Ho rivisto pochi giorni fa quasi tutto il cartone (a casa mia vedere tutto un film in una sola volta è più utopico che essere eletta per acclamazione regina dei nani
).
Ricordavo che a suo tempo non mi era piaciuto, ed a distanza di tempo riconfermo il mio giudizio negativo. Il problema principale è che si tratta paradossalmente di un prodotto che riesce piuttosto efficacemente ad emozionare nelle parti "spaventose" o nella rappresentazione di alcuni paesaggi, ma ci lascia freddi nella rappresentazione dei personaggi principali: sintetizzare i contenuti è necessario a chiunque ponga mano ad una riduzione de Il Signore degli Anelli, ma questo film "mostra" una successione di eventi più che "raccontare" qualcosa che ci susciti affezione per i suoi personaggi, che ci comunichi che gli hobbit sono gran brave piccole persone, che Aragorn è un uomo tormentato, ecc. ecc.
Altro piccolo appunto: quando è stato realizzato il film, circolava già in Italia una traduzione del romanzo che poi sarebbe rimasta l'unica ancora per molti anni. Non capisco che senso abbia avuto, nel doppiaggio italiano, usare Rivendell al posto di Gran Burrone, Underhill al posto di Sottocolle, Strider anziché Grampasso ecc. ecc.