Eccomi qua a recensire uno dei libri più fuori dagli schemi che abbia letto ultimamente. Considerato fantasy anche se di fantasy ha comunque ben poco,parla delle vicende dei Bastardi Galantuomini, un simpatico gruppo di sacerdoti del tredicesimo dio senza nome, patrono dei ladri e dei truffatori (un modo gentile per dire ladri). Locke Lamora e il suo gruppo si muove in una città spettacolare, Cammor, ricca di ambienti magici e paesaggi artistici, anche grazie al vetroantico, un materiale che ha le caratteristiche del vetro tranne che è praticamente indistruttibile dall'uomo (non so da che parte arriva, ma voci dicono di esseri che abitavano Cammor prima dell'uomo).
Certo di Cammor, dato la nostra vicenda non conosceremo solo i quartieri alti, ma vedremo e ci ambientiamo nei bassifondi. Stupenda la locanda dell'Ultimo Errore (
viewtopic.php?f=37&t=510 ) stupendi i giardini alchemici, stupendi i bassi fondi vicino al porto e al cimitero delle navi.
I Bastardi Galantuomini sono un piccolo gruppo che cerca di passare inosservato, ma che si ritrova nel mezzo di una guerra tra Capa Barsavi, il capo dei Giusti e di tutta la gente che si dedica a attività poco chiare e il Re Grigio, un suo concorrente che vuole deporlo, il tutto con l'intrusione del Ragno del Duca.
Spettacolari gli ambienti, dialoghi simpatici anche se un po' volgari (ma in fin dei conti siamo parlando dei ladri...) violento ma non troppo, e la capacità di trovare una soluzione ai problemi che si ritrova davanti di Locke è stupenda!!
L'unica cosa che mi preoccupa è che il finale lascia aperto al futuro (non temete la storia si chiude, ma lascia una porticina a un seguito, già scritto che è solo il 2 di 7)... però in copertina c'è l'approvazione di Martin, che è famoso per essere partito da una trilogia e per ora siamo a sei credo... questo parte da sette... speriamo in bene!!
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.