Nel compiere ciò, un intervento che mi ha lasciato particolarmente colpito, e che credo possa meritare una riflessione a parte, è quello proposto a un certo punto da Saxosax:
saxosax ha scritto:Rispondete a questo: avete letto un libro (visto che stiamo parlando di scrittori), vi è piaciuto o magari no, lo dite, spiegate perché, siete soddisfatti... che cosa ve ne importa di chi è che lo ha scritto? Perché dovrebbe essere importante quello che fa nella vita, cosa pensa, come ragiona? Perché tutto questo dovrebbe influire sulla vostra valutazione? Perché volete rendere questo parte della vostra valutazione? Come potete fare un processo alle intenzioni quando l'unica cosa che avete fra le mani è un oggetto, risultato di un lavoro e non motivazione? Chissenefrega di quante altre persone, oltre a voi, considerano quell'oggetto un buon oggetto? Ha forse importanza, per voi? La vostra opinione, come la vostra parola, non appartiene forse a voi e a nessun altro?
Quanto mi ha colpito in questo intervento non è stato, sia chiaro, il senso delle domande poste, quanto, piuttosto, il distinguo proposto da parte di Saxosax fra l'autore e l'opera, fra lo scrittore e il libro.
Un distinguo che, personalmente, non avrei mai considerato necessario porre in evidenza dal momento in cui l'ho sempre dato per scontato, ovvio, naturale.
Ove, tuttavia, nel thread "madre" di questo nuovo thread, vi sono state tante opinioni talvolta contrastanti nel merito di chi debba essere considerato scrittore e chi no, sulla base di vari fattori e punti di vista, e nel confronto con diversi riferimenti, una nuova questione mi sorge spontanea in conseguenza delle parole di Saxosax.
Quando un'opera può essere considerata tale?
Esiste un limite derivante dal formato in cui è proposto al pubblico, dal numero di lettori che coinvolge, dalla "professionalità" del suo autore, oppure un'opera è tale semplicemente in quanto tale?
Se l'aver scritto un'opera non rende il suo autore considerabile quale uno scrittore - o, eventualmente, uno scrittore xxx ("professionista" o qualunque altro termine vogliate adoperare) -, l'essere stata scritta rende l'opera considerabile quale un libro (o quello che è)?