di chimaira » 21/01/2010, 20:55
Fedra 2000
N 1 dell'anno presente
Edizione straordinaria!!!!
[size=150] La regina è morta!!![/size]
La notizia è appena giunta in redazione: la nostra regina è deceduta improvvisamente questo pomeriggio, in circostanze ancora poco chiare. Il tragico evento è stato del tutto inaspettato, e il sovrano in lacrime ha imposto due settimane di lutto nazionale, tra il cordoglio di tuta la corte di Fedra.
"Gli eredi sono distrutti dal dolore" ha dichiarato un garzone delle cucine reali, "la principessa Aurora è sconvolta, non riesce nemmeno a restare in presenza del corpo della madre, mentre il principe Alan è bianco come un cadavere, e non ha più aperto bocca da quando...."
Fonti non accreditate sussurrano che la morte della regina non è estranea agli avvenimenti che negli ultimi mesi hanno turbato i nostri confini, ma la famiglia reale si rifiuta di rispondere ad ogni nostra domanda.
I funerali si terranno privatamente domani, a mezzogiorno esatto.
Pagina della cultura di Fedra
la leggenda del sangue di drago
La leggenda del sangue di drago, poco nota anche agli stessi abitanti di Fedra, risale ad alcuni secoli fa, circa 200 anni dopo la fondazione della città.
Ecco cosa riporta un’antica pergamena che la nostra inviata Maira M. ha recuperato in una vecchia ala della biblioteca pubblica cittadina (per i danni provocati dalla nostra inviata nella biblioteca, si prega di rivolgersi al direttore del giornale…. )
Erano tempi oscuri: dalle pianure del Nord-Est i barbari Gael avevano invaso il nostro regno, per metterlo a ferro e fuoco. Con loro vi erano creature di acqua e di nebbia, chiamate silfidi, il cui respiro si mutava in veleno e pestilenza per chi le combatteva.
Il re Tariel II, indebolito da una lunga malattia, non aveva potuto evitare il crollo delle mura nord-orientali, e per dieci lunghi anni l’esercito, privo di un capo, non potè impedire la rovina che i Gael portavano con sé nella loro avanzata attraverso il territorio di Fedra.
Ma quando ormai l’armata nemica era alle porte della città, e la disperazione e la paura governavano i cuori degli abitanti, il principe Nai, unico figlio di Tariel, un bambino di appena otto estati, entrò nella sala del trono, e davanti a tutti gli strateghi dichiarò di conoscere il modo per annientare le silfidi e per fermare l’invasione.
Il principe aveva infatti scoperto in un antico trattato risalente ai tempi prima del Drago e della Fenice l’incanto del Fuoco Liquido, l’unica arma possibile contro le silfidi.
Ma l’esercito voleva un capo, e Nai si offrì di cavalcare alla testa degli uomini.
Contro il volere del padre, prese il comando del nostro esercito e schierò le truppe per la battaglia.
Nonostante la giovanissima età, Nai rivelò un genio militare che non fu mai eguagliato da nessun’altro, e le truppe di Fedra sconfissero gli invasori Gael in quella che fu poi chiamata La battaglia delle Lingue di Fuoco, dal modo in cui tutte le silfidi vennero distrutte per sempre.
Ma quando Nai si avvicinò al capo Gael, stremato dalla battaglia, per proporre un accordo di pace, l’ultima silfide, la regina, adirata e furente per la sconfitta e lo sterminio delle sorelle, con le ultime scintille di potere si scagliò contro Nai, riuscendo a contaminarlo con il proprio veleno prima di venire distrutta dai soldati di Fedra.
Per Nai era la fine, e già il popolo si preparava a piangerlo quando Tariel II, sconvolto dal dolore, dalla torre più alta del palazzo evocò la magia più potente di tutte: invocò il Drago, ed egli venne, e davanti al dolore del padre di Nai si commosse, e donò a Tariel il suo sangue, veleno per tutti, salvezza per uno solo.
Nai ne bevve, e fu salvo. Fedra venne liberata dalle ultime insidie dei Gael, che vennero ricacciati nelle pianure del Nord-Est e mai più osarono sfidare il nostro regno.
Nai divenne re alla morte di Tariel, e il suo regno è ricordato per la giustizia e la prosperità, nonché per la saggezza del suo sovrano.
Dalla pergamena di Bailme, nono bibliotecario della Biblioteca Cittadina.