Prologo (da Una tranquilla locanda 1)
Il governatore della Città Murata ha perso la vita in condizioni sospette e il Consiglio della Città, guidato dal Saggio Gec - una donna umana dal passato misterioso - deve nominare il suo successore. Una nomina che è al centro di forti interessi politici, ma non solo. Uno dei pretendenti al trono è l'uomo del Nemico, inviato dalle forze oscure per impadronirsi del potere nella cittadina più importante e popolosa della Terra di Altrove. Per contrastare i piani del Nemico, Gec ha proposto di affidare la reggenza alla vedova del governatore, la Signora Zora, in parte elfa e in parte umana. Per proteggere la Signora e la figlia ancora bambina, Gec ha invocato l'aiuto degli elfi, ma nessuno è giunto dalle selve dell'est.
Due mezzi spettri hanno raggiunto la Città Murata per uccidere Zora e la piccola e solo l'intervento provvidenziale di Nedved, il giovane mezzelfo cresciuto da Gec le ha salvate dall'attacco dei nemici. Ma ancor più provvidenziale è stato l'arrivo in città di Ayram, giovane elfa, che con i suoi incantesimi e la sua tenacia ha reso possibile la fuga di Zora e della figlia.
Nessuno ha però potuto salvare i tre membri del Consiglio che, con Gec, osteggiavano l'ascesa al potere dell'uomo del Nemico. Catturati dai due mezzispettri, mentre Gec si trovava con gli gnomi delle grotte di Bosco Azzurro, ora sono prigionieri in un luogo ignoto.