4 Un'alba di battaglia

[Incantatore]

Riapro gli occhi colmo di sorpresa. So per certo che il mio corpo è perduto, sbriciolato in mille schegge di sofferenza, ma ora non mi sembra di essere unito a Pilù. Non è una sensazione incorporea quella che provo... è diversa da prima quando ero un tutt'uno con il mezzospettro.

Mi fa male la schiena. La schiena? Io non ho più una schiena. Eppure sento una fitta... Sollevo la testa e mi guardo allibito... ho un corpo...

E sembra il corpo di Incantatore. Ma com'è possibile?

Sollevo lo sguardo e incontro gli occhi di Pilù.

[gio]

(PILù)

Ha funzionato. Sono stremato e ho assoluto bisogno di riposare per recuperare le energie. "Andiamo" dico a Cavalier che ora vive nel corpo dell'Incantatore. "Togliamoci da qui. Rambo è appena tornato. Ha seguito Rellum Doll per tutto il tempo come gli avevo chiesto. Dice che il nano nero ha raggiunto la compagnia di quei dannati. Ma ora non è un nostro problema. Adesso dobbiamo andarcene".
Rambo aiuta Incantatore che è ancora un po' stordito, ad alzarsi.
Ce ne andiamo insieme dalla radura.

[B. Franck]

[Rellum Doll]
Riappaio vicino a Pilu, il povero mezzospettro, che sembra alquanto stanco e mettendomi davanti a lui nella mia forma di ombra dico <"Li distruggerò da solo" "non mi serve il tuo aiuto" "sono più forte dite"......ma non erano queste le frasi che dicevi te prima o sbaglio?> mi guardo attorno <Eppure a quanto visto la tua sconfitta è stata epocale; sei stremato e devi ricreare i corpi per i tuoi "patetici" servi, che ancora ti seguono. Ragazzino ti avevo detto di seguire il mio piano, ed ora cosa farai?>

[gio]

(Pilù)

"Demoni quanto odio questo nano.." Sento la rabbia che divampa in ogni fibra del mio essere, ma non è il momento per reagire. Non posso permettermelo e mi trovo costretto ad ascoltare. "Bene Doll, dove vuoi arrivare?" taglio corto.

[B. Franck]

[Rellum Doll]
Mi giro un pò attorno e poi gli dico <Io proprio a nulla; voglio mettere a nudo tutti i tuoi difetti; non mi hai ascoltato, sei stato testardo e ora esci non solo sconfitto ma dopo aver fatto scomparire la nostra opportunità di prenderli di sorpresa.attaccandoli direttamente ora sanno anche chi sono io e saranno bene attenti nell'incontrare i portatori di magia; quindi il mio vecchio piano per colpa tua è andato a farsi benedire> gli do le spalle <Abbiamo ancora un occasione, ma per ora non dobbiamo attaccarli PIU', nache se ormai hai capito anche te che la cosa non ti conviene; dobbiamo smantarli dall'interno e farli arrivare alle selve nervosi, ma per fare tutto ciò ora mi vedo costretto a stringere patti più stretti con il tuo "padrone". Sei in grado di mettermi in contatto con lui?>

[gio]

(Pilù)

"Io sono sempre in contatto con il Padrone, lui è in me e io sono in lui... Lui è la mia parte oscura... Dimmi cosa devo riferirgli e lo farò" dico al nano oscuro. "E, sta tranquillo per ora non ho alcuna intenzione di attaccare il gruppo"

[gio]

(NEDVED)

Dageron è svenuto. "Gec... " esito perchè mi sento confuso. "Cosa facciamo?"

[gio]

(GEC)

Chiedo al MAgo se può aiutare Dageron che ha perso i sensi.

[Tremalnaik]

[il Mago]
Corro subito ad aiutare Dageron con alcuni incantesimi ed intanto mi rivolgo alla compagnia "Non dovete farvi dividere dalla parole di Rellum Doll, il suo solo scopo è il Male e ricordatevi tutti che solo il male senza rimorso è senza perdono."

[Ayram]

Annuisco alle sagge parole del Mago e , riavendomi completamente, mi unisco a lui in un incantesimo di guarigione. <L'unione fa sempre la forza. Questo Dageron ci ha dimostrato di esserci amico. Il passato è passato.> la mia voce è tranquilla, ma dentro il turbamento è grande. I bambini non dovrebbero mai essere toccati, nemmeno per il bene più alto. Eppure non riesco a provare qualcosa che non sia rispetto nei confronti del nano. Se Mpehion fosse qui, potremmo caricarlo sulla sua groppa.

[gio]

(GEC)

Le parole del balsamo sono come un balsamo per l'anima e rinforzano le mie convinzioni. Capisco dal suo sguardo che Ayram la pensa come noi e infatti non esita a confermarlo.
Ora non ci resta che aspettare che Dageron riprenda i sensi!

[B. Franck]

[Dageron]
Chissà quanto tempo è passato, riapro gli occhi con un senso di torpore, ma forse sarebbe meglio non riaprirli più. Mi guardo attorno eci siamo spostati e mi hanno curato; accanto ho Gec e il mago, che mi guardano. Sbuffo, mentre provo ad alzarmi, ma riesco solo a stare seduto. Li guardo, mentre sospiro e chiedo <Vi ha detto tutto Rellum vero?> loro annuiscono lentamente senza dire parola e anticipando ogni loro parola dico <Posso dirvi che tutto quello che ha detto è vero; non posso di certo nascondere la verità come ho fatto fino ad ora, scappando dalle mie responsabilità; ero un generale delle guardie scelte in un regno in forte espansione. Aveva inglobato molti paesi degli umani, e stava sempre in guerra con gli elfi. Ero un soldato, quarant'anni fa, ma non cerco scuse, non cerco scuse sulla mia inesperienza di allora ne mendico pietà; il soldato fa quello che gli si dice e combatte contro chi gli si dice; ero un generale e avevo qualche parola da poter dire, come critica su qualche attacco, ma nulla di più>

[gio]

(GEC)

AScolto Dageron in silenzio. Lui si sfoga, le parole gli escono come un fiume in pena e i suoi occhi sono colmi di dolore. Io continuo a tacere. Poi quando lui ha terminato gli chiedo solo una cosa: "Lo rifaresti? Il Dageron che sei diventato oggi, lo rifarebbe? Rispondi la verità".