5 Le Selve degli Elfi, rivelazioni e tradimenti

[adaidy]

(Angy)
Finalmente dopo tutti i pericoli e le prove che abbiamo superato ci avviciniamo alla capitale.

[adaidy]

(Adaidy)
Nel cammino che ho fatto fin'ora ho affrontato le mie paure e i miei più forti timori. In questo viggio io e i miei compagni siamo cambiati ma fin'ora abbiamo superato insieme tutte le difficoltà e finalmente siamo quasi alla capitale, a un periodo di tregua.

[yui00]

Zara

Ci siamo, tra pochi istanti vedremo gli alti alberi che costitiscono la nostra città.

<<Signori,>> dico con un certo orgoglio mentre usciamo dalle selve per entrare in città <<benvenuti a Elvengwindor Nur.>>

[B. Franck]

[Dangeron]
Il resto del gruppo si muove e infine Zara ci da il benvenuto nella loro capite; molti elfi si avvicinano e un paio mi prendeno per aiutarmi mentre lievemente dico prima di risvenire per la stanchezza <Ma quanti orecchi apunta....>

[chimaira]

(da Kim)

Elfi ovunque....brrrr, non sono abituata a vederne così tanti assieme (anche se negli ultimi tempi sto girando in compagnia di elfi, nani, umani, sono stata curata da un elfo...sono una contraddizione vivente, temo...)
Per fortuna, prima di arrivare alle porte della città, ho preso la forma di una capretta... Non si sa mai, se gli elfi dovessero riprendere la caccia ai mutaforma, almeno le capre potranno fuggire al sicuro....
Mi accosto ad Angy, non mi va di perdermi tra la folla...

[SeanMacMalcom]

[Cam]

Raggiunta la capitale, mi allontano con discrezione dal gruppo.
Devo condurre Eos da suo nonno: necessita di cure e non sono sicuro di essere in grado di offrirgliele io.
In generale, ora come ora, non sono più sicuro di nulla.

Neppure del mio stesso nome.

[adaidy]

(Angy)
Wow! Quanti elfi! Mai visti tanti tutti insieme!Siamo appena giunti alla capitale e Dageron sviene, per fortuna gli elfi stanno già provvedendo a guarirlo. Sto camminando quando mi si affianca Kim con la forma di una capretta. Le sto per chiedere perchè non assume una forma in cui può parlare ma appena vedo la sua faccia zittisco. Chissà perchè teme così gli elfi?

[yui00]

Zara

Gli elfi ci vengono incontro, il nano è svenuto e subito i miei ritrovati fratelli e sorelle s'adoperano per curare le sue ferite.
Cielo quanto tempo è passato, riesco a riconoscere i volti della mia infanzia, quelli sono i figli della mia antica balia, quella invece è la figlia del fabbro, quello laggiù in disparte è... meglio non pensarci.
Mi volto e non vedo più Camael con Eos, molto probabilmente si è recato dal Gran Maestro.

<<Occupatevi di Dageron il nano,>> ordino a coloro che se ne stanno occupando <<E delle loro ferite,>> indico gli altri membri del gruppo <<Quando si saranno ristabiliti portateli al Consiglio, c'è bisogno di discutere di una questione urgente.>>

Io nel frattempo, e con me Gec, raggiungo le sale del Consiglio.
Chissà perché sono stupiti di vedermi.

[Tremalnaik]

[il Mago]
Io mi allontano con gli elfi che si occupano di Dageron recitando gl'incantesimi che lo hanno tenuto incosciente per evitargli il dolore ed accellerare la guarigione.

[SeanMacMalcom]

[Cam]

Senza offrire troppe spiegazioni, affido Eos alle cure di suo nonno, tutta la famiglia che le è rimasta.
Il mio silenzio, probabilmente, potrebbe valere più di mille parole nel merito del mio attuale stato, del mio personale smarrimento, se solo tutto ciò che è accaduto non fosse già noto, non fosse già arrivato al Consiglio.
Sarebbe assurdo, infatti, ritenere che la mia morte e la mia successiva resurrezione potessero essere passate quali inosservate.

Mi ritiro, allora, nelle mie stanze, nei miei alloggi, per restare lì confinato nell'attesa di una decisione da parte del Consiglio anche a mio riguardo.
Le mie dimissioni è come fossero già presentate, e sicuramente già accettate.
Ora resta da comprendere quale fato mi potrà essere riservato...



Per la prima volta nella mia intera vita, mi sento così... smarrito.

[B. Franck]

[Dageron]
Il buio mi ha portato ad addormentarmi; il dolore era ormai insopportabile, e chissà cosa mi è successo; forse ho pagato definitivamente ogni mia colpa e ora sono morto.....Il bianco del sole splendente mi risveglia, e riapro gli occhi; mi sento meglio, senza dolori e le energie sembrano tornare. Mi sembra di essere stato in torpore per chissà quanto tempo, anche perchè i miei occhi non sono abituati alla luce del sole ora. Mi ci vogliono un paio di minuti per capire di essere vivo, e appena riesco a vedere di nuovo, capisco di essere su una lettiga, di una stanza, con alcuni elfi che vanno e vengono. D'un tratto mi ricordo cosa mi è successo, e guardo alla mia sinistra. Il mio braccio non c'è, ma ora non fa male la ferita; alcuni elfi si avvicinano e cordialmente mi danno delle vesti preparate per me, ma non dicono nulla; <Grazie> dico, mentre mi alzo in piedi e mi muovo con calma; intanto un altro elfo vestito diversamente dai guaritori si avvicina a me

[demon black]

Eos

Aprendo lentamente gli occhi, la prima cosa che vedo è lo sguardo duro ma dolce che il nonno mi riserva sempre quando ne combino una delle mie....
"Sono nei guai seri questa volta, vero?!"
"Putroppo si, piccola, e neanche io che sono il Capo del Consiglio potrò aiutarti, dovrai sottostare a ciò che verrà deciso dal Consiglio e, mi spiace per te, ma non potrò intervenire in alcun modo con la decisione che prenderanno nei tuoi riguardi" e dolcemente mi accarezza la testa come quando da piccola mi addormentavo piangendo al ricordo dei miei genitori.
"Ho capito, grazie nonno" e gli regalo uno dei miei sorrisi pieni d'amore che solo a lui riservo sempre.
Mi aiuta ad alzarmi dal letto e gli domando "Cam?"
"Ora è nella sua casa, sta bene ed è stato mandato a chiamare insieme con le altre persone che sono venute con voi"
"Cosa succederà ora?"
"Tu e Cam verrete giudicati per prima cosa."
"Credo che questo passo si può saltare....ci hanno già giudicati, perchè non possiamo passare e andare oltre il falso processo e passare direttamente alla fase in cui ci punite?"
Il nonno sospira "Eos...Eos, guarda dove ti ha già portato l'istinto e la ribellione, non continuare su questa strada!!!"
"Nonno, lo sai anche tu che è inutile la prima parte del.."
"Gec e i suoi amici entreranno con voi." il nonno continua ignorando le mie parole "Voi verrete giudicati e puniti. Poi parleremo con Gec e gli altri...."
"Ma..."
"....questa è la decisione del Consiglio." termina lanciandomi uno sguardo severo
"E sia allora..." sussurro rassegnata e il nonno mi aiuta a camminare e così ci avviammo alla Sala del Consiglio.

Giunti davanti alla porta della Sala del Consiglio, troviamo ad attenderci, Cam, Zara, Gec e tutti gli altri.
Il nonno lancia un'occhiata sorridente a Zara....come se si fosse sempre aspettato di rivederla....
Poi rivolto a tutti "Bene, vedo che ci siete tutti....bene, entriamo" e così dicendo, varchiamo la porta del Consiglio e la maestosità della sala mi agita come ogni volta che ci entro.
Il nonno mi stringe ancora di più a sè, come per farmi coraggio, ma poi mi lascia per prendere posto sullo scanno più alto...ora che il Gran Maestro delle Selve ha preso posto, la seduta del Consiglio può iniziare.

[Mortalfilo]

L'elfa sogna. Sogna i suoi cari, i suoi luoghi, il suo immediato futuro. Devo subentrare.
Una grande strategia per le incursioni mentali è tenere il cervello della vittima occupato. Un sogno è la distrazione perfetta. Se poi la ragazza, deve preoccuparsi dei suoi problemi giuridici... La situazione è grave. Sono costretto a prendere forma corporea.
Nella stanza tutti aspettano ancora che la fanciulla si svegli. Mi materializzo tra loro e tesso un nero cono di psilenzio (o silenzio psichico, che dir si voglia) attorno alla sua testa. E, improvvisamente, il sogno cessa. La ragazza apre gli occhi.