Ho inziato da un paio di giorni questo romanzo del mio amatissimo Tim Powers.
In sintesi estrema, uno studioso contemporaneo (1983) dei poeti inglesi Coleridge, Byron, ecc. e per estensione della storia e cultura del loro tempo, si trova sbalzato nel 1810 a causa di un "incidente magico" occorso durante il tentativo di due oscuri personaggi di liberare le antiche divinità egizie (imprigionate in un luogo separato dal mondo dei vivi ) e di ripristinare la supremazia dell'Egitto in un mondo conteso tra Inghilterra ed alleati da una parte e Francia di Napoleone dall'altra. Nella Londra del 1810 non è solo la follia di re Giorgio III ad essere fuori controllo...
Se a nostra volta facciamo fare un (più piccolo) salto indietro nel tempo ad Oliver Twist, e Piramide di paura, ci facciamo un'idea dell'atmosfera di questo, finora avvincentissimo, romanzo, che vi raccomando