4 Un'alba di battaglia

[Tremalnaik]

[il Mago]
Mi faccio avanti tra gli altri ed apostrofo il nuovo arrivato "Ti mostri ora per spargere il tuo veleno, dannato nano nero?

[B. Franck]

[Rellum Doll]
Mi aspettavo la loro reazione, ma io con un fare di scusa dico <Assolutamente non voglio portare bugie e dolore miei cari>dico diretto al mago <ma solo verità, pura verità> e additando il nano dico <Presumo che voi non abbiate fatto molte domande alle persone del vostro gruppo, ma siete sicuri di fidarvi del nano? e tu Dageron, non gli hai detto nulla come al solito, su come ci siamo incontrati ad esempio?>

[B. Franck]

[Dageron]
Rellum quel maledetto non deve parlare per nessun motivo, ma non ho le forze per zittirlo in nessun modo, apro la bocca ma il mio è solo un gridolio

[gio]

(GEC)

Muovo qualche passo verso il nuovo venuto e lo fisso negli occhi. "Dageron è un amico" sibilo con un tono che non lascia dubbi. "E qualunque cosa abbia da raccontarci lo farà quando vorrà LUI. E senza bisogno che tu lo imbecchi... Ora se non ti spiace..." concludo facendo capire che il discorso è chiuso. E mi rimetto in cammino, facendo cenno agli altri di proseguire.

[gio]

(NEDVED)

Ascolto le parole di Gec e approvo. Quindi in segno di assenso mi muovo dietro di lei. Colgo il dubbio nello sguardo di Adaidy e mormoro al suo orecchio: "Lo so... qualcosa c'è, ma il nano ci ha sempre aiutato...Le parole di uno sconosciuto non gli faranno perdere la fiducia che si è conquistato con le azioni".

[B. Franck]

[Rellum Doll]
Si muovono ma io volgendomi veros lo stanco Dageron dico a gran voce <Quanti innocenti hai ucciso amico mio, per fermare me? 200, o erano 500, non mi ricordo bene> e con finta aria sbalordita mi alzo dicendo <Quindi non vi ha detto proprio niente; siete proprio degli ingenui, nemmeno sapete chi è questo vecchio nano che sa combattere così bene.....> e con aria soddisfatta dico ancora <Dageron fino a una ventina di anni fa era uno dei generali della guardie scelte in difesa del regno nanico a oriente; un regno che col tempo aveva inglobato altri territori degli umani e che spesso era in guerra con gli elfi....e un giorno arrivai io. Io e lui ci siamo già incontrati, ma loro sapevano benissimo chi ero> con aria inncente mi metto davanti a Gec <Dissero che io come gli altri ero come una malattia, un flagello, un male da distruggere, senza ascoltare minimamente le mie parole oltretutto. E così li misi alla prova e riuscii a corrompere con la magia un intero paese e lo feci sapere all'esercito> mi rivolgo ancora verso Dageron <ti ricordi vero? tutta la popolazione era corrotta e tu con gli altri cosa decideste? di cauterizzare la ferita prima che il morbo della magia distruggesse tutto vero? attaccaste la cittadina dove vivevano umani e nani, e trucidaste tutti, soldati, innocenti, donne, vecchi......Bambini>

[B. Franck]

[Dageron]
Cerco di muovermi con gli altri per quanto posso, ma devo riposare per riprendere le giuste energie, ma le parole di Rellum sono come una freccia che trapassa il mio corpo già martoriato e per poco non piango disperato

[gio]

(GEC)

Sostengo lo sguardo di questo nano nero e mi faccio violenza per non mostrare all'esterno il turbamento che provo. Stringo i denti e serro i pugni. Il cervello che lavora frenetico. Ricordi... racconti... So di cosa sta parlando, ho capito. Ma non intendo dare soddisfazione al nano nero. Mi costringo a respirare, raddrizzo le spalle e fisso Rellum Doll per un'ultima volta: "Dageron è un amico" la voce ridotta a un ringhio. "Addio".

Mi volto per incoraggiare i miei compagni e leggo l'orrore sui loro volti. Sono tutti sbiancati. Ma non è il momento di affrontare questa cosa. Non ora, non qui.

"Andiamo" sentenzio.

[B. Franck]

[Rellum Doll]
Li vedo passare ed io dico un ultima cosa <E i bambini, i bambini che avete buttato nel fuoco dopo averli massacrati li ricordi Dageron? le grida degli innocenti morto per il Bene supremo, come dicevi sempre tu "il famoso bene supremo"ricordi? Un giorno vi pentirete di esservi alleati a questo nano ricordatelo Gec> rido ma li lascio passare e li lascio nadare via nella selva <E ora andiamo a vedere che fine ha fatto il moccioso spettro>

[B. Franck]

[Dageron]
Troppo dolore tutto assieme e ricordi troppo brutti, e durante il cammino svengo

[gio]

(GEC)

Ho la pelle d'oca e il cuore che batte a mille, ma mi costringo a continuare a camminare. Serro le labbra per non emettere neppure un fiato, ma sento che la tensione tra i miei compagni è alle stelle. Poi Dageron si accascia al suolo senza un lamento.

[gio]

(PILù)

Quando riapro gli occhi intorno a me non c'è più nessuno. Il mio corpo è segnato da molte ferite, ma avendo acquisito il potere di Cavalier mi bastano pochi minuti per risanare le lesioni.
Già il potere di Cavalier. La sua essenza è ancora in me e non posso restituirla al suo corpo perchè non è rimasto nulla di lui. La spada della ragazzina umana lo ha letteralmente sbriciolato. Ecco qualcosa che non avevo previsto. E neanche i miei nemici a quanto ho visto dalle loro espressioni sorprese.
Mi alzo e mi guardo attorno, finchè il mio sguardo si posa sul cadavere di Incantatore. Non sembra ferito. Solo un lungo taglio sulla schiena ma poco più di un graffio. Al contrario di Cavalier, Incantatore è stato sconfitto perchè il Mago ha stroncato la sua forza vitale.

Già... Ora so cosa fare. Non mi resta che operare la trasmigrazione. "Presto avrai il corpo che ti serve, amico" mormoro rivolgendomi all'essenza vitale di Cavalier. Mi inginocchio e volto il cadavere di Incantatore.
Poso le mani sul suo petto e chiudo gli occhi.

La mia concentrazione è massima. Mi congiungo allo spirito di Cavalier. gli indico la via.

Secondi lunghi come ore trascorrono sul mio sforzo, finchè accade.
L'Incantatore apre gli occhi.

[gio]

(GEC)

Appena vedo Dageron crollare, faccio per muovermi verso di lui. Vedo che tutti gli altri sono impietriti, nessuno mi muove. Mi faccio forza per scacciare dalla mia mente le parole di Rellum Doll. "E i bambini? bambini che avete buttato nel fuoco dopo averli massacrati li ricordi Dageron? le grida degli innocenti morto per il Bene supremo..."

Sento le lacrime pungere i miei occhi e mi passo il dorso della mano sulle palpebre con rabbia. Dageron non sarà nè il primo nè l'ultimo che commette delle atrocità in nome del Bene Supremo. Deglutisco a fatica.

Mi muovo verso di lui e cerco Nedved con lo sguardo, mentre nella mente continuano a rimbombare quelle dannate parole. "E i bambini che avete buttato nel fuoco dopo averli massacrati li ricordi Dageron? le grida degli innocenti morto per il Bene supremo..."