La masseria delle allodole/La strada per Smirne

Qui si parla di libri preferiti (anche non fantasy) che hanno conquistato il podio delle nostre letture.
Libri bellissimi da consigliare...

La masseria delle allodole/La strada per Smirne

Messaggiodi koukla » 19/07/2009, 22:23

L'autrice Antonia Arslan, archeologa e professoressa di letteratura, ha scritto saggi sulla narrativa popolare e d'appendice; traducendo le opere di un grande poeta ha riscoperto la sua profonda ed inespressa identità armena.
In seguito ha scritto questi due romanzi per non dimenticare...

La masseria delle allodole.jpg
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Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia..

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A distanza di cinque anni Antonia Arslan torna a raccontarci l’epopea della sua famiglia e del suo popolo che viaggia in cerca della terra promessa ma che incontra una nuova delusione. Quando nella città dove tutto ha avuto inizio qualcuno torna per riprendere quel che gli appartiene, ogni speranza di ricostruire un futuro compromesso cade in frantumi.
Una storia di uomini alteri e dignitosi, umiliati e trucidati, costretti a mendicare nei mercati di mezza Europa. Donne e uomini normali che hanno sofferto senza spezzarsi, attraversando le alte fiamme che, nell'incendio di Smirne, sembravano voler bruciare la speranza di una vita nuova.
La narrazione di Antonia Arslan stupisce per il coraggio di testimoniare fino in fondo le vicende di un popolo condannato all'esilio e per la capacità di dipingere un mondo vivo e pulsante di donne e uomini straordinari. Un romanzo carico della magia e della ricchezza che l’odio nazionalista e integralista non riuscirà mai ad estirpare dall’animo levantino, fatto di pensieri lucidi e struggenti, come un antico canto funebre.
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Re: La masseria delle allodole/La strada per Smirne

Messaggiodi koukla » 19/07/2009, 22:33

Ho letto La masseria delle allodole l'anno scorso e ne sono rimasta affascinata...così è più facile imparare la storia! Io a scuola ero bravina, ma studiavo per le interrogazioni, non per imparare..non so se riesco a spiegarmi... Se per ogni avvenimento storico importante qualcuno scrivesse un romanzo...sarei la prima della classe, e probabilmente non solo io!!!! Perché i testi di storia devono essere così...scolastici?!? :?
L'avventura armena è descritta talmente bene che ti affezioni ai personaggi e..compri il secondo libro per sapere che fine hanno fatto!

La strada di Smirne l'ho dvorato altrettanto velocemente, ma stavolta lo stile narrativo mi ha un po' spiazzato..per i miei gusti ci sono troppi "salti" da un personaggio all'altro e si perde il filo continuativo... Soprattutto le parti tra parentesi non le ho capite: come finestre aperte sul futuro, su quel che è accaduto in seguito, ma che ancora la storia non ci ha narrato.

Spero li legga qualcun altro e comunichi il proprio parere!!!
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Re: La masseria delle allodole/La strada per Smirne

Messaggiodi DaisyDery » 02/02/2010, 18:12

Spero non troppo in ritardo (sono solo sei mesi :lol: :lol: :lol: ) rispondo all'appello!
Certo che la locanda è proprio come i castelli delle fiabe, si scoprono sempre stanze nuove e interessanti, mah forse sono io pigra che me la sono presa comoda :roll:
Comunque tornando a i libri. Non posso essere imparziale!
Io ho un'ammirazione irrazionale per Antonia Arslan che, per motivi personali e di studio, considero una delle donne più intelligenti al mondo.
Il suo primo romanzo, "La masseria delle allodole", è un capolavoro. Ho pianto così tanto durante la lettura che non ho avuto la forza di andare a vedere il film e ho atteso molto prima di leggere il secondo.
Il punto di forza del primo sono i personaggi, sono la sua famiglia e alla fine diventano la famiglia del lettore, li dipinge così bene che ti pare quasi di conoscerli.
"La strada per Smirne" è diversa, non ha lo stesso impatto emotivo, o almeno su di me non l'ha avuto. Non si perde mai il contatto con la realtà e i repentini cambi di visuale, come dice Koukla, sono delle finestre sul mondo reale e non ti consentono di dimenticare mai come la storia è andata a finire. Non so mi hanno ricordato "Ogni cosa è illuminata" anche se è veramente tutta un'altra cosa. Questo non vuol dire che sia scritto male o non meriti di essere letto, è solo diverso. Come è sempre diversa e malinconica la storia dei sopravvissuti, di quelli che sono tornati.
Da leggere entrambi perchè la trasposizione romanzata non falsa assolutamente la verità storica.
Mi unisco alla speranza di Koukla che altri leggano questi libri e diano la loro opinione!
"Date alle donne occasioni adeguate ed esse possono fare tutto" O. Wilde
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