5 Le Selve degli Elfi, rivelazioni e tradimenti

[SeanMacMalcom]

[Cam]

Se avessi ancora la forza di parlare, probabilmente impiegherei le mie poche parole per rimproverare Eos.
Ferita e sostenuta, a stento, dalla mia forza vitale, decide di polverizzare un wurm come fosse un semplice moscerino.
E, poi, ha anche il coraggio di svenirmi fra le braccia, quasi io potessi sostenerla.

Diamine...

Agire prima di pensare è la via dei nani. Agire senza pensare è la via degli uomini.
Pensare prima di agire: questa è la via degli elfi.
E, maledizione... ancora una volta sto cedendo il passo all'ira, là dove tal sentimento non mi dovrebbe più appartenere.

Impossibilitato a sorreggere Eos, non posso fare altro che afflosciarmi sotto di lei, trascinato dal suo pur esile peso a ricadere nella fanghiglia della Fonte Grigia.

Un ultimo sospiro è tutto ciò che posso concedermi, prima di perdere completmaente i sensi e cadere nell'oblio...

<< Le ossa... Zara... segui le ossa... >>

[Tremalnaik]

[il Mago]
Concentro tutte le mie forze per dare energia ai due elfi svenuti, devono ancora imparare a vivere con l'anoma divisa in due, e se sono svenuti non ci possiamo allontanare da quì come invece sarebbe meglio fare in fretta.

[yui00]

Zara

Segui le ossa, quale indicazione migliore. Ma dove diamine le vede le ossa Camael eh!? E adesso ha pure intenzione di svenire, per fortuna che c'è quel Mago con noi, che sta cercando di trasfere loro un po' d'energia.
Mi metto a sedere un attimo su qualcosa che assomiglia ad un tronco d'albero... che a vedere bene è proprio un lungo osso gigante...
Mi prendo in spalla Eos e lascio Camael a Nedved e Gec.

<<Andiamo, Mago, li risveglierai più tardi, risparmia la tua energia per quello che potremo incontrare più avanti. Nano, hai finito di pulirti o attendi che un bagno caldo cada dal cielo?>>

[B. Franck]

[Dangeron]
Borbotto qualcosa, ma sono troppo stanco per parlare; seguo il gruppo, sperando di trovare dopo un fiume dove pulirmi meglio

[gio]

(GEC)

Sono ancora sconcertata. Mi chiedo quale potere abbia in sè quest'elfa per sconfiggere un wurm in questo modo, non è assolutamente 'normale', non lo ha praticamente lasciato combattere...
Cerco di sostenere Camael insieme a Nedved, ma non è facile, è magro sì, ma parecchio alto...

Le ossa? Cosa avrà voluto dire? Mi ricorda qualcosa...

[chimaira]

(da Kim)
(rimettendo il suo straccio dov'era....)

Ossa? Sono enormi!!!
Mai visto niente di simile prima: grigie, ruvide al tatto, sono avvolte da lunghi fili nervature più scure, come in un'intricata ragnatela...ne seguiamo la scia: alcune sono lunghe e sottili (gambe? zampe?), altre piccole e grosse, alte ancora sono grandi quanto un sasso...quale esercito di creature è venuto fin qui a morire? e senza lasciare nemmeno un teschio: non se ne vedono nei dintorni...Ma tutte indicano un punto ben preciso verso ovest, come bussole, e tutti noi ci dirigiamo verso quell'avvallamento nel terreno paludoso....

[B. Franck]

[Dangeron]
Le ossa sembrano indicare una strada ben precisa; le seguiamo e dopo alcuni minuti arriviamo in un punto ad ovest, superata dalla la palude, questo tratto sembra una vallata, che si protae davanti a noi. Tenendo ben stretto Cam mi giro verso Zara <Siamo fuori dalle selve ora?>

[yui00]

Zara

<<Sì, dovremmo essere fuori. Ora riposiamoci, Mago, adesso puoi curare Eos e Camael. Mutaforme, te vieni con me, facciamo un rapido giro d'ispezione e vediamo se siamo davvero al sicuro.>>

[Tremalnaik]

[il Mago]
Ora che ci siamo fermati posso dedicarmi al compito di guarire i due elfi.

[B. Franck]

[Dangeron]
Bofonchiando mi vado a sedere su un masso mentre guardo la strada aperta che abbiamo di fronte; siamo usciti dalle selve...a quanto pare.
Mi giro verso Gec dicendo <Sai già che strada prendere per trpvare i tuoi consiglieri?>

[gio]

(GEC)

Scuoto la testa in risposta alla domanda del nano. "Io sapevo solo che erano stati portati a nord" spiego. "Se da qui procediamo verso settentrione, verso le Terre Morte, ci avviciniamo al dominio dell'Oscuro, al regno dei mezzispettri. Credo che i consiglieri siano prigionieri in quei luoghi, ma attenzione, non conosco queste terre. Credo che nessun umano e nessun elfo le conosca".

[gio]

(NEDVED)

Approfittando di questo momento di tregua mi siedo finalmente accanto a Gec. Ayram ci ha raggiunto da poco con Mephion e riferisce che nelle Selve c'è una grande confusione. Gli elfi sono sconvolti dagli eventi. Vedo la tristezza velare lo sguardo di Gec e me ne dispiace. Non doveva proprio finire così.
Poi però non resisto, c'è qualcosa che desidero chiedere da prima di giungere nelle Selve. "Gec" esordisco facendo cenno ad Angy di sedersi vicino a noi. "Voglio sapere. Puoi spiegarci il legame che c'è tra me è Angy?" Angy fa cenno di sì con il capo, so che anche lei vuole saperne di più e desidera scoprire qualcosa sulle nostre origini e sull'origine del potere della spada.

[Cavalier]

Mi guardo intorno e quasi non credo ai miei occhi. Anche se ormai occhi non ho più, visto che ho abbandonato da tempo la parte corporea di me. Rivedere questi luoghi fa crescere in me la forza e la determinazione. Non avrei creduto che le prede si sarebbero presentate di loro spontanea volontà.
Bene, questo semplifica tutto. anche se forse toglie mordente all'imminente scontro e alla vittoria definitiva.

La mia essenza incorporea si avvicina ai due elfi che giacciono a terra, affidati alle cure del Mago. Mi viene da ridere. Che pena... Quale immonda debolezza è ormai padrona di questi due esseri... Poi mi allontano, il Mago non mi piace. è l'anello meno debole di questa fragile catena.

Scivolo lungo il percorso d'ossa e lungo i ricordi. è tempo che Pilù e Rambo mi raggiungano.