I Guardiani delle Anime

Dal fantasy classico ai vampiri futuristi

Re: I Guardiani delle Anime

Messaggiodi saxosax » 31/08/2011, 13:49

Ho ripreso, riprendi a tremare :twisted:
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Re: I Guardiani delle Anime

Messaggiodi saxosax » 03/09/2011, 8:44

Finito!

CONTIENE SPOILER

Allora. La verità...? A me non è piaciuto tanto. SICURAMENTE non è il mio genere e alcune delle cose che mi hanno dato fastidio nella lettura, come l'evolversi molto rapido delle vicende, le poche descrizioni e il secondo finale (quello alla "piccoli brividi"), fanno parte di un canovaccio che a molti sicuramente piace. Ci sono anche state delle altre cose però che non mi hanno fatto godere la lettura, che prescindono da questo discorso, secondo me. Provo a mettere i pensieri in ordine.
In primis, ma qui forse è solo una cosa mia visto che ho vissuto in america, non mi sono sentito molto "statunitense" leggendo questo libro. Un elemento che ricordo mi avesse colpito era il fatto che Brandon e Darryl si conoscessero dalle MEDIE, una cosa molto rara negli stati uniti visto che le scuole elementari e medie in genere sono unite (tranne quelle per persone molto ma molto facoltose) però magari nel maine non è così, non ho controllato. Inoltre era metà aprile, in america a metà aprile manca poco più di un mese alla chiusura estiva, e in america la chiusura estiva comporta tutta una serie di eventi molto importanti (balli, feste, premiazioni per le attività scolastiche e non) e di questo non c'è il minimo sentore, quasi fossimo in una scuola nostrana che finisce a giugno e in cui l'unica cosa importante è il fatto stesso che la scuola finisca. Forse però il passaggio che mi ha reso poi leggermente prevenuto su tutto il resto è stato questo (si trova tra le prime righe del primo capitolo che parla di Brandon, è mattina e lui si è appena svegliato): "una brezza calda arrivava dal mare, insolita per quella stagione". :shock: Insolita... :?: nel maine a metà aprile si svegliano con 2 gradi quando va bene, dire che la brezza è "insolitamente calda" e soprattutto che arriva "dal mare" cioè da dove arrivano le correnti artiche, non è proprio una scelta felice.
In secondis, anche questo forse è tipico del genere ma a me è sembrato esagerato, i personaggi sono troppo stereotipati. C'è il ragazzo sfigato con l'asma e il "pel di carota" che ha un gran cuore ed è l'eroe del libro, l'amico nero coi capelli a cespuglio simpaticissimo, la stragnocca mora e ricca che sembra abbia la puzza sotto il naso ma in realtà è che vorrebbe essere vista per qualcos altro che non fosse il suo aspetto, il bullo grossissimo di origini nordeuropee (sì, anche questo è uno stereotipo), la svitata punk bionda che però quando non si trucca strana in relatà è figa... Per il mio gusto personale questi stereotipi erano davvero troppo marcati e imblocchettati, rigidi a tal punto da essere surreali in certi momenti. I personaggi "dell'altro canton", cioé Annette, Rose, Jacob ecc, lo sono un po' meno, ma anche lì non mi ci sono immedesimato tanto.
In dulcis 8-) le reazioni dei personaggi ai dialoghi, il loro "linguaggio del corpo", spesso mi spiazzava. C'è, secondo me, troppa gente che troppo spesso spalanca gli occhi, scatta in piedi, rimane inorridita, fa un grande sforzo per calmarsi, guarda gli altri con espressioni arcigne... anche in momenti dove persone vere avrebbero avuto delle reazioni più... medie diciamo, meno eclatanti e plateali. Poi alcune reazioni sono proprio fuori scala. Se posso dirlo, ho trovato un po' ingenuo il momento in cui Vania scopre di essere sotto la casa bianca, dove vive il presidente degli Stati Uniti, e ha quasi un attacco di cuore :? Ora... va beh che gli americani tengono in considerazione il loro presidente un po' più di quanto non facciamo noi con i nostri, ma sta benedetta ragazza ha appena scoperto di essere la reincarnazione della regina Cleopatra, il presidente non le sembrerà poi sto gran che. In alcuni punti poi ho anche avuto la sensazione che i personaggi cambiassero idea troppo rapidamente sulle cose: "Dobbiamo farlo" "No non voglio" "Ma è necessario" "Sì, hai ragione" :shock: un po' esagerato forse, ma questa è l'idea che ho avuto in alcuni momenti, specialmente quando viene spiegato a B e a V cosa dovranno fare per liberarsi del sacerdote cattivo.
In caffèis 8-) 8-) non mi sono piaciute le scene d'azione :( non so se riuscirò a spiegarmi bene qui, ci provo. Mi sembrava di vedere delle pedine su un scacchiera, tutte in attesa che fosse il loro turno di muoversi. Non ho percepito il movimento generale, al confusione, quasi i personaggi "non inquadrati" fossero congelati sulla scena aspettando che l'attenzione si spostasse di nuovo su di loro. L'effetto risultante è che non me le sono godute e mi hanno un po' annoiato, sia al museo (poi non ho capito perché Vania dovesse a tutti i costi far apparire lo scarabeo nella sua mano per non far scattare l'allarme quando gli altri avevano già spaccato metà delle teche di vetro nella stanza) che nel passato quando combattono contro James e Ah assieme.
In ammazzacaffeis 8-) 8-) 8-) ho apprezzato il finale (quello vero, non quello da piccoli brividi), che ha effettivamente riscattato la lettura, il colpo di scena è riuscito bene e me lo sono goduto molto, bello il modo in cui si va a riallacciare con quello che succede nelle prime pagine. Anche qui c'è qualcosa che non mi ha girato giusto, ma pazienza. Solo un po' di infodump (quanto odio questi termini simil-tecnici) quando Rose, spiega al Annette e a Jacob (ma in realtà è solo un modo per spiegarlo al lettore) che ha sempre finto. "Sììì, perché ho sempre finto hai capito!!" "Ma anche quando facevi quella roba lì??" "Certo, e ti dirò di più...!!!" :lol: Un po' come i personaggi dei fumetti che quando fanno un colpo, non si sa perché, devono per forza urlarne il nome a squarciagola.

Questo è quanto. Dovendo dare un voto sarebbe 2 e mezzo.
Spero di non aver esagerato.
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Re: I Guardiani delle Anime

Messaggiodi mpblack » 04/09/2011, 18:23

saxosax ha scritto:Finito!

CONTIENE SPOILER

Allora. La verità...? A me non è piaciuto tanto. SICURAMENTE non è il mio genere e alcune delle cose che mi hanno dato fastidio nella lettura, come l'evolversi molto rapido delle vicende, le poche descrizioni e il secondo finale (quello alla "piccoli brividi"), fanno parte di un canovaccio che a molti sicuramente piace. Ci sono anche state delle altre cose però che non mi hanno fatto godere la lettura, che prescindono da questo discorso, secondo me. Provo a mettere i pensieri in ordine.
In primis, ma qui forse è solo una cosa mia visto che ho vissuto in america, non mi sono sentito molto "statunitense" leggendo questo libro. Un elemento che ricordo mi avesse colpito era il fatto che Brandon e Darryl si conoscessero dalle MEDIE, una cosa molto rara negli stati uniti visto che le scuole elementari e medie in genere sono unite (tranne quelle per persone molto ma molto facoltose) però magari nel maine non è così, non ho controllato. Inoltre era metà aprile, in america a metà aprile manca poco più di un mese alla chiusura estiva, e in america la chiusura estiva comporta tutta una serie di eventi molto importanti (balli, feste, premiazioni per le attività scolastiche e non) e di questo non c'è il minimo sentore, quasi fossimo in una scuola nostrana che finisce a giugno e in cui l'unica cosa importante è il fatto stesso che la scuola finisca. Forse però il passaggio che mi ha reso poi leggermente prevenuto su tutto il resto è stato questo (si trova tra le prime righe del primo capitolo che parla di Brandon, è mattina e lui si è appena svegliato): "una brezza calda arrivava dal mare, insolita per quella stagione". :shock: Insolita... :?: nel maine a metà aprile si svegliano con 2 gradi quando va bene, dire che la brezza è "insolitamente calda" e soprattutto che arriva "dal mare" cioè da dove arrivano le correnti artiche, non è proprio una scelta felice.
In secondis, anche questo forse è tipico del genere ma a me è sembrato esagerato, i personaggi sono troppo stereotipati. C'è il ragazzo sfigato con l'asma e il "pel di carota" che ha un gran cuore ed è l'eroe del libro, l'amico nero coi capelli a cespuglio simpaticissimo, la stragnocca mora e ricca che sembra abbia la puzza sotto il naso ma in realtà è che vorrebbe essere vista per qualcos altro che non fosse il suo aspetto, il bullo grossissimo di origini nordeuropee (sì, anche questo è uno stereotipo), la svitata punk bionda che però quando non si trucca strana in relatà è figa... Per il mio gusto personale questi stereotipi erano davvero troppo marcati e imblocchettati, rigidi a tal punto da essere surreali in certi momenti. I personaggi "dell'altro canton", cioé Annette, Rose, Jacob ecc, lo sono un po' meno, ma anche lì non mi ci sono immedesimato tanto.
In dulcis 8-) le reazioni dei personaggi ai dialoghi, il loro "linguaggio del corpo", spesso mi spiazzava. C'è, secondo me, troppa gente che troppo spesso spalanca gli occhi, scatta in piedi, rimane inorridita, fa un grande sforzo per calmarsi, guarda gli altri con espressioni arcigne... anche in momenti dove persone vere avrebbero avuto delle reazioni più... medie diciamo, meno eclatanti e plateali. Poi alcune reazioni sono proprio fuori scala. Se posso dirlo, ho trovato un po' ingenuo il momento in cui Vania scopre di essere sotto la casa bianca, dove vive il presidente degli Stati Uniti, e ha quasi un attacco di cuore :? Ora... va beh che gli americani tengono in considerazione il loro presidente un po' più di quanto non facciamo noi con i nostri, ma sta benedetta ragazza ha appena scoperto di essere la reincarnazione della regina Cleopatra, il presidente non le sembrerà poi sto gran che. In alcuni punti poi ho anche avuto la sensazione che i personaggi cambiassero idea troppo rapidamente sulle cose: "Dobbiamo farlo" "No non voglio" "Ma è necessario" "Sì, hai ragione" :shock: un po' esagerato forse, ma questa è l'idea che ho avuto in alcuni momenti, specialmente quando viene spiegato a B e a V cosa dovranno fare per liberarsi del sacerdote cattivo.
In caffèis 8-) 8-) non mi sono piaciute le scene d'azione :( non so se riuscirò a spiegarmi bene qui, ci provo. Mi sembrava di vedere delle pedine su un scacchiera, tutte in attesa che fosse il loro turno di muoversi. Non ho percepito il movimento generale, al confusione, quasi i personaggi "non inquadrati" fossero congelati sulla scena aspettando che l'attenzione si spostasse di nuovo su di loro. L'effetto risultante è che non me le sono godute e mi hanno un po' annoiato, sia al museo (poi non ho capito perché Vania dovesse a tutti i costi far apparire lo scarabeo nella sua mano per non far scattare l'allarme quando gli altri avevano già spaccato metà delle teche di vetro nella stanza) che nel passato quando combattono contro James e Ah assieme.
In ammazzacaffeis 8-) 8-) 8-) ho apprezzato il finale (quello vero, non quello da piccoli brividi), che ha effettivamente riscattato la lettura, il colpo di scena è riuscito bene e me lo sono goduto molto, bello il modo in cui si va a riallacciare con quello che succede nelle prime pagine. Anche qui c'è qualcosa che non mi ha girato giusto, ma pazienza. Solo un po' di infodump (quanto odio questi termini simil-tecnici) quando Rose, spiega al Annette e a Jacob (ma in realtà è solo un modo per spiegarlo al lettore) che ha sempre finto. "Sììì, perché ho sempre finto hai capito!!" "Ma anche quando facevi quella roba lì??" "Certo, e ti dirò di più...!!!" :lol: Un po' come i personaggi dei fumetti che quando fanno un colpo, non si sa perché, devono per forza urlarne il nome a squarciagola.

Questo è quanto. Dovendo dare un voto sarebbe 2 e mezzo.
Spero di non aver esagerato.



Aspetta aspetta che ti becco, ah ah ah! Se ci vediamo domenica a Schio, ti sistemo io per le feste! :-P :-P :-P

Allura:

- si parla della festa di fine anno scolastico e più volte. Non ricordi che Darryl fa parte del gruppo che suonerà al concerto anche con l'aiuto di Amber Stone? :mrgreen:

- eh sì, ho detto che la temperatura era insolitamente calda.... appunto, insolitamente! ih ih! :lol:

- eh beh, le donne sanno fingere, anche "quello", e senza che l'uomo sospetti nulla, credimi! :-P

Per il resto, sono opinioni tue personali ed è giusto che tu le abbia espresse, in fondo un libro non può piacere a tutti ed è giusto che sia così! :P
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Re: I Guardiani delle Anime

Messaggiodi Angelo Amnell » 17/03/2012, 16:21

Warning! Un paio di spoiler leggeri leggeri



Un libro carino e leggero, ma che non mi ha conquistato come avrei voluto.
I personaggi sono odiosi! Cioè, io li ho odiati. Vania in un primo momento mi ha fatto una bella impressione( vestita tutta di nero, con borchie, e con l'aria di fregarsene di quello che gli altri pensano di lei) ma poi mi ha suscitato antipatia,insieme a Brandon, Darryl,un vero idiota, e Jacob.
'Sto guardiano è super antipatico, noioso, deficiente e scorbutico, e direi anche incapace.
Secondo me, I Sette Re hanno commesso un errore, quando hanno scelto lui come primo guardiano.
L'unica che si salvava era Annette, la strega cattiva, poi arriva il colpo di scena finale e... deluso anche da lei.
Poi ci sono le alzate degli occhi! Sì, perché Vania e Brandon, in particolare, non fanno altro che alzare gli occhi al cielo. Attenti, ragazzi, potrebbero bloccarsi e rimanere così per sempre. Senza contare tutte le volte che qualcuno inorridisce, spalanca gli occhi, fissa in modo arcigno...
Non mi è neanche piaciuta molto la storia d'amore tra i due Spiriti Antichi, che non fanno altro che baciarsi, abbracciarsi, pensarsi,e dichiararsi quanto si amano.
C'è anche il solito stereotipo del ragazzo più sfigato della scuola che si fidanza con la ragazza più sfigata della scuola, che sotto il trucco è da urlo, e poi non sono più così sfigati e la fanno pagare anche al povero bullo di turno, diventando più fighi, con tutti i ragazzi dell'istituto che gli urlano dietro felici, anche quando vedono quell'orribile macchina che l'ex sfigato si porta dietro. E non poteva neanche mancare il bacio d'avanti a tutti, che le due coppie(ci sono anche l'amico dello sfigato con la ragazza più popolare e bella della scuola) regalano a tutti i presenti. Esibizionisti -.-"
La trama secondo me poteva essere sviluppata meglio.
Lo stile dell'autrice è molto scorrevole,fresco e non annoia. L'unica cosa veramente bella e buona del libro.
Incontrami di nuovo dopo l'oscurità e ti tratterrò
Se solo la notte potesse tenerti dove io posso vederti, amore mio
Allora non lasciarmi svegliare mai più
E forse stanotte
Correremo così lontano
Che ci saremo persi prima dell'alba
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Re: I Guardiani delle Anime

Messaggiodi manusk » 28/05/2012, 20:26

***SPOILER***Commento:
Un fantasy carino che ci fa scoprire epoche diverse con altrettanti personaggi diversi.L'introduzione che ci presenta Jacob e la parte finale mi è piaciuta molto,e il testo è molto scorrevole,quello che nn mi è piaciuto sono i personaggi,che trovo poco realistici e nn mi coinvolgono nella storia,in più tanti sono quelli che a conoscenza degli eventi inusuali,che accettano tutto ciò in modo troppo accondiscendente.La morte dei due guardiani trovo sia troppo frettolosa e poco convincente,e l'entrata in scena del presidente nn necessaria,in fondo è Annette che x prima trova James,se nò a che serve avere dei poteri?
:roll:
Non c'è modo per cui da solo possa salvare il mondo,ma mi vergognerei di far passare un solo giorno senza provarci! I.A.
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Re: I Guardiani delle Anime

Messaggiodi mpblack » 17/07/2012, 9:31

Scusate, vedo solo ora le vostre risposte, portate pazienza, sono stata impegnatissima in questo periodo con vari progetti editoriali. :mrgreen:
Allora, sono comunque soddisfatta perché, da quanto ho capito, il libro vi è piaciuto, anche se avete rilevato qualche "pecca" o qualcosa che, a vostro parere, non andava proprio bene. :-P

Rispondendo a Manusk: ho voluto far entrare il Presidente per gioco, innanzitutto perché volevo far capire che tutti i Presidenti degli Stati Uniti (e si sa che è così, anche se non viene ammesso), fanno parte della Massoneria. Era una cosa che ci tenevo a dire e volevo comunque far capire perché i Guardiani vivono sotto la Casa Bianca. Era importante spiegare questa scelta, in caso contrario, se non l'avessi fatto, sarebbe rimasto un tassello vuoto, non trovi? :?

Sono qui per ogni altra curiosità, ciao! :mrgreen:
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