Il fantasy è...?!

[SeanMacMalcom]

Della fantascienza si dice che è uno specchio nel quale poter analizzare il presente con sguardo più obliettivo, astraendosi dalle situazioni che ci coinvolgono direttamente nel trasferirle in contesti simili ma a noi estranei.
Della fantascienza si dice, anche, che è una previsione più o meno attendibile delle vie entro le quali ci muoveremo in futuro, con tecnologie oggi inimmaginabili e che domani, altresì, diventeranno quotidianità. (cfr. tutto Jules Verne... oppure i d-Padd di Star Trek e gli smartphone/tablet odierni).
Ma se la fantascienza rappresenta tanto il presente, quanto e persino il futuro... il fantasy cosa resta essere?!
Uno sguardo "nostalgico" e "romantico" verso un passato mai esistito? Un modo per dire che si stava meglio quando si stava peggio? O per lamentarsi che almeno, un tempo, i treni arrivavano in orario?!

Scherzi a parte... davvero. Il fantasy è legato al passato, in maniera tanto viscerale e imprescindibile, al punto tale da risultare soltanto quale l'elaborazione moderna di molteplici mitologie, con relativi pantheon (non obbligatoriamente costituiti da divinità)? Oppure è qualcosa di diverso? Qualcosa di più, soprattutto nel confronto con l'eterna "rivale"... la fantascienza?!

[nihal87]

Certe volte penso che il fantasy esprima come l'autore vorrebbe che il mondo fosse.. (che coniugazioni ho fatto??? ) Però poi leggo libri come Perdido Street Station e penso "L'autore si droga." quindi ritengo che certe volte il fantasy sia la fantasia dell'autore che vola, altre volte che siano le visioni dell'autore sotto effetto di stupefacenti Sicuramente NON esprime il nostro futuro o il nostro passato.
Senza contare che io non provo nessuna nostalgia per il medioevo.... perchè il medioevo delle belle principesse e dei bei cavalieri Martin ci ha ben mostrato che non esiste e non è mai esistito. Il medioevo era atroce... ringrazio ogni giorno di essere nata in quest'epoca e in questa nazione e in questa famiglia.
Però forse ci piace pensare ai bei cavalieri e alle belle principesse che avrebbero potuto esserci, ma che, come dici tu, non sono mai esistiti.
Per me il fantasy è un modo per... viaggiare.
Viaggiare in posti migliori o peggiori di questo. Immaginare fate e fatine, folletti, cavalieri, assassini, draghi e tutto quello che l'autore vuole farmi immaginare.
Spesso il fantasy mi sorprende ed è uno dei pochi generi che può farlo. Mi chiedo sempre: che si inventeranno ora? Ci sono quei fantasy come "Il sentiero di legno e sangue", "Pan", "Harry Potter" e altri compreso "L'isola dei Liombruni" che mi fanno dire "Ma WOW!!! Io non ci avrei mai pensato!!"
Non so... credo che il genere si definisca da solo. Il fantasy è... fantasia.

[gio]

Il fantasy è... vita.
La vita, ieri, oggi e - immagino - anche domani. C'è tutto nel fantasy, il passato certo, ma anche il presente.
Perchè nel fantasy ci sono i sentimenti, le emozioni, le ambizioni e le speranze umane. E quelle sono sempre attuali, passano i secoli, ma continuiamo a desiderare le stesse cose e a cadere negli stessi tranelli.

Guarda i politici di oggi corrotti dal potere, altrochè anello di Sauron...

Ok, sono andata fuori tema.

[niji]

punto primo... sono scandalizzata dal fatto che Nihal trovi che il medioevo di Martin non sia atroce.

Io, da lettrice settoriale, ho fatto una scoperta. Mi hanno sempre mentito, non ci sono generi... tutti i libri parlano di una cosa sola: le difficili relazioni tra le persone, i loro sentimenti, le loro speranze e lo scontro di volontà diverse. Il resto è solo uno sfondo, in fin dei conti.

Certo, se ci sono i cavalieri io crollo in un brodo di giuggiole e ascolto più volentieri, ma in fin dei conti non credo che il fantasy parli di qualcosa di diverso rispetto ad altri generi.
E la fantascienza... è quella da cui il passo è più breve: più si va lontani nel futuro, più si potrebbe stare parlando di un mondo fantastico. E penso che quindi il primo "merito" tra quelli che ci dici che la fantascienza si attribuisce...

Della fantascienza si dice che è uno specchio nel quale poter analizzare il presente con sguardo più obliettivo, astraendosi dalle situazioni che ci coinvolgono direttamente nel trasferirle in contesti simili ma a noi estranei.

ecco, questo funziona benissimo anche per il fantasy.

[nihal87]

punto primo... sono scandalizzata dal fatto che Nihal trovi che il medioevo di Martin non sia atroce.

Veramente io ho esattamente detto questo Cioè che Martin ci ha mostrato che il medioevo delle principesse e dei cavalieri non è mai esistito!!!


Quello sulle persone effettivamente non lo avevo considerato

[niji]

colpa mia... la mia testa aveva aggiunto un "che" davanti a "Martin" nella tua frase...

[nihal87]

colpa mia... la mia testa aveva aggiunto un "che" davanti a "Martin" nella tua frase...

Di niente

[And]

Il fantasy è immaginazione. È tutto quello che vuoi, è ogni cosa perché l'immaginazione è tutto.