AlessiaMonfreina ha scritto:Wow, che lusso!
E che cosa prevede il menu?
Tutta roba appena rub... procurata apposta per noi dall'amorevole nonché
generosissima locandiera e preparata secondo i dettami della più raffinata cucina nanesca!
Cominciamo con un piatto di antipasti misti da far concorrenza ai piemontesi: salsiccia di troll, formaggio fresco aromatizzato sotto gli elmi, funghi "verruca d'orco" essiccati, frutti di bosco, albicocche candite, nocciole, filetti d'anguilla di caverna affumicati e il nostro famoso pan di resta, così detto perché dopo averlo mangiato è impossibile alzarsi dalla panca prima di averlo digerito (ci vogliono 2-3 giorni, giusto il tempo di smaltire la sbornia).
Il primo invece sarà il piatto preferito di Manusk, la draghetta della Locanda: consommè di puffo con frutti di mare:
Come secondo bocconcini di drago flambé (è la dura legge del contrappasso, lucertoloni!), uova di cigno mannaro e bacche di strozzapapere con salsa all'erbamuffa, ovvero la versione nanesca del vino sauternes:
Il contorno sarà albero degli dèi brasato in lacrime di spilungone tirchio con scaglie di drago rosso grattugiate, perché qui non si butta via niente:
Per dessert avremo dei grandi classici della nostra cucina, fra cui segnalo in particolare la crostata di lingue di folletto (quei piccoli saputelli ciarlieri non li sopportiamo proprio) e la tisana di foglie di Ronfalbero per dormire bene nonostante l'indigestione.
Concluderemo in bellezza con un digestivo ultralussuoso, la cui realizzazione col tesoro della (adesso) povera Loc ci ha fornito copiose lacrime con cui brasare il contorno