la vista un attimo sfocata, quando vedo Dageron lanciare qualcosa. Un'esplosione e... "NOOOOOOOOOOOOOO" urlo con quanto fiato ho in gola. I rovi, l'ascia... pietrificati... la scarsicarla... "E' diventata di pietra!" concludo sconvolto.

Poi scuoto la testa, sconsolato e stanco. Stanco come mai mi sono sentito prima d'ora.

[B. Franck]

[Dageron]
Finalmente mi libero dalla pianta, e ora che è di pietra la spacco; l'ascia è persa ma non potevo fare altrimenti; mi giro verso un Nedved distrutto e gli dico <Non ti preoccupare; prendi la pianta e torniamo indietro>

[gio]

(NEDVED)

"Ma Dageron" dico sconvolto, "é... è... un pezzo di sasso ormai... è pietrificata..."