3 In lotta contro il tempo

[B. Franck]

[Dageron]
Mi giro <Umph! un mutaforma; beh non è normale che un eremita decida di punto in bianco di riprendere attività sociali sopratutto con gli sconosciuti; quindi le cose sono due: o sai dove andiamo o sei totalmente impazzito Kim; qualunque sia la risposta di consiglio di parlare>

[Ayram]

[AYRAM]
Sbuffo all'impazienza del nano <Dageron, non ci conosciamo molto, ma da come ti si arruffa la barba direi che hai bisogno di un bel boccale della vostra famosissima birra> sghignazzo, cercando di sogliere la tensione. <Kim, molto piacere> le sorrido, gesto a cui invero non sono molto incline <è un sollievo apprendere che i mutaforme non sono stati eliminati tutti. deve avere un passato atroce...> le utlime parole sono soltanto un sibilo. Qualcun altro di mia conoscenza ha avuto dei trascorsi tutt'altro che piacevoli: Mephion. Un attento sguardo mi informa che è sparito. Irritata mi impongo di non pensarci; se se ne è andato avrà i suoi buoni motivi. <Comunque> riprendo rivolgendomi a Kim <Sono Ayram, se ti interessa. E se hai bisogno di qualcosa sono qui, come gli altri...> la squadro da capo a piedi <...anche hai dimostrato di saperti difendere bene.>

[Ayram]

[MEPHION]
Ansimo, la lingua pende dalla mie labbra nere, gocce di saliva schizzano indietro ad ogni balzo. Sto correndo senza meta nella foresta, ho attraversato il Sacro Bosco bruciato senza interesse alcuno. Sto costeggiando un ruscello, inconsapevolmente e dopo essermi allontanato di parecchio dal gruppo mi fermo, respirado pesantemente. Il mio alito si condensa in nuvolette di condensa...fa piuttosto freddo qui. E non so nemmeno dove mi trovo, so solo che davanti a me, ora, si profila una scrosciante e maestosa cascata. Sono ai piedi di un dirupo, completamente solo, eppure mi sembra di essere a tratti osservato, spiato. Mi guardo intorno, fulmineo, ma non vedo nemmeno l'ombra di un insetto. una foglia secca si stacca da un ramo, facendomi sobbalzare. L'inquietudine cresce col tempo, non riesco a togliermi di dosso quella vischiosa sensazione di avere un'ombra incollata addosso. Per sfuggire a cupi pensieri mi lancio senza riflettere nell'ampia polla in cui si getta la cascata. L'acqua, gelida e limpida, lambisce il mio corpo robusto, intirizzendolo. "Troppo freddo...troppa Oscurità". Mi immergo, muovendo sincronicamente le zampe e resto in apnea per un po'. "che accade? chi sono?" qualcosa mi sta divorando da dentro, ma non è una presenza estranea, è come se la parte più tenebrosa del mio essere si fosse destata al richiamo delle Tenebre. "Mi sto divorando da solo" Sto esaurendo le scorte d'ossigeno, così ritorno in superficie e poi a terra. Rabbrividendo scrollo il pelo zuppo e osservo una macchia nera tra i cespugli, dove la luce sembra essere stata inghiottita per sempre.

[adaidy]

(Angy)
Il mutaforme non sembra fidarsi molto di noi sembra quasi che abbia paura così mi avvicino e con il mio tono più amichevole dico"Piacere di conoscerti Kim io mi chiamo Angy "

[gio]

(GEC)

Un mutaforme. Una sopravvissuta. Incredibile. La mente lavora frenetica mentre mi avvio verso est con gli altri. Dageron e Kim hanno ragione. C'è pericolo qui. ci mettiamo in cammino e nessuno di noi fa cenno di volersi fermare finchè le due lune non sorgono nuovamente nel cielo.

Ci accampiamo al limitare delle Lande della nostalgia.

[gio]

(NEDVED)

Per tutta la giornata le clessidre sono scivolate una sull'altra senza una sola parola. Ora gli altri stanno deponendo i bagagli e si preparano ad accendere un fuoco. Depongo Adaidy su un giaciglio di fortuna e ringrazio Cora per averla portata fin qui. Poi mi volto verso il gruppo e annuncio che non intendo fermarmi. "Mentre voi riposate" spiego, "voglio raggiungere le Lande. Manca pochissimo ormai. E devo trovare la scarsicarla, subito".
Vedo che Gec aggrotta la fronte, ma poi non parla. SIgnifica che è daccordo con me.

[B. Franck]

[Dageron]
<Non possiamo muoverci in singoli Nedved> dico e così mi alzo e prendo la mia ascia <Io ti accompagno; meglio stare attenti a dove potresti finire> dico ridendo

[gio]

(NEDVED)

Sto per sbottare che un elfo (anche se per metà) non ha bisogno di aiuto, ma poi preferisco tacere perchè sono contento che Dageron mi accompagni.

[gio]

(PILù)

Finalmente solo, decido di comunicare con lui. Sento che ormai lo spirito del lupo è pronto per accogliere le mie parole e così lo raggiungo e mi manifesto a lui, materializzando nella sua mente l'immagine del mio volto. "Ti saluto, spirito della natura" esordisco con un tono rispettoso che quasi convince anche me. So che ho catturato la sua attenzione. Meglio non perdere tempo, non vorrei fosse raggiunto da qualche insetto del gruppo. "Ho una missione per te. Qualcosa che sarà utile a te per ritrovare te stesso e che aiuterà me a compiere il mio dovere". Attendo per verificare la reazione del lupo o meglio dello spirito che la forma di lupo nasconde.

[gio]

(GEC)

Mentre Nedved e Dageron si allontanano , chiedo a Ayram di usare i sensi elfici per verificare se la zona è sicura.
Mentre lei si concentra, mi volto verso Kim. Accenno un sorriso. "Hai voglia di dirci qualcosa di quanto ti è accaduto?" le chiedo.

[B. Franck]

[dageron]
Mi giro verso Nedved e ci incamminiamo <Cerchiamo di stare attenti alle brutte sorprese> dico mentre mi guardo attorno

[gio]

(NEDVED)

"Dai Dageron non portare sfortuna!" cerco di scherzare. Poi mi metto a frugare in mezzo ai cespugli in cerca di un riflesso d'argento che mi segnali la presenza di qualche foglia di scarsicarla.

Camminiamo per un'intera clessidra, le lune sono alte nel cielo, ma non c'è traccia della scarsicarla...

[chimaira]

So che dovrei essere felice di non aver dovuto uccidere nessuno (almeno non prima del tempo...), ma di fronte a Gec che mi domanda cosa mi è successo rischio di far cadere la mia maschera: cosa è successo a me? troppo lungo da raccontare, e non è una storia allegra.
Ma mi trattengo, non traspare niente, e, con un mezzo sorriso, come si conviene, recito la mia parte:
"Oh, beh, è molto semplice da dire: sono entrata in...conflitto di interessi con il mio, uhm..datore di lavoro...e ho dovuto ritirarmi dal mondo per qlk tempo...era un mezzo mutaforma, sapeva riconoscermi...ma ultimamente ha pestato i piedi a qlcn di grosso ed è stato...sollevato dal suo incarico...così il mio eremitaggio è finito."

Ironia della vita, in parte qll che ho detto è pure vero: il vecchio zio Sam e io non eravamo più in buoni rapporti, e me ne ero andata davvero da Shi-Zuo, la città più malfamata delle 15 isole, ma non proprio per quel motivo...