"Player One" di Cline Ernest

[Il Prenna]

Il mondo è un brutto posto. Wade ha diciotto anni e trascorre le sue giornate in un universo virtuale chiamato OASIS, dove si fa amicizia, ci si innamora – si fa ciò che ormai è impossibile fare nel mondo reale, oppresso da guerre e carestie. Ma un giorno James Halliday, geniale creatore di OASIS, muore senza eredi. L’unico modo per salvare OASIS da una spietata multinazionale è metterlo in palio tra i suoi abitanti: a ereditarlo sarà il vincitore della più incredibile gara mai immaginata. Wade risolve quasi per caso il primo enigma, diventando di colpo, insieme ad alcuni amici, l’unica speranza dell’umanità. Sarà solo la prima di tante prove: recitare a memoria le battute di Wargames, penetrare nella Tyrell Corporation di Blade Runner, giocare la partita perfetta a Pac-Man, sfidare giganteschi robot giapponesi e così via, in una strabiliante rassegna di missioni di ogni tipo, ambientate nell’immaginario pop degli anni ’80, a cui OASIS è ispirato

Immagine e quarta copertina da Amazon

[Il Prenna]

Riporto la mia recensione su Anobii:

Un salto negli anni 80!!

La crisi ha trasformato il pianeta lasciando molta gente senza speranza, soldi e possibilità di futuro. Ma a tutto questo c'è una via di fuga, è OASIS, opera magna del geniale James Halliday, una specie di Matrix ma con il fatto che la gente sa che quello che vive non è reale, il contatto con il mondo reale c'è, ma si può fare di tutto su OASIS, perfino andare a scuola e lavorare.
Insomma il più grande gioco di ruolo mai creato dall'umanità!!

Il genio di Halliday non si è limitato solo a programmarlo, ma ha fatto in modo che non fosse usato da gente senza scrupoli per i propri tornaconti, opprimendo l'unico "luogo" di libertà rimasto, come è nei piani della malvagia IOI.
Sentendo prossima la sua morte Halliday decide di bandire una gara, una cerca, per decidere chi sarà l'erede di tutto il suo impero. E fa in modo che sia dannatamente difficile riuscire a trovare Easter Egg che vale una fortuna.
Subito si scatena la caccia tra i Gunter (ossia i buoni, i Jedi, i Nerd) e i Sixer (ossia i cattivi, i Sith, la grande multinazionale).
In questo contesto si inserisce il nostro eroe Watt, o Parzival, con il nome del suo Avatar, ragazzo poco più che 18enne, che tira a campare e che non può permettersi nulla di più della scuola, riesce a risolvere il primo indovinello e da qua parte una corsa contro il tempo e contro tutti, fatta di prove e ostacoli, fatta di colpi di scena e grand divertimento, il tutto con grandi e continui riferimenti agli anni 80 e 90 che mi sono proprio piaciuti!!

Se siete venuti grandi in quegli anni non potete perdervelo!!

[Il Prenna]

Come detto sopra, se si è venuti grandi negli anni 80/90 e si è un po' nerd dentro non si può non leggere questo piccolo capolavoro.

Oltre a tutti i richiami e i ricordi che suscita in noi, devo però anche fare gli omaggi allo scrittore per aver creato una avventura che prende e che ti fa leggere le oltre 600 pagine tutte di un fiato, volendo sempre di più fino ad arrivare al finale davvero spettacolare!

In più gira questa voce che mi piace parecchio:

https://www.wired.it/play/cinema/2015/0 ... layer-one/

Vediamo un po' che cosa ne verrà fuori

[niji]

Questo è un libro che è piaciuto un sacco al mio compagno e a me un po' meno.
Diciamocelo: è un omaggione! Le citazioni e la cultura nerd che permea la narrazione sono il vero punto di interesse di questo romanzo, che tocca l'animo di chi negli anni 80 c'è cresciuto.
Però sotto per me non c'è molto... lo stile di scrittura è stata la cosa che mi è piaciuta meno, ma anche la storia e i personaggi non è che abbiano brillato.
Non voglio sembrare troppo critica, per carità! Quando l'ho letto ero sicura che Sandro l'avrebbe adorato, e anche io l'ho fatto fuori in pochissimo perché è piacevole e molto scorrevole... ma semplicemente non è un libro che si legge per la ricchezza della narrazione, ecco, almeno a mio parere.

[Il Prenna]

Questo è un libro che è piaciuto un sacco al mio compagno e a me un po' meno.
Diciamocelo: è un omaggione! Le citazioni e la cultura nerd che permea la narrazione sono il vero punto di interesse di questo romanzo, che tocca l'animo di chi negli anni 80 c'è cresciuto.
Però sotto per me non c'è molto... lo stile di scrittura è stata la cosa che mi è piaciuta meno, ma anche la storia e i personaggi non è che abbiano brillato.
Non voglio sembrare troppo critica, per carità! Quando l'ho letto ero sicura che Sandro l'avrebbe adorato, e anche io l'ho fatto fuori in pochissimo perché è piacevole e molto scorrevole... ma semplicemente non è un libro che si legge per la ricchezza della narrazione, ecco, almeno a mio parere.

Hai ragione... Io ho adorato gli omaggi alla mia infanzia e ho adorato la sua scorrevolezza, ma concordo con te sul fatto che soprattutto i personaggi non hanno quello spessore da grandi libri, e se non ci fossero stati gli omaggi probabilmente non l'avrei amato tanto.

Ciò detto il mix di tutto a me é risultato davvero gradevole.

[niji]

Si si, assolutamente gradevole!!
E' che mi era stato spacciato come un capolavoro della letteratura di genere, e probabilmente mi aspettavo piu' solidità da tutti i punti di vista.

[Il Prenna]

Si si, assolutamente gradevole!!
E' che mi era stato spacciato come un capolavoro della letteratura di genere, e probabilmente mi aspettavo piu' solidità da tutti i punti di vista.

Capolavoro del genere concordo che sia un po' troppo