di demon black » 16/12/2009, 21:20
Daitarn 3
Mi permetto di aggiungere questa serie che ho adorato da bambina, perchè era scanzonata più di altre e poi adoravo quando Banjo diceva « E ora, con l'aiuto del Sole, vincerò! Attacco Solare! ENERGIA! DAITARN SCONTRO! »
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Daitarn 3 (無敵鋼人ダイターン3 Muteki Kōjin Daitān 3?, letteralmente: "Daitarn 3, l'invincibile uomo d'acciaio") è una serie anime televisiva giapponese di genere mecha, prodotta dalla Sunrise e creata da Yoshiyuki Tomino, autore anche di Gundam, con il mecha design di Kunio Okawara e le musiche di Takeo Watanabe e Yuji Matsuyama. La serie, composta di 40 episodi, è stata realizzata nel 1978, e trasmessa per la prima volta in Italia nel 1980.
All'inizio del XXI secolo, sulla Terra iniziano ad accadere strani avvenimenti e sparizioni misteriose di persone. Dietro a tutto ciò ci sono i Meganoidi, una razza di Cyborg creati su Marte dal professor Haran Sozo e poi sfuggiti al suo controllo. A capo di questa razza ci sono Don Zauker (una sorta di mostro di Frankenstein che parla in modo inintelligibile) e Koros (un'inquietante cyborg femminile dal fascino glaciale). Scopo finale dei Meganoidi è rendere schiavi gli esseri umani e poi trasformare i "migliori" in Meganoidi.
A contrastare i loro piani c'è però Haran Banjo, il figlio del professor Sozo, che pilota il gigantesco robot trasformabile Daitarn 3. Ad affiancare Banjo ci sono inizialmente Garrison Tokida (il maggiordomo tuttofare) e Beauty Tachibana (una bionda mozzafiato figlia di un famoso imprenditore). A loro presto si aggiungono Reika Sanjo (un'agente dell'Interpol) ed il piccolo Toppi (un orfano salvato da Banjo).
Comunque, il compito di Banjo non è facile, in quanto i Meganoidi hanno sviluppato una tecnologia sorprendente con cui hanno realizzato le Macchine della Morte (una strana sorta di astronavi/robot, spesso dotata di immense e improbabili mani) e che rende i Comandanti Meganoidi in grado di trasformarsi in enormi robot da combattimento (Megaborg) che daranno filo da torcere al Daitarn 3. La storia si sviluppa in maniere episodica, rivelando a poco a poco il passato di Haran Banjo, la sua spettacolare fuga da Marte con i Meganoidi alle calcagna e le ragioni del suo odio per loro. Dopo una serie di mirabolanti avventure che spazieranno dalla fantascienza all'avventura in stile Indiana Jones, all'horror e così via, Banjo ed i suoi compagni combatteranno la battaglia finale, nel disperato tentativo di sventare il folle piano di Koros di far collidere Marte con la Terra.
Gli eroi
Haran Banjo: il protagonista. Forte, giovane, atletico, relativamente simpatico, rappresenta una sorta di incrocio tra gli eroi dei film di arti marziali, delle quali si dimostra formidabile maestro (uccide una quantità incredibile di meganoidi anche a mani nude, forte del concetto 'che l'uomo è superiore alla macchina'), e agente segreto alla 007, cosicché gli episodi, come anche le scene d'azione, sono inspirate da entrambi i modelli. Quello che rende Banjo interessante è però l'odio irriducibile che ha per i meganoidi: pochissimi scampano alla sua furia distruttiva. Il suo pensiero al riguardo è chiaro: il mio obiettivo è di uccidere il maggior numero di meganoidi possibile. Banjo è stato anche il protagonista di una serie di light novel, alcuni dei quali illustrati da Haruhiko Mikimoto. Le illustrazioni furono inserite nel libro Haruhiko Mikimoto Illustrations, uscito anche in Italia ad opera della Granata Press.
Beautiful Tachibana: la bellissima assistente. Svampita, maggiorata, dolce biondona, ricorda non poco Marilyn Monroe, e nella storia ha spesso ruoli assai sexy, suscitando la gelosia della meno appariscente Reika. La doppiatrice italiana è la stessa di Lamù.
Reika Sanjo: ex agente segreto dell'Interpol. Incontrata già dal primo episodio, estremamente rocambolesco. Lei è bella, ma di un tipo molto diverso da Beauty. I capelli sono rossi e lunghi, lo sguardo intelligente e sagace, elegantissima, educata, ma caratterialmente meno esuberante di Beauty, e molto più avveduta.
Garrison Tokida: il maggiordomo tuttofare. Ricorda molto il maggiordomo di Batman, e si intuisce essere stata nel suo passato una persona atletica ed energica. È il factotum della situazione, discreto ed infaticabile, sempre elegante e modesto, ma signorile in maniera addirittura aulica (con tanto di cappello a cilindro). È uno che quando cade per terra si rialza dicendo 'scusate'. Più che maturo, è un signore quasi anziano ma ancora in forma: tiratore scelto, grazie alla sua mira trae d'impaccio Banjo sparando da centinaia di metri di distanza nell'episodio 23.
Toppy: l'orfanello sempre nei guai, contribuisce quasi sempre alle note divertenti della storia.
I nemici
Don Zauker: il primo meganoide creato. Nella storia non fa altro che emettere dei suoni atoni, Koros li interpreta e comunica con lui. Ha un aspetto terribile, simile al mostro di Frankenstein, con una sorta di cervello sistemato in una cupola trasparente. Nell'ultimo episodio si capirà che non aveva alcuna coscienza di ciò che gli diceva Koros. La sua forma di Megaborg è colossale, tanto da surclassare il Daitarn stesso.
Koros: il comandante supremo dei meganoidi. Bella, volitiva, con lunghissimi capelli rossi a treccia, è una spietata dittatrice che solo all'ultimo episodio mostrerà debolezza di fronte alla sua fine. Malgrado il suo grado, non si trasformerà mai, nemmeno nello scontro finale, in Megaborg.
I comandanti Meganoidi : la caratteristica peculiare dei Comandanti, a parte quella di poter mutare in Megaborg, è che sono molto diversi dai nemici inquadrati militarmente di molte altre serie. Spesso terrestri divenuti cyborg volontariamente, i Comandanti sono spinti da motivazioni egoistiche e che non c'entrano nulla con lo scopo finale di Koros. Come ben evidenzia Banjo, hanno rinunciato alla loro umanità per ovviare a pecche fondamentali nel loro carattere (megalomania, estrema insicurezza, maniacalità e così via).
A differenza di molte serie di "robottoni" sue contemporanee, in Daitarn 3 prevale un tono "giocoso" che, pur non evitando parti drammatiche o impressionanti, la rende decisamente atipica. Sono inoltre presenti dozzine di citazioni da cinema, libri, fumetti e TV : ad esempio, nell'episodio 32 la base dei Meganoidi è uguale alla Morte Nera di Guerre Stellari; nell'episodio 36, dove Banjo è oggetto di tortura psicologica, uno dei cattivi si chiama Phroid, chiara parodia di Sigmund Freud; in un altro episodio Banjo prende parte alle riprese di un film di Kung Fu e così via. Altra caratteristica peculiare della serie è che il Daitarn è uno dei pochi robot giganti dotati di proprie espressioni facciali.
Un giorno senza un sorriso...è un giorno perso (Charlie Chaplin)