Autori, esperienze editoriali a confronto

[gio]

Ciao, vorrei fare una domanda agli autori esordienti di questo tavolo.

Se qualcuno ha voglia di rispondere, mi piacerebbe conoscere la loro esperienza a proposito di casa editrice.
siete soddisfatti?
vi siete trovati bene?
è stata un'esperienza arricchente e formativa?

[Elli]

Salve! Sono la prima a raccogliere l'invito della nostra Locandiera, a quanto pare!
Io sono stata pubblicata nel 2008 da La Penna Blu Edizioni di Barletta. Qui alla Locanda è presente anche un'altra autrice della stessa "scuderia", la talentuosa Miriam Mastrovito.
Uno degli elementi che mi ha fatto inviare il mio romanzo a questa casa editrice è stata la loro assoluta mancanza di richieste di contributo agli autori. In seconda battuta, volevano fare del fantasy, in tutti i suoi sottogeneri, il loro cavallo di battaglia (piccolo consiglio per gli aspiranti scrittori: selezionate sempre le case editrici a cui inviare in base alle rispettive linee editoriali).
Altro dato positivo, il romanzo è stato sottoposto a un accurato lavoro di editing: per mesi lo abbiamo analizzato alla ricerca di ogni possibile incongruenza, e abbiamo cercato di renderlo il più coerente e scorrevole possibile, il tutto in stretto contatto con me e nel rispetto delle mie opinioni ed esigenze. La qualità di stampa dei volumi e tutto il "packaging" è di livello molto buono, e non ha nulla da invidiare ai volumi che troviamo sugli scaffali delle librerie.
A livello di crescita personale, il confronto con gli editor mi è servito molto a eliminare alcuni miei "difetti", come l'uso un po' sconsiderato di alcuni segni di interpunzione, o l'abitudine di usare nei dialoghi alcune espressioni ricorrenti per diversi personaggi.
Per quanto riguarda la distribuzione, la casa editrice ha deciso momentaneamente di non affidarsi a un Distributore, e di puntare sulla collaborazione diretta con alcune librerie fiduciarie, sulle presentazioni e sulla vendita on-line.
Per rispondere alla domanda di Gio, mi sono trovata bene e finora è stata un'esperienza molto bella e formativa. Ovviamente le difficoltà ci sono e sono molte. Chi decide di pubblicare con una piccola casa editrice deve essere cosciente fin dall'inizio che non vedrà mai il proprio libro in tutte le librerie d'Italia. Ma personalmente ho avuto a che fare con persone entusiaste e che hanno deciso di intraprendere questa strada spinte unicamente dalla passione, e sono molto felice che abbiano deciso di puntare su di me!

[gio]

Grazie Elli! hai colto in pieno il senso della mia domanda, mi interessava capire il lavoro che c'è 'dietro' e la sinergia autore-editore.
Ho chiesto questa informazione perchè so che molte case editrice piccole non sottopongono i testi a editing (e il risultato è spesso disturbante mentre si legge)
Ho letto il libro di Miriam e, in effetti, ricordo che non c'erano refusi!

Ma il confronto autore-editore avviene di persona o si lavora tramite email?

Intanto mille grazie, Elli!

[Elli]

@Gio: Prego! Per rispondere alla tua seconda domanda, nel mio caso l'intero processo di confronto si è svolto (e si svolge tuttora, visto che stiamo lavorando sul secondo libro) via e-mail. In pratica mi viene inviata capitolo per capitolo una versione con le modifiche proposte. Io a mia volta rimando indietro il file con i miei commenti in proposito, le soluzioni che mi piacciono e quelle su cui invece non sono d'accordo. Nel giro di tre/quattro giri di e-mail di solito arriviamo a una soluzione buona per tutte le parti in causa!

[Shalane]

UuUUuuuh bella questa discussione!!!
Io ho pubblicato con due diverse editrici, che sono appunto "diverse" sia per modo di porsi con le persone che come modo di lavorare.
Traccediverse, ramo della Di Salvo Editore che ora sta subendo qualche trasformazione, ha un confronto indiretto con gli autori, si fa un pochino dare del "voi". L'editore ha sempre ragione e tu, autore, devi fare come dice lui sennò puoi anche andartene.
Linee Infinite è esattamente l'opposto. Sono entrata in una grande famiglia sempre disposta ad ascoltare, a fare in modo di promuoverti, a portarti in giro per l'italia preparandoti presentazioni, a partecipare a ogni tipo di iniziativa.
Traccediverse e Linee Infinite hanno due modi completamente diversi di lavorare. Il risultato non so se sia lo stesso o se una delle due lavora meglio, però posso dire che mi trovo di gran lunga meglio con Linee Infinite, proprio per quel che riguarda l'umanità che sta dietro a questo piccolo editore, che non vuole strafare e conosce i propri limiti.
Poi, chiaro, Traccediverse mi ha messa sul mercato, mi ha dato un nome quando non ce l'avevo, è stata il mio trampolino di lancio, piccolo che sia, ma mi ha aiutata. Mi ha fatto conoscere tante cose sull'editoria che prima non sapevo, ha, per così dire, aperto un mondo.
Con Linee Infinite mi trovo bene, credo di non abbandonarli mai... sempre che loro non mollino me!

[Ghidara]

Shalane, mi pare un nome noto... ma sì! La signora di Ancyria!!!!
Case editrici. Ci ritroviamo qui, non per caso, mi sa!!! Come Shalane, ho iniziato anch'io con una nuova editrice, dopo l'esperienza dolce amara delle prime pubblicazioni con un editore distante, sotto molteplici aspetti.
Ora posso dire "lavoro" con Domino Edizioni, con cui ho scoperto un mondo completamente diverso. Non ho distribuzione nazionale, non ho cartelloni e fanfare, ma so che il supporto non mi mancherà mai. Che prima di tutto c'è l'amicizia, nata prima ancora di pensare a pubblicare con loro, e una serietà oggi molto difficile da trovare.
Ci sono editori e editori, sì.

[gio]

Ho appena terminato la lettura di Esedion di Claudia Tonin, la casa editrice è Linee Infinite Edizioni.

La copertina è bella (l'immagine, ma anche le alette laterali, la carta lucida, ecc), il testo presenta rarissimi refusi (intendo due o tre). Non so se è merito della casa editrice che a differenza di altre fa edinting o dell'autrice che ha saputo effettuare una revisione più scrupolosa rispetto ad altri autori.

Daisy puoi dirci qualcosa in più di questa casa editrice? Ti sei trovata bene?
Cosa pensi del loro modo di lavorare?
La distribuzione com'è?

[niji]

Io sono molto contenta di notare che Esedion ha la carta avorio, mentre i libri precedenti di Linee che ho in casa avevano la carta bianca, che a me non piace.
Per il resto, sicuramente a San Giorgio prenderò qualche libro della Domino, di cui continuo a sentire parlare bene soprattutto come cura del testo...

[gio]

Domino è la casa editrice dei libri di Paola Boni?

[niji]

No, Paola Boni pubblica con Casini.
con Domino uscirà il prossimo libro della Black, ma prima ancora ci sono dei libri di Antonia pubblicati con loro (vedi un paio di post sopra...) e anche Fabrizio Valenza si trova molto bene con loro.

[gio]

Grazie!

[DaisyDery]

Linee Infinite Edizioni è una piccola casa editrice di Lodi.
Shalane-Chiara che ho letto più sopra è un'autrice di Linee e anche la mia scopritrice
Non fanno ancora editing. Si limitano a una correzione grammaticale minima per consentire la pubblicazione.
In quanto all'oggetto libro è molto curato, ci tengono che l'impaginazione sia fatta bene e che le copertine siano sempre invitanti.
Io ho voluto fortemente una cover realizzata da Francesca, ma ce ne sono di molto graziose scelte dall'editore.
La mia esperienza è nel complesso positiva, ma noto (e Marco Ferrari, uno dei titolari, concordava con me, proprio la settimana scorsa), pubblicano troppi libri.
Per carità a me è andata benissimo, danno una possibilità a sconosciuti, ma forse per potere seguire bene ogni singolo libro è necessario ridurre le uscite mensili.
Mi pare che sia loro intenzione evolvere in questo senso, sono giovani come realtà, solo quattro anni.
Anche loro avevano bisogno di maturare.
Domino ha un'altra filosofia che rispetto e ammiro.
Meno libri, no esordienti, ma editing e cura per l'autore.
I libri di Fabrizio Valenza, dopo il rapporto con Domino, sono diventati molto più appetibili. Credo che un serio lavoro di editing non possa che far migliorare un autore. Suppongo che Elli su questo argomento sia d'accordo
Mi piacerebbe moltissimo essere seguita da un editor, sarà che considero il confronto sempre stimolante e mi offendo difficilmente, ma vorrei proprio provare questa esperienza!
Chissà che Linee Infinite scelga di percorrere questa strada! Io con loro mi trovo bene

[Ghidara]

Il tipo di editing che si fa con Domino è una cosa più unica che rara, perchè viene valutato tutto, dalla punteggiatura alla sintassi, dalla costruzione del dialogo alla struttura complessiva dell'opera.
Ne risulta un lavoro accurato, ma ci vuole tempo e una persona (o anche due) molto paziente.
Nelle case editrici fare editing è un costo aggiuntivo, perchè anche se lo fa l'editore è tempo che va (e tempo uguale soldi), per questo di solito si limitano a una blanda pulizia del testo dagli errori più comuni.
Per il fatto di non accettare esordienti posso dire che non si tratta di puzza sotto al naso, ma di una scelta che deriva dalla dimensione della casa editrice, dalla quantità di materiale che perviene in valutazione ecc.