AlessiaMonfreina ha scritto:Invece il nick "Monfreina" non c'entra con una mia provenienza dal Monferrato, ma con una specie di ballata che anni fa ascoltai da una musicassetta avuta in prestito da una compagna d'università... che racchiudeva diverse canzoni in piemontese di argomento medievale-fiabesco. La Monfreina era un'eroina, figlia di un cavaliere, che finiva sposata ad un conte, una specie di Barbablù: mentre i due sposi si dirigevano a cavallo verso il castello del conte, quest'ultimo spiegava altero alla Monfreina di aver decapitato le precedenti 52 spose A questo punto la Monfreina si faceva prestare la spada del marito per "tagliare una frascolina e fare ombra al mio cavallo"... Ovviamente poi ne faceva un uso molto diverso Dopo aver trafitto il marito omicida con la sua stessa spada, la damigella tornava indietro e, incontrando per caso il proprio fratello, raccontava candidamente di aver incontrato i briganti, che avevano ucciso il marito...
Che storia truce, direte. Però a me è sempre piaciuta!
Gulp! Decisamente oggi non ci sono più le belle storie a lieto fine di una volta!
Casomai il tuo cavallo avesse caldo, staremo attenti a procurarvi un ombrello...