SIRENE di Laura Pugno

Opere più e meno note che hanno per protagonisti vampiri, licantropi e streghe

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SIRENE di Laura Pugno

Messaggiodi Laura Bf » 10/08/2010, 11:04

Per chi crede che le sirene siano docili... e bellissime. Un agghiacciante romanzo post-apocallittico tutto italiano, pubblicato nel 2007 per Einaudi (presto lo leggerò!!). E' nella mia wish list da non so quanto tempo!

Attenzione: E' AUTOCONCLUSIVO!! ^.^

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Laura Pugno
Sirene

Arcipelago Italiani
EINAUDI 2007
pagg. 148
euro 11


Leggi l'inizio del romanzo
(per gentile concessione Einaudi):


Samuel salì sulla piattaforma che sovrastava le vasche e aprì uno degli armadietti. Si tolse la tuta col logo western standard della yakuza – una y stilizzata in un cerchio enso, che sembrava tracciata col sangue – e indossò la muta di neoprene.
Il bordo vasca era deserto, non c’era nessun altro nell’allevamento. Con l’epidemia di cancro nero, c’erano stati tagli al personale. Erano rimasti solo due sorveglianti, Samuel e Ken’nosuke, che lavoravano su turni, i tecnici veterinari e gli addetti alla macellazione della carne.
Quello era uno degli impianti più piccoli, uno dei primi. C’erano stabilimenti più grandi e moderni in altri punti della riserva marina yakuza.
La monta delle sirene stava per iniziare. Subito dopo, dal pannello di controllo del sistema di svuotamento delle vasche, Samuel avrebbe attivato il ricambio dell’acqua. Era una delle cose che gli piaceva fare.
L’acqua dell’oceano entrava con un risucchio e un gorgoglio. La griglia di filtraggio ne regolava la potenza, permettendo un’osmosi dolce e controllata tra mare esterno e mare interno, ma se Samuel avesse commesso un errore, se non avesse fatto incastrare perfettamente la griglia nel quadro a cerniera, la furia dell’acqua avrebbe spazzato via tutto.
Allo stesso modo l’oceano spazzava le piattaforme esterne degli allevamenti nella riserva yakuza al largo della costa della Nuova Baja California, nelle acque di Underwater, dove nessuno, e soprattutto non il governo dei Territori, avrebbe potuto scoprirli, e certamente non avrebbe avuto voglia di mettersi lì a controllare cosa facevano gli yakuza nelle loro riserve. Non con l’epidemia di cancro alla pelle – cancro nero, sole nero – che divorava la popolazione.
Se Samuel avesse voluto distruggere tutto, poteva farlo.
Questo pensiero gli era di grande conforto.
Sadako era morta l’anno prima, a diciassette anni. In piena estate, quando il cancro nero è più feroce. Lo chiamavano cancro ma era qualcosa di più di una proliferazione impazzita di cellule. Era, almeno così diceva il Mermaid Liberation Front, il giudizio di dio per quello che la specie umana aveva fatto alle sirene.
Samuel aveva dei dreadlocks biondi lunghi fino alla vita. Il giorno in cui aveva iniettato l’eutanasia a Sadako, si era rasato a zero. Sadako non avrebbe voluto questa forma di omaggio. Un cranio rasato significa cancro nero quasi certo, cominciando dalla testa, soprattutto in un fototipo I.
Ma Sadako era morta.

Sotto, nella vasca, i maschi di sirena coprivano le femmine.


La quarta di copertina

In un futuro imprecisato ma spaventosamente vicino, gli uomini hanno costruito rifugi sotto l'oceano per ripararsi dalla forza assassina della luce del sole. E negli abissi hanno scoperto una specie nuova, così favolosa e leggendaria da volerla subito imprigionare.

Le sirene sono feroci e bellissime donne del mare: hanno capelli azzurro vivo, capezzoli verdecupo, il muscolo della coda capace di spezzare in un istante la schiena del maschio. Scoprono piccoli denti perlati e affilatissimi quando schiudono le labbra per emettere il loro richiamo, un canto che fa impazzire i cani - e forse anche gli uomini. Un'atmosfera sospesa e sensuale domina questa favola nera: la scrittura di Laura Pugno ha una potenza incantatrice, capace di coniugare visioni apocalittiche e inquietudini del nostro presente in un unico, ipnotico racconto di amore e di morte.

Underwater. Una città costruita sotto l'oceano per sfuggire alla luce del sole, "dio maligno" che minaccia l'umanità con i suoi raggi. Le sirene sono la nuova religione per alcuni, un segno della fine del mondo per altri, un cibo prelibato ed esotico - la richiestissima "carne di mare" - per la yakuza, che gestisce le riserve marine. Indomite e sinuose allo stato brado, in cattività le sirene si trasformano in placide, sonnolente bestie da monta. Samuel è il sorvegliante delle vasche dove vengono allevate e nutrite, conosce il loro richiamo inudibile, ha imparato a memoria ogni dettaglio del loro corpo anfibio. Un giorno si immerge nell'acqua, sceglie un esemplare e si sostituisce al maschio, sfidando la ferocia che assale le regine del mare subito dopo l'accoppiamento. Da quell'unione nasce Mia, «mezzoumana» dalla pelle bianco argento con negli occhi «qualcosa a cui Samuel non avrebbe saputo dare un nome». Un romanzo appassionante e disperato: Laura Pugno rilegge l'archetipo della sirena ed esplora i confini del mito, modellando un raffinatissimo «manga letterario» ricco di suggestioni visionarie e perturbanti. Una lingua cristallina, che si muove sulla pagina disegnando una lenta, seducente danza subacquea, capace di avvolgere e stregare il lettore.


L'autrice si è ispirata fortemente a un manga che parla del cancro nero e dove le sirene vengono sfruttate per poi diventare carne da macello. Da brivido.

Voi cosa ne pensate? Preferite ancora le sirene alla Ariel della Walt Disney? :mrgreen:
LAURA B.
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