La capra e i tre capretti

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La capra e i tre capretti

Messaggiodi demon black » 04/09/2010, 21:49

FAVOLA

C'era una volta una capra con tre capretti. I primi due erano cattivi e maleducati. Il terzo invece era bravo e buono. Come si dice: la mano ha cinque dita e non ci sono due dita uguali.
Un giorno la capra portò fuori i capretti e disse loro:
- Cari bambini della mamma, io devo andare nel bosco per trovare da mangiare... Dopo la mia uscita chiudete subito la porta con la chiave e non aprite a nessuno finche non sentite la mia voce. Siate ubbidienti fra di voi. Quando sarò di ritorno, mi farò sentire così:
"Tre capretti, aprite la porta alla mamma
che vi porta foglie tenere fra le labbra,
il latte nelle tette, un sacco con sale sulla schiena
e fiori sotto le ascelle"; avete sentito quello che ho detto?
- Si mammina dissero i capretti
- Mi posso fidare?
- Non ti devi preoccupare gridarono i capretti più grandi.
- Ci siamo impegnati e la nostra parola non cambia
- Allora venite che vi bacio e Dio vi abbi in cura!
- Vai tranquilla, disse fra le lacrime il più piccolo e che Dio ti protegga. Torna con le provviste.
La capra se ne andò e i capretti chiusero la porta col chiavistello. Ma come dice il proverbio:"i muri hanno orecchie e le finestre occhi”...
Proprio mentre la capra parlava, il loro padrino, Compare Lupo ascoltava nascosto dietro la casa. Il lupo faceva finta di essere loro amico ma da tempo sognava di mangiare un capretto.
- Questo è il mio momento - pensò il lupo dentro di sè.
Il lupo bussò alla porta poi disse:
-”Tre capretti, aprite la porta alla mamma
che vi porta foglie tenere fra le labbra,
il latte nelle tette, un sacco con sale sulla schiena
e fiori sotto le ascelle.”-
- Aprite alla mamma e mangiamo - disse il capretto più grande.
iI più piccolo lo fermò dicendo: - Questa voce non è quella della mamma...la sua è dolce questa è rauca.
Non aprirono la porta. Allora il lupo corse dal fabbro e si fece limare la lingua e i denti.
Tornato alla porta dei capretti disse con una voce suadente:
- “Tre capretti, aprite la porta alla mamma
che vi porta foglie tenere fra le labbra,
il latte nelle tette, un sacco con sale sulla schiena
e fiori sotto le ascelle.”-
Il fratello maggiore non ascoltando il cadetto che continuava a dire che alla porta non era la mamma, andò ad aprire la porta.
Il cadetto si nascose in gran fretta nel tubo del camino. Tutto tremante di paura, stava fermo per non farsi notare. Il secondo fratello si nascose sotto il tagliere dove la mamma stendeva la pasta...scappare è vergognoso...ma fa bene alla salute!
Il primogenito aprì la porta e si trovò di fronte ad una belva che la fame aveva resa tremenda. Non vide quasi il lupo poiché perse la vita in un istante.
La fame del lupo era così grande e un capretto non bastava. Leccati i baffi il lupo cominciò a girare per la casa dicendo:
- Mi sembra di aver sentito più voci, ma qui non si vede nessuno!
Gira di qua, gira di là...niente
- Ah la vecchiaia! Sono stanco.
Il lupo si sdraiò per riposare...Dove? Sul tagliere!
Il tagliere si incrinò sotto il peso del lupo e al compare scappò uno starnuto.
Il secondo capretto, invece di stare zitto disse:
- Salute Padrino!
- Allora eri qui! Vieni qua che ti voglio abbracciare...
Il secondo capretto fece la fine del primo.
Il lupo girò ancora a destra e a sinistra, ma non trovò niente. Visto che la ricerca non dava frutti, al lupo balenò in testa un'idea tremenda: prese le teste dei capretti e le mise alle finestre.
Riuscì a farle sembrare sorridenti. Imbrattò le pareti col sangue dei capretti e poi se ne andò.
Una volta partito il nemico, il cadetto scese dal camino e corse a sprangare la porta. Pianse la sorte dei suoi fratelli e pensò al dolore della madre, poi svenne per il troppo dolore.
Ed ecco tornare la capra, stanca sotto il peso delle provviste. Vide le teste alla finestra e pensò che stessero aspettando lei. Ma da vicino capì il tremendo inganno. Nonostante tutto andò alla porta e recitò la filastrocca:
-"Tre capretti, aprite la porta alla mamma
che vi porta foglie tenere fra le labbra,
il latte nelle tette, un sacco con sale sulla schiena
e fiori sotto le ascelle "-
Sentita la mamma, il cadetto si tirò su e corse ad aprire la porta. Il cadetto raccontò alla madre le vicissitudini subite dopo la sua partenza. Oltre al dolore per la morte dei due figli, la capra era indignata per il comportamento del lupo, che era anche padrino dei capretti. Aveva un solo pensiero: la vendetta.
- Il lupo pensa che sono soltanto una vedova indifesa: avrà da pentirsi!
Vicino alla loro casa c’era una buca profonda e la capra decise di utilizzarla per attuare la sua VENDETTA.
Un giorno cucinò piatti da festa, poi mise sul fondo della buca i tizzoni della cucina e tronchi poco stagionati per far durare il fuoco. Sopra la buca mise dei rametti intrecciati ricoperti di terriccio e fogliame. Al centro mise una sedia fatta di cera. Andò nel bosco alla ricerca del lupo. Cerca, cerca e lo trova in un dirupo, era quasi buio.
- Come mai da queste parti? - Chiese il lupo
- Sono morti due capretti e in loro ricordo invito i parenti a un pranzo. Tu sei il loro padrino e per questo sei il primo invitato…
La capra fece sedere il lupo sulla sedia di cera. Il lupo mangiava con piacere i piatti della capra, poi la cera si ammorbidì e poff il lupo si ritrovò in mezzo ai tizzoni ardenti in fondo alla buca.
- Aiuto! Non lasciatemi solo col fuoco!
- Anche i miei figli sono stati soli!
Per finire la capra e il capretto gettarono un covone di paglia nella buca e poi massi e pietre.
Questa è stata la fine di compare lupo….Le capre dei dintorni festeggiarono l’evento.




Fiaba Rumena
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