DAEVIRANFaccio appena in tempo a issarmi sù che vedo materializzarsi di fronte a noi un enorme drago verde, che ruggisce talmente forte da far tremare le pareti e il pavimento. E questo da dove è staltato fuori???
La donna mi aveva appena detto qualcosa. Mi è parso di cogliere il nome del ragazzo, che ora è svenuto, Alan forse...
Principe Alan nientemeno.
Il drago non perde tempo e avanza verso di noi. Non so come abbia fatto a materializzarsi qui dentro, ma è grande quasi quanto la stanza intera. Non abbiamo scelta, dobbiamo saltare giù. Guardo la donna, lei mi guarda... ci siamo intesi.
Lei prende sottobraccio il pirincipe svenuto, evitando per un pelo di essere schiacciata dalla zampa del drago, e si lancia nella mia direzione mentre io mi preparo alla caduta, ma dalla bocca della bestia scaturisce un intenso getto di fiamme e non faremo in tempo a evitarlo.
Faccio appello a tutta l'energia che è in me, lascio che sgorghi dalle mie membra in quantità e con la mia volontà la plasmo e la trasformo, tramutandola in acqua. Mentre i miei due nuovi compagni mi cadono addosso, facendoci precipitare nuovamente nel crepaccio alle nostre spalle, dalla mia bocca scaturisce un getto d'acqua che si para davanti alla fiammata del drago, avvolgendoci in una bolla protettiva.
Cadiamo e atterriamo pesantemente, illesi solo grazie all'acqua che ha attutito la caduta, oltre a proteggerci dal fuoco. Il drago è disorientato e per un attimo non riesci a scovarci. Ci guardiamo attorno. Una porta!
Un nuovo sguardo di intesa e in due trasciniamo Alan oltre la soglia. - Presto! - dico.
Mi libero del principe e chiudo la porta dietro di me, ho ancora qualche secondo a disposizione e lo devo sfruttare. Mi calmo, faccio appello a quella calma che tutti gli altri apprendisti mi invidiavano durante le estenuanti sedute meditative a cui eravamo sottoposti. Le mie mani disegnano agili nell'aria di fronte alla porta i simboli degli elementi. Il drago ruggisce di nuovo, ci ha trovati.
Acqua, fuoco, terra e aria, gli elementi primordiali, uniti insieme a creare l'equilibrio perfetto di un sigillo a quattro simboli. Un sigillo che racchiuderà una sola e unica parola di comando: BARRIERA!
La potenza del colpo sferrato dal drago sulla porta mi fa volare a terra, ma la porta non cede.
Mi giro verso la donna che mi guarda stranita. - Non potrà passare, per ora. Non temere. -
Certo, a meno che non gli venga in mente di abbassare la maniglia e spingere , ma questo pensiero lo tengo per me.
Mi alzo barcollando, lei mi guarda storto, sembra dire: "non dovrò mica portare anche te adesso?" - La manipolazione elementale diretta non è il mio forte - le spiego, andando a prendere sottobraccio il bello addormentato assieme a lei. - Muoviamoci -