Titolo Demetrio dai capelli verdi
Autore Mazzanti Marco
Prezzo € 14,00
Dati 2010, 288 p., rilegato
Editore Eiffel (collana Fantasy)
Uno, due, tre... prova! Sa, sa, sa...
Mi sentite? Me lo auguro Mi leggete? Questo sì, dai! Perlomeno!
Dunque dunque, eccomi qui per parlarvi di Demì, meglio conosciuto come Demetrio dai capelli verdi, un tipo alquanto particolare, mite di carattere, ma solo in apparenza! Meglio infatti non farlo innervosire, altrimenti son dolori: pugni e bottiglie in testa! (chi ha già letto il romanzo, sa a cosa mi riferisco!)
DEMETRIO DAI CAPELLI VERDI
Eiffel Edizioni 2010
Pagine: 288
Prezz: 14 €
ISBN: 978-88-95447-02-5
Nel pieno degli anni Sessanta dell'Ottocento, in un paese che sull'esempio occidentale guarda con curiosità alle nuove scienze e alle novità della tecnica, ma che ancora si dimostra visceralmente attaccato alle credenze, alle voci e ai fantasmi della terra più profonda, il pittore Joan Marcel incontra Demetrio.
Demetrio ha i capelli verdi e la pelle bianchissima, che al sole si adorna di misteriosi segni e ghirigori che ricordano i tatuaggi tribali di certe popolazioni dei Mari del Sud.
Il rapporto tra i due uomini è particolare e assai chiacchierato, ma la novità di un nuovo incontro, quello con una "rosa", predetto da una gitana, incrinerà l'armonia della loro fratellanza; le strade di Demetrio e di tutti coloro che fanno parte della sua vita si scinderanno, conducendo a destini incrociati e conseguenze sconvolgenti.
Demetrio dai capelli verdi è un romanzo di formazione che narra di emozioni antiche e passioni imbattibili, complicità e incomunicabilità fra esseri umani, in un mondo sospeso fra elementi dell’ordinario quotidiano e realismo magico – un mondo dove l’anima trova nel sogno la sua sede naturale e dunque la sua sorgente.
"L’anima è il mezzo di trasporto più rapido, ma anche il più ribelle. I sogni ne sono il motore, essi decidono la meta. Alla velocità del sogno, si possono percorrere centinaia di chilometri e trovarsi da un punto all’altro del pianeta in pochi attimi."
PERSONAGGI
Joan Marcel
A venticinque anni Joan Marcel aveva fondato la piccola
scuola di pittura nell’aula di quella villa, che aveva
acquistato all’asta non appena era arrivato a Sòfiar.
Era approdato sul vecchio continente con le tasche piene
di soldi. Soldi e nient’altro.
Al diavolo il paese natio, la ricca famiglia da cui proveniva.
Era nato per avere successo, e successo aveva trovato a
Sòfiar insegnando l’arte della pittura.
Tuttavia, come di solito accade, coloro che brillano sono
anche molto soli, come le stelle: così apparentemente
vicine, ma in realtà così tanto lontane le une dalle altre.
Estratto del capitolo Il risveglio
Demetrio
L’ingresso di Demetrio in aula era accolto ogni volta
con un silenzio di sguardi curiosi, bocche socchiuse, respiri
cristallizzati.
Il giovane si spogliava lentamente, senza fretta, sotto gli
occhi di Joan Marcel che, appoggiato al bordo della
cattedra, seguiva quei suoi languidi movimenti che
accompagnavano la scoperta di un corpo bianco come
una maiolica.
Estratto del capitolo Lezione di anatomia
Roze
Roze chiuse gli occhi pensierosa e li riaprì sentendo la
mano di Joan Marcel, quella con l’anello al dito, posarsi
sulla propria.
Non si ritrasse a quel contatto, ma anzi, si fece più
languida. I suoi occhi divennero acquosi, la sua bocca si
arricciò, assumendo la dolce e delicata forma di un cuore.
Rimasero così a lungo, senza spiegarsi il perché. Quando
ripresero a parlare, il tè si era ormai intiepidito.
Estratto del capitolo Le sorelle Wiborova
Charlotte
Si domandò: avrebbe vissuto abbastanza da assistere al sorgere del Ventesimo secolo, e nelle epoche a venire le donne avrebbero ottenuto autonomia e diritti al pari degli uomini?
Avrebbe voluto prendere le redini del negozio di suo padre, quando questi non ci fosse stato più. Avrebbe davvero voluto sentirsi indipendente, essere un maschio!
Per lei, maschio era sinonimo di indipendenza. Al diavolo le sottane che ridondavano di svolazzi e fiocchetti e strascichi, al diavolo gli ombrellini parasole di sua sorella e l’accento francese di sua madre.
Il grido di un “muezzin” la fece sobbalzare, si accorse così, d’aver camminato a lungo e di essere capitata nei pressi del quartiere turco.
Estratto del capitolo Rabbia
BENVENUTI NEL MONDO DI DEMETRIO!
http://www.edizionieiffel.com
http://www.youtube.com/watch?v=1hq0u9kR ... re=related