Il sacchetto con due soldi

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Il sacchetto con due soldi

Messaggiodi demon black » 06/09/2010, 14:25

FIABA

C'erano una volta un vecchio e una vecchia.
La donna aveva una gallina e l’uomo un gallo. La gallina faceva due uova al giorno, ogni giorno.
La vecchia aveva tante uova da mangiare e al vecchio non dava niente…L’uomo non ce la faceva più e un giorno disse :
-Vecchia mia , tu hai che tanto da mangiare potresti regalare anche a me due o tre uova che mi fanno tanta voglia.
La donna che era molto tirchia rispose:
-Come no! Se hai tanta voglia di uova picchia il tuo gallo come ho fatto io con la mia gallina e così non mi fa mai mancare le uova.
L’uomo che non era molto furbo ed aveva tanta voglia di mangiare le uova acchiappò il gallo e lo picchiò poi disse:
-Tu che mangi a tradimento…o fai le uova…o vai via da casa mia.
Il povero gallo quando finalmente riuscì a liberarsi, scappò via. Vagava intontito per le vie del villaggio….ed ecco vide davanti a se in mezzo alla strada un sacchetto con due soldi che si affrettò a raccogliere. Poco dopo passò sulla stessa strada una carrozza di un gran signore accompagnato da un gruppo di signore. Il signore guardò il gallo e vide il sacchetto nel suo becco. Il signore chiese al cocchiere di andare a vedere cosa portava il gallo nel suo becco. Il cocchiere sceso dalla carrozza riuscì a portare via il sacchetto del gallo. Il signore prese il sacchetto e se lo mise in tasca poi ordinò di partire.
Il gallo arrabbiato non rinunciò al suo sacchetto e inseguendo la carrozza gridava:

COCORICO! Grandi signori
Restituite il sacchetto con due soldi!

Il signore infastidito quando passarono vicino ad un pozzo, disse al cocchiere:
- Prendi quel gallo sfacciato e buttalo nella fontana.
Il cocchiere scese un’altra volta, preso il gallo lo gettò nel pozzo. Al gallo non rimase altro da fare che bere e bere ancora tutta l’acqua del pozzo poi volando fuori ricominciò a gridare:

COCORICO! Grandi signori
Restituite il sacchetto con due soldi!

Il signore, molto infastidito dalla sfacciataggine del gallo, arrivato a casa ordinò ad una cameriera di prendere il gallo e buttarlo nel forno.
La cattiva cameriera esegui l’ordine del suo padrone. Il gallo, appena visto questo nuovo sopruso, riuscì a rimettere tutta l’acqua che aveva bevuto, spegnendo la carbonella ardente, poi uscito dal forno, cominciò a bussare alle finestre della villa gridando:

COCORICO! Grandi signori
Restituite il sacchetto con due soldi!

Il signore ordinò di buttare il gallo in mezzo alle mandrie di animali della fattoria.
Il gallo felice si mise ad ingoiare mucche e buoi, vitelli e cavalli e con la pancia piena continuò a sbraitare:

COCORICO! Grandi signori
Restituite il sacchetto con due soldi!

Il signore arrabbiatissimo ordinò di gettare il gallo nella stanza del tesoro: forse qualche moneta gli andava di traverso.
Il gallo ingoiò tutte le monete d’oro e poi:

COCORICO! Grandi signori
Restituite il sacchetto con due soldi!

Finalmente il signore disperato restituì il sacchetto al gallo che tutto contento prese la strada di casa.
Tutti i volatili della casa del signore, visto quanto era bravo il gallo lo seguirono.
A questo punto il signore era felice di non vedere più il gallo.
Arrivato al portone della casa del suo padrone il gallo cominciò a chiamare:
COCORICO! COCORICO!
Sentito il richiamo del suo gallo, il vecchio corse fuori dalla casa. Il gallo era impressionante: grande come un elefante e seguito da migliaia di oche, galline, anatre, tacchini...
Il gallo disse all’uomo di stendere un tappeto in mezzo al cortile, poi movendo le ali lo riempì di alti animali. Il vecchio felice abbracciava il suo gallo.
Venne fuori anche la vecchia che invidiosa chiese qualche moneta al vecchio che ricordò il consiglio di picchiare il gallo avuto da lei. La vecchia picchiò la gallina fino alla morte. La vecchia rimase anche senza le uova e non aveva più niente da mangiare.
Il vecchio impietosito la nominò guardiana delle sue galline.
Quanto al gallo andava in giro insieme al suo padrone con collane di monete d’oro: erano ricchi e benvisti da tutti.




Fiaba Romena
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