LA COMPAGNIA DEI CELESTINI

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LA COMPAGNIA DEI CELESTINI

Messaggiodi demon black » 19/07/2010, 15:43

Immagine

La compagnia dei Celestini, rinominata in seguito Street Football - La compagnia dei Celestini, è una serie televisiva a disegni animati prodotta nel 2005 dalla de Mas & Partners, con la collaborazione di Rai Fiction, France 3, Télé Images Kids, Agogo Media. La serie si compone di due stagioni per 52 episodi complessivi più una terza di 26 episodi (che continua la trama della seconda stagione), che in Italia, come annunciato, è andata in onda a partire dal 14 Giugno 2010 in occasione dei mondiali di calcio.

Questo cartone animato è liberamente ispirato al libro di Stefano Benni La Compagnia dei Celestini.
Il nome della serie è stato cambiato in Street Football a partire dalla seconda stagione per potere migliorare lo sfruttamento del marchio

TRAMA

Un gruppo di ragazzini si allena lontano da occhi indiscreti, per giocare alla pallastrada, un gioco simile al calcio dove le poche regole sono strutturate sull'ambiente urbano: la compagnia dei Celestini. Lentamente sapranno convincere gli adulti della bontà del loro sport e del loro gioco, e con il loro sostegno potranno disputare partite di pallastrada in trasferta per tutto il mondo.

LA PALLASTRADA

La pallastrada è il gioco immaginario descritto nel libro che viene praticato in alcune parti del mondo.

IL GIOCO

Un buon pallone da pallastradaIl meccanismo del gioco è simile a quello del calcio: due squadre si contendono un pallone cercando di fare gol nella porta avversaria. La pallastrada ha però poco in comune con il calcio delle competizioni ufficiali di qualsiasi livello; corrisponde piuttosto al calcio giocato dai ragazzini (nelle strade, nei campetti di periferia, negli oratori). La pallastrada si gioca infatti in spazi di fortuna, con palloni scalcagnati e regole bislacche. Le partite possono avere durate lunghissime o essere interrotte improvvisamente (da intrusi, polizia, passaggio di ambulanze...)

Nel libro, la pallastrada è una sorta di "sport nazionale" per gli orfani protagonisti del romanzo. L'invenzione del gioco è fatta risalire a un gruppo di stregoni, gli Algos, e al Grande Bastardo, il leggendario difensore di orfani, randagi, mendicanti.

CAMPIONATO MONDIALE DI PALLASTRADA

Il Grande mister organizza ogni quattro anni un Campionato Mondiale di Pallastrada: è un avvenimento che si svolge in assoluta segretezza, in quanto la pallastrada e i suoi giocatori sono malvisti da qualsiasi autorità. Dal punto di vista dell'organizzazione, si tratta di un torneo a eliminazione diretta, a cui partecipano otto squadre di orfani.

Le squadre presenti nel romanzo sono:

Compagnia dei Celestini (Gladonia, il paese in cui è ambientato il romanzo, allegoria dell'Italia)
Yokkmokk Fjällrävar (Finlandia)
Slaiv Gallion Braes (Irlanda)
Manakoko Wallabies (Australia)
Pelorinho Pivetes (Brasile)
Chumatien Shaolin Little Dragons (Cina)
Zaire Red Lions (Zaire)
Berliner Aas Devils (Germania)


REGOLAMENTO

Il regolamento del Campionato viene inviato ad ogni squadra insieme all'invito a partecipare al Campionato. Rappresenta una specie di carta d'identità della pallastrada, e trasforma in obblighi o divieti quelle che sono le immaginarie condizioni di gioco (campi scomodi, ostacoli, inesistenza del concetto di fallo).

Si compone di 14 regole fra le quali:

"Le squadre sono di cinque giocatori senza limiti di età, sesso, razza e specie animale";
"Il campo da gioco può essere di qualsiasi fondo e materiale ad eccezione dell'erba morbida", deve avere almeno una parte in ghiaia, un ostacolo, una pozzanghera fangosa, e soprattutto deve essere "possibilmente situato in zona dove il pallone, uscendo, abbia a rotolare per diversi chilometri";
"La porta non ha la regolare struttura di metallo con rete: la sua larghezza è indicata a terra da oggetti di fortuna; il portiere è autorizzato a restringerla, se non si fa scoprire, così come gli attaccanti possono allargare quella avversaria";
"La palla deve essere stata rattoppata almeno tre volte e possedere un adeguato numero di protuberanze che rendano il rimbalzo infido";
"La regola segreta 12, se applicata, annulla tutte le precedenti";


SIGLA

http://www.youtube.com/watch?v=w-yyexSITQc
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IL LIBRO

Messaggiodi demon black » 19/07/2010, 15:48

La trama del libro non è così rosea come il cartone :roll:
Comunque dovrebbe essere bello perchè io non l'ho letto, quindi non giudico ;)

Comunque, per par condicio, ve la metto :lol: :lol: :lol:

Fine del XX secolo: la misteriosa profezia di Santa Celestina, una bambina di nove anni beatificata in seguito ad un'ascensione fulminea e con il botto, incombe sulla corrotta e decadente nazione di Gladonia, nella città di Banessa.

In un piccolo e sudicio orfanotrofio di città (dedicato a Santa Celestina) tre ragazzi, Memorino Messolì, Luciano Diotallevi detto Lucifero, Bruno Viendalmare detto Alì, hanno fondato la banda di orfani più ribelle e scaltra dell'orfanotrofio, la Compagnia dei Celestini (inizialmente formata da 7 membri, poi ridottasi a 3 a causa del depennamento degli altri 4 per "decaduta orfanità" o "deceduto orfano").

La vita nell'orfanotrofio è aspra e dura, ed i ragazzi hanno come unici svaghi la pallastrada e la speranza di trovare due genitori pronti ad accogliere tra le loro braccia poveri orfanelli.

L'aguzzino di turno è Don Biffero, strambo prete appartenente all'ancor più strampalato ordine degli Zopiloti, consacrati alla figura di San Zopilo e devoti appunto a Santa Celestina.

La vita degli orfani scorre noiosa e deprimente finché una sera alla Compagnia dei Celestini non giunge un'inattesa lettera dal Grande Bastardo in persona: i giocatori di pallastrada dell'orfanotrofio gladoniano sono convocati come rappresentanti della suddetta nazione a prender parte ai segretissimi campionati di pallastrada da giocarsi in luogo sconosciuto in data da destinarsi.

Comincia così il rocambolesco viaggio dei tre orfanelli: prima attraverso le segrete stanze di palazzo Bumerlo, la sede dell'orfanotrofio poi attraverso i meandri della città di Banessa e verso le più rinomate mete turistiche di Gladonia, sulle tracce dei leggendari gemelli Finezza ed alla volta del luogo segreto in cui si disputeranno i mondiali del gioco prediletto dagli orfanelli. Durante il loro viaggio verranno narrati gli incontri di personaggi straordinari, interrotti di volta in volta da brani dal Libro del Grande Bastardo.

Nel frattempo, sulle tracce degli orfani si mettono Don Biffero e Don Bracco, espertissimo cacciatore di orfani dell'ordine dei Sanmenoniti, i "mastini" di Dio. A completare gli inseguitori vi sono anche il leggendario cacciatore di scoop Fimicoli e il fotografo Rosalino, inviati dall'egoarca Mussolardi in persona che non vede l'ora di dare in pasto all'audience televisiva gladoniana le dirette dei campionati mondiali di pallastrada.

Intanto, nella segretezza più assoluta, da ogni parte del mondo cominciano a giungere strane bande di orfani, diretti verso un'unica meta: la massima competizione mondiale della pallastrada, appunto.

Ma quando i protagonisti arrivano sul luogo dell'evento, l'uomo più ricco di Gladonia, Mussolardi, e un generale passato alla mafia di nome Buonommo attaccano l'area di gioco per cercare di guadagnare soldi in interviste, gadget, squadre, ecc.

Durante l'attacco alcuni bambini vengono uccisi dalle truppe di Buonommo e quindi si decide di sterminare tutti quanti.

La finale tra i Celestini e i Diavoli si svolge in un antico palazzo che viene attaccato dalle truppe ma inspiegabilmente il palazzo sembra difendersi da solo. Alla fine, quando quasi tutta la zona è stata ripulita da qualunque anima con gas nervini e bombe incendiarie, un fantasma appare e Don Biffero capisce che è arrivata la fine. Infatti il fantasma spiega che è grazie a loro che Gladonia brucerà per sempre,avendo ucciso tutte le anime del campionato.

Il libro finisce con la totale distruzione dello stato di Gladonia da parte delle fiamme e l'entrata in paradiso di tutte le anime. In poche parole, muoiono tutti, anche Memorino, che mentre muore scopre chi è sua madre.

La trama principale è inframezzata da un'altra storia, a cui si ricongiunge nel finale. Si sviluppa tra un paragrafo e l'altro e parte con testi ripresi dal misterioso "Libro del Grande Bastardo". Due soli sono i punti di contatto con la trama principale. Il primo è il personaggio Occhio-di-gatto, che nella trama principale compare unicamente all'inizio, quando vengono riepilogati gli iscritti alla Compagnia dei Celestini - "Occhio-di-gatto - tessera 2, cancellato in quanto fuggito, acciuffato e rinchiuso in riformatorio. Si ignora dove si trovi attualmente". Il secondo punto di contatto è il gruppo musicale dei Mamma Mettimi Giù (MMG), band composta da bambini tra i 6 e i 12 anni, probabilmente estinto in quanto ad ogni uscita di un nuovo disco, a Capodanno, un componente si suicidava (ed erano usciti 6 dischi). Gli MMG sono citati in ambedue le storie, e Memorino prima di morire nomina, tra molte altre cose, la leggendaria cantante Million Kiss. La storia di Occhio-di-gatto è da ritenersi essenziale per comprendere in pieno i significati del romanzo, tanto che è qui che si incontrano le parole "Nel cibo diviso si siede l'angelo", citazione posta in epigrafe. L'ultima locazione fisica che conosciamo di Occhio-di-gatto è il riformatorio, quelle successive parlano di luoghi distrutti, sepolti dalla neve. Luoghi indefiniti sotto un profilo spaziale e temporale, che sembrano invece appartenere ad un paesaggio "psicologico", dove il freddo rappresenta l'insensibilità e il calore la fratellanza. Vi sono perlomeno tre passi che sembrano dimostrare come l'intera storia de "La compagnia dei Celestini" non sia altro che il frutto dell'immaginazione del bambino Occhio-di-Gatto. Il primo è al termine della parte seconda, nel brano "Dal Libro del Grande Bastardo, Capitolo 16" dove vengono esposte le modalità in cui il Grande Bastardo può apparire: "...altre volte come il dio ridente Anuman, o come verbljud, occhio-di-gatto, domovoj." Occhio-di-Gatto è quindi uno degli avatar del Grande Bastardo, entità immanente che da vita e morte in tutto il romanzo ("Poiché il Grande Bastardo ricorda sempre: la vostra fine è la mia") Il secondo è al termine della parte settima, quando dice: "I bambini dormivano, meno Occhio-di-Gatto, un bambino con un occhio nero ed un occhio azzurro, che dormiva di giorno". Sembra esattamente la situazione di un bambino chiuso in un riformatorio, che di giorno vive passivamente, e di notte nei sogni si "risveglia" trasferendosi in mondi immaginari, in cui anche lui è libero. Il terzo lo si trova nell'ultima pagina, dove il "drago" con cui sono fuggite le anime (i bambini) della pallastrada, arriva nel mondo di Occhio-di-Gatto: "Occhio-di-gatto" si svegliò di colpo nella notte e non ricordò in quale letto, in quale casa, in quale parte del mondo. Per un attimo pensò di trovarsi nella camerata dell'orfanotrofio, ma non sentì vicino il respiro dei compagni. Allora pensò di essere nella stretta cella del riformatorio: ma agitò le mani nel buio e non c'erano muri intorno". L'orfanotrofio e il riformatorio sono i due soli luoghi reali a cui pensa, prima di rendersi conto di essere invece nella "casa grande" dove sta per giungere il drago con le anime. Si può quindi ragionevolmente ipotizzare come "La compagnia dei Celestini" rappresenti la vita immaginaria che scorre nei pensieri del bambino Occhio-di-gatto, creata per fuggire, per essere libero, in un mondo in cui questo non è consentito. Un finale che lo rende vicinissimo ad un altro grande romanzo italiano, Castelli di rabbia di Alessandro Baricco, uscito quasi contestualmente (1991).


GLADONIA

Le vicende di questo libro si sviluppano in una terra immaginaria, parodia dell'Italia, chiamata "Gladonia" (da "glad" vocabolo inglese che significa "felice"). Gladonia viene descritta come un grande continente con tre città principali:

La Capitale, sempre senza nome.
Banessa, florida città in cui è ambientata buona parte del romanzo.
Rigolone Marina (parodia di Rimini), un importante centro turistico marittimo.


Il principale fiume si chiama Navone.
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Re: LA COMPAGNIA DEI CELESTINI

Messaggiodi Angelo Amnell » 05/10/2011, 16:44

Non ne so niente del libro, ma quando lo davano su RAI 2 la mattina ho visto qualche puntata.
Orroreeeeeeeeee, quando lo odiavo! Volevo uccidere i protagonisti, uno per uno :twisted:
Incontrami di nuovo dopo l'oscurità e ti tratterrò
Se solo la notte potesse tenerti dove io posso vederti, amore mio
Allora non lasciarmi svegliare mai più
E forse stanotte
Correremo così lontano
Che ci saremo persi prima dell'alba
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