Nomi....

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

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Re: Nomi....

Messaggiodi Trooper Draupnir » 29/11/2012, 15:45

per Jaime è un errore comune, Martin tende ad usare nomi comuni inglesi cambiando semplicemente una lettera per dargli un sapore fantasy, nulla di più :D

per quanto riguarda HP io mi trovo decisamente contro la traduzione dei nomi, spesso un nome tradotto non rende quanto l'originale sia a livello di suono che di significato.. stessa cosa vale per i nomi dei luoghi, anche se capisco che un lettore che non conosce l'inglese possa preferirli tradotti per non perdere parte dell'opera.

(so che ho scritto da schifo, non rileggo nemmeno ma sono a lavoro al momento, non me ne vogliate :D)
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Re: Nomi....

Messaggiodi nihal87 » 29/11/2012, 16:07

Si è vero! Stessa cosa è successa con Locke Lamora, ma le traduzioni mi sono sembrate quasi d'obbligo. Il Forgialadri era un mero nome della sua professione, in inglese Thiefmaker e quindi ho trovato ottima la traduzione. Inoltre in inglese l'avrei percepito più come "Creatore di Ladri", invece Forgialadri mi sa proprio più come se fosse un manipolatore, una persona che tramite un lungo lavoro e un grande impegno riesce a forgiare questi ragazzi.
Quindi nel caso di questo libro l'ho apprezzato. Sono stati quasi letterali.
Invece in Harry Potter (e lo so perchè ho letto un libro e non perchè ho fatto ricerche spontanee :lol:) lei dava nomi ai personaggi di modo che esso fosse una "mistura" delle loro caratteristiche.
Quell che mi viene in mente ovviamente è Dumbledore. Con questo nome intendeva una persona laboriosa, che non si ferma mai, cosa che in effetti è Silente. Mentre in italiano se non erro hanno preferito utilizzare un nome che ricordasse la sua saggezza. In realtà il nome Silente a me fa pensare.... a qualcosa di silente? :lol: una persona pacata, silenziosa, poco incline agli scoppi di gioia. In realtà Silente è, oltre ad una persona saggia, un burlone. Gli piacciono le Caramelle TuttiGusti+1 e secondo me sotto sotto adora i gemelli Weasley :lol: Quindi penso che avrebbero dovuto utilizzare un nome differente. Non per questo non sono legata al nome Silente. Si è radicato nel mio cervello come ogni singolo nome di Harry Potter.
Motivo per cui non approvo la nuova edizione Salani.
Giulietta diceva Quella che noi chiamiamo una rosa non perderebbe il suo profumo se avesse un altro nome. o una roba del genere... è vero! Senza dubbio, ma nel cervello è una rosa!
Allora una sedia non sarebbe sempre una rob in cui sedersi anche se la chiamo cavallo?
Quindi io non approvo la sostituzione dei nomi. Hanno fatto il pastrocchio ora se lo tengono!
Hanno pure cambiato il nome di Tassorosso in Tassofrasso :shock: questo nome lo disapprovo totalmente!! Tutte le casate sicordano il colore a loro associato! e Tassofrasso che diamine è???? Mi fa pensare ad un tasso schiattato sono un frassino è orrendo!
Però ho approvato il Platano Picchiatore, il mio moroso che ha letto in originale mi ha detto che in realtà è un salice. Io il Salice Picchiatore non lo sento proprio. Mi immagino il salice come una cosa triste, che sta lì e frigna tutto il tempo :?
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Re: Nomi....

Messaggiodi Black Friars » 29/11/2012, 16:09

nihal87 ha scritto:I miei nomi preferiti sono: Nihal, Dubhe, Phedre no Dalunay, Joscelin Verreuil, Luna Lovegood... poi direi Lestat De Lioncourt... mmm anche Locke Lamora mi piace parrechio!!

Non ho scritto Phédre e Joscelin perchè li nomino spesso...anzi..sempre! :lol: mi sembrava di esagerare un tantino nominandoli anche qui! :roll:
Mia sorella non mi sopporta più! :lol: per quante volte li ha sentiti ormai li nomina anche nel sonno! :lol: :lol:
L'ho anche convinta a leggere la serie! :lol: ho una tecnica persuasiva infallibile! 8-) 8-) arrivata all'esasperazione più totale ha detto: "Basta..ok..la leggo! basta che la smetti!"
Però anche lei non è da meno! ha in testa solo due nomi: Jamie Fraser e Claire Randall! non fa che raccontarmi ogni volta tutti i libri! ormai posso dire di averli letti! e lei osa rimproverare me! :evil: :twisted:
nihal87 ha scritto:Io mi sono accorta che spesso mentre me li leggo in testa, leggo altri nomi :shock: Jaime Lannister l'ho sempre chiamato Jamie :shock:
Ma vaaaa bene!

Nihal è perchè hai letto la serie di Claire Randall?
Ultima modifica di Black Friars il 29/11/2012, 16:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Nomi....

Messaggiodi nihal87 » 29/11/2012, 16:11

Claire Randall non mi dice niente come nome...
Però lo leggo Jamie perchè Jamie è un nome che si ritrova nei film, in altri libri, diciamo che è un nome english più comune!!!
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Re: Nomi....

Messaggiodi Black Friars » 29/11/2012, 16:16

Ti ho fatto questa domanda perchè nella serie Outlander di Diana Gabaldon c'è un personaggio che si chiama così! per colpa di quella persona che ho nominato prima all'inizio non facevo che chiamarlo Jamie! :evil:
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Re: Nomi....

Messaggiodi saxosax » 29/11/2012, 16:23

Io credo che gran parte del merito di un autore sia quello di farti vivere i nomi che sceglie. Ci solo delle volte in cui inizio un libro e mi viene quasi da ridere a leggere i nomi dei protagonisti, ma se l'autore è bravo a farmeli vivere la sensazione passa subito. L'esempio più lampante che mi viene in mente è Roland Deshain di Gilead. Roland come nome di un pistolero, eroe di una sere fantasy, all'inizio mi suonava malissimo, Ma Stephen King in quei libri ha costruito una verità per cui quel personaggio non potrebbe chiamarsi in nessun altro modo.
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Re: Nomi....

Messaggiodi gio » 29/11/2012, 19:38

A volte i nomi mi sembrano poco azzeccati, ma se poi mi innamoro del personaggio, arriva a piacermi anche il nome.
Ho qualche difficoltà con i nomi particolarmente astrusi, finchè leggo non c'è problema (lo sguardo corre veloce non lo deve pronunciare), se devo parlarne con qualcuno invece...
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Re: Nomi....

Messaggiodi LordYanvas » 30/11/2012, 10:35

nihal87 ha scritto:Agli autori chiederei... andate a sentimento? La storia prende forma nella vostra testa e i personaggi hanno già dei nomi o state lì e vi scervellate per trovarne di adatti?


La seconda al 95%, con un pizzico della prima. L'arrovellamento principale è a monte, nel senso che prima determino quale tipo di retaggio culturale caratterizza una data popolazione/regione e a quel punto parto dai nomi che storicamente la civiltà di riferimento utilizzava nell'antichità, ove possibile. Fatto ciò, scelgo i più familiari e pronunciabili, oppure li adatto per renderli orecchiabili, facendo attenzione a evitare quelli troppo simili tra loro per non generare confusione. Un problema abbastanza frequente riguarda la differenziazione tra nomi maschili e femminili, che non è sempre così immediata e quindi, specie nel caso di quelli femminili, implica un po' di adattamento extra. Quando non è possibile o consigliabile ricorrere ai nomi reali, invento, sempre cercando di rispettare la struttura e i suoni tipici del modello di riferimento (niente Fritz o Heinz in una civiltà orientaleggiante o mesopotamica).
Se invece la cultura è meno ispirata a modelli storici, cerco di orientarmi verso suoni che richiamino lingue affini a quelle delle popolazioni circostanti, poiché si presume si influenzino tra loro. Per esempio i colviani del Trono, che sono un ibrido tra tantissime culture, usanze e fantasia pura, hanno nomi propri che ricordano un po' quelli dell'età d'oro lituana, dato che anch’essi confinano con un'area di lingua germanico-norrena (gli Eidr), una celtica (il Drulond), una slava (Odabarsh e la costa occidentale del Mare delle Nebbie), e una finnica (l'area della palude di Grumorsk).
Un’altra considerazione riguarda il ruolo e la natura del personaggio: per quelli negativi preferisco nomi caratterizzati da suoni cupi, bassi e chiusi, dato che tendono a evocare un immaginario negativo, mentre opto per quelli più aperti, ariosi e scorrevoli per i personaggi positivi. Comunque è più un principio di massima che non una regola fissa, poiché la divisione sarebbe troppo manichea e bisogna tenere conto del contesto (per esempio, i familiari hanno nomi scelti con criteri simili a prescindere: è improbabile che una coppia chiami Giovanbattista Pieraugusto Lorenzo Maria un figlio e Ugo un altro).
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Re: Nomi....

Messaggiodi SeanMacMalcom » 30/11/2012, 13:05

nihal87 ha scritto:Agli autori chiederei... andate a sentimento? La storia prende forma nella vostra testa e i personaggi hanno già dei nomi o state lì e vi scervellate per trovarne di adatti?


Come Lord, anche io ho sempre cercato di creare una certa coerenza di fondo.

Quando ho iniziato a scrivere Midda, ho immaginato un mondo vasto, nel quale non si passi dal polo all'equatore in un paio di ore. Un mondo estremamente frammentato a livello politico, con tante culture, tante religioni e, di conseguenza, anche tante lingue e persino tanti alfabeti.
Per esempio, in Kofreya, dove si muove abitualmente Midda, è diffusa una lingua che, a livello verbale, risulta condivisa anche con nazioni confinanti (come Tranith, Y'Shalf o Gorthia), con inevitabili riadattamenti di accenti. A livello scritto, invece, cambia completamente, assumendo addirittura alfabeti diversi (per quanto tutti sillabici).
Questo ovviamente genera la necessità di una "traduzione" fra le lingue in questione (e nelle quali dovrebbero essere narrate le Cronache), e la lingua italiana, tanto nella terminologia, quanto nei nomi.
Non so se qualcuno ha fatto attenzione, ma ho sempre evitato il ricorso a termini dialettali, non italiani e, soprattutto, troppo moderni. Anche per i gargoyles, giusto per dirne una, ho usato il poco usato termine gargolla, giusto per non "contaminare" troppo l'opera.

Per quanto riguarda i nomi dei personaggi, ovviamente, ho sempre cercato di trovare nomi che mi piacessero e che, nel discorso precedente, avessero una coerenza con il contesto culturale del contesto.
In Kofreya e Tranith, per esempio, i nomi che ho cercato sono sempre stati pseudo-europei (principalmente mediterranei, soprattutto per i tranithim talvolta con contaminazione anglosassone): Midda, Nissa, Seem, Brote, Bugeor, Sarnico, Lavero, Howe, etc.. Da notare come in tale contesto siano sempre mostri propri della cultura europea e soprattutto mediterranea, quasi da med-fantasy: chimere, anfesibene, scultoni, ippocampi e così via dicendo.
In Shar'Tiagh, invece, ho usato nomi che potessero richiamare l'idea del contesto pseudo-egizio lì imperante, assumendo fra l'altro la convenzione culturale che la prima sillaba, separata da un apostrofo dal resto del nome, per gli uomini fosse Be, mentre per le donne fosse Ras (dato il forte senso di appartenenza degli shar'tiaghi alla loro nazione): Be'Sihl, Be'Wahr, Be'Tehel, Be’Gahen, etc., come Ras'Jehr, Ras’Meen, etc.. E lì, sempre per coerenza, i mostri sono stati soprattutto riconducibili a contesti propri dell'antico Egitto, come uomini serpente, scorpioni giganti, sfingi e quant'altro.
Nell'Impero di Hyn, l'estremo oriente del mondo di Midda, poi, esiste un contesto pseudo-cinese/giapponese, ragione per la quale, ancora, ho introdotto nomi che mi suonassero in maniera opportuna: Fu-Nahn, Yu-Hine, Loo-Kihn, etc.. Con mostri adeguati, come i bakeneko, o gli oni.

Paradossalmente anche il nome di Midda è stato talvolta traslitterato in modi diversi, a seconda di dove si trovava. In Y'Shalf si presenta, giusto per dirne uno, come M'Aydah. Mentre in Hyn (o, quantomeno, nella propria versione futura presentata nel racconto "Guerra"), le è stato riconosciuto il grado di khan direttamente dall'Imperatore Lupo, ragione per la quale è chiamata Midda-Khan.

In linea generale tendo a leggere quello che scrivo ad alta voce, proprio per assicurarmi che ogni nome possa comunque essere pronunciabile. Magari non con i giusti accenti (che, da semplice narratore, anche io ignoro :roll: :roll: :roll: ) ma comunque leggibili.
Niente consonanti a caso... :ugeek:
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Re: Nomi....

Messaggiodi nihal87 » 30/11/2012, 16:48

Wow che due bellissime spiegazioni... ma quindi vi scervellate un sacco!!! :shock: io pensavo che andaste a caso. :oops: ok un pò me ne vergogno, ma in alcuni libri sembra così non trovate?
Che i nomi vengano presi e buttati là!
Da quel che ho capito comunque entrambi vi riferite un pò al nostro mondo vero?
In modo che quando i nomi vengono pronunciati o letti il lettore abbia subito chiara la loro provenienza. Giusto?
I nome di Jacquelin Carey sono strutturati nello stesso modo, forse sono anche più semplici.
La sua trilogia ha pochissimo fantasy, questo bisogna ammetterlo! Ha preso il nostro mondo e vi ha ambientato la sua storia, i nomi ricordano tantissimo ovviamente i nostri.
Però mi hanno permesso di "orientarmi". Spesso nel fantasy ho questo grave problema, cioè non riesco ad orientarmi!
In alcuni non vi è una mappa e se c'è il libro non rispecchia poi la mappa!!!
In Eragon ricordo che alcune distanze che nella mappa erano enormi loro le ricoprivano in mezza pagina, mentre in alcuni punti in cui sembrava che le cose fossero tutte vicine nelle libro facevano mille accampamenti.
Spesso non capisco nord-sud-ovest-est che differenze abbiano e le effettive differenze tra i popoli.
Motivo per cui una particolare cadenza del nome mi piace.
Mi fa apparire il fantasy più reale, diciamo così.
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Re: Nomi....

Messaggiodi niji » 30/11/2012, 17:28

Mah... io devo dire che non ci faccio troppo caso. Mi piace che siano nomi che non associo a nessun altro, perciò ad esempio preferisco un "Bartolomeo" ad un "Marco". O qualsiasi mescolanza casuale di consonanti e vocali (spesso poche vocali). Se no mi si formano dei preconcetti. Tipo, io invece ho avuto seri problemi con Joscelin, perché mi ricorda quello di un (insopportabile - imho) conduttore tv di diversi anni fa. Allora lo pronuncio come lo leggo e morta lì.
Ma in fin dei conti se il personaggio è buono, arrivo ad apprezzare i nomi più improbabili!
Certo, nella Ruota del Tempo c'era un personaggio secondarissimo che sarà apparso tre volte che era il capitano Marcolin. Adesso non so dove sia finito il capitano Marcolin, ma ogni volta che appariva mi faceva spuntare un sorriso! Ma sono contenta che non sia stato un personaggio più importante ad avere quel nome... :lol: che poi non era neanche un nome strano, in fin dei conti, essendo un cognome! Solo che lo chiamano sempre per cognome!
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Re: Nomi....

Messaggiodi saxosax » 30/11/2012, 20:05

nihal87 ha scritto:Agli autori chiederei... andate a sentimento? La storia prende forma nella vostra testa e i personaggi hanno già dei nomi o state lì e vi scervellate per trovarne di adatti?


Io invece mi scervello poco all'inizio e molto nel mezzo e alla fine. I nomi sono uno dei perni su cui costruisco le usanze e la cultura dei popoli che racconto. Inizialmente vado per assonanze e cerco di trovare nomi che mi piacciono a orecchio, poi ne creo altri di simili e cerco di trovare degli schemi fissi, spesso arrivando in un secondo momento alla divisione maschi-femmine. Solo alla fine arrivo a capire il senso dei nomi e a dar loro una collocazione nella cultura di fondo che nel frattempo è nata e si è sviluppata.
Ricordo che inizialmente, quando scrivevo le prime pagine del mio libro nel lontano 2005 :geek: , i nomi li buttavo praticamente a caso. Dovevo parlare di ragazzini sedicenni, appartenenti ad una società simile alla nostra ma più progredita tecnologicamente, e allora ho commesso il classico errore di usare nomi inglesi o inglesizzanti (pensando che così l'eventuale traduzione in inglese del libro sarebbe stata più facile :lol: ): li ho chiamati Sindy, Danny, Buddy e così via. Poi, quando sono arrivato a scrivere di personaggi meno nostrani e più "elfici" (passatemi il termine anche se con gli elfi non centrano nulla), autoctoni del mondo che avevo inventato, mi sono lasciato un po' prendere la mano dalle "s" e dalle doppie "n" finali e dagli accenti (Seàlas, Miriànn). Quando poi sono approdato al "terzo blocco" :lol: usavo spudoratamente nomi e cognomi inglesi alla Martin in un contesto medioevaleggiante (John Mestigar, Timothy Tarant, ecc).
è stato rileggendo e rieditando il libro, sia da solo che con l'editore, che ho acquisito la consapevolezza dei nomi e ho cominciato piano piano a cambiarli. Ho tenuto quelli dei primi ragazzi perché mi piacevano, ma ho deciso che quelli erano solo abbreviazioni di nomi più lunghi e complicati e che le persone in quella società non erano dotate di cognome se non quelli che si davano da soli. Anche nel secondo blocco ho tenuto buona parte dei nomi perché ero già riuscito a tenerli abbastanza simili tra loro da suggerire una provenienza comune, mentre nel terzo li ho cambiati, tenendo spesso invariato il ritmo della parola ma diversificandoli e rendendoli meno riconducibili alla nostra realtà.
A conti fatti il mio libro è fatto di nomi totalmente inventati che mi hanno aiutato a creare le culture da cui loro stessi provengono e nomi assolutamente comuni (come Laura o Samuel) che costituiscono una peculiare minoranza che, secondo me, aiuta a dare alla storia la giusta distanza dal lettore, impedendo ai nomi più strani di sembrare assurdi e troppo lontani dai canoni comuni.

Ho finito. Spero si sia capito qualcosa. :roll:
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Re: Nomi....

Messaggiodi LukryGwizdoFan » 02/01/2013, 14:03

Capita anche a me :lol: per esempio adesso che sto leggendo la nuova saga di Rick Riordan "The kane chronicles - La piramide rossa -" c'è un personaggio che mi piace molto e che si chiama Sadie :shock: dico: non è male come nome, in certi momenti mi piace da impazzire, mentre in certi... disprezzo totale :geek: (lo so, sono lunatica :lol:). Come ad esempio l'inizio, in cui il protagonista stava descrivendo il personaggio. Ne ero totalmente affascinata, poi dice il nome e resto del tipo "WTF???!" :lol:
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