La figlia del vecchio e la figlia della vecchia

Moderatore: demon black

La figlia del vecchio e la figlia della vecchia

Messaggiodi demon black » 02/09/2010, 16:54

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FIABA

C'erano una volta un vecchio e una vecchia e ognuno aveva una figlia.
La figlia della donna era cattiva, pigra, brutta e vanitosa…ma visto che “era la figlia di sua mamma” era molto vezzeggiata. Lasciava tutti lavori casalinghi sulle spalle dell’altra ragazza.
Questa era tutto il contrario: bella, di buon cuore, obbediente e non si tirava indietro dal lavoro. Dio l’aveva colmata con i migliori donni e virtù.
Questa ragazza aveva purtroppo la sfortuna di avere una matrigna e una sorellastra che le rendevano la vita impossibile. Per fortuna era anche molto paziente.
La figlia dell’uomo sulla collina e poi nella vallata, poi nel bosco a cercare le oche, portare i sacchi di grano al mulino. Si trovava in tutti posti dove c’era un lavoro da fare. Lungo tutta la giornata le sue gambe non riposavano mai: se la vedevi arrivare da una direzione , la vedevi ripartire dall’altra parte. La vecchia e la sua figlia avevano sempre da dire e a criticare. Quando la sera le ragazze andavano ad una festa nel villaggio la figlia del vecchio continuava a torcere la lana e tornava a casa con tantissimi fusi mentre l’altra ne faceva al massimo uno. Arrivate a casa questa facendo finta di aiutare la sorellastra prendeva il suo lavoro e entrata in casa lo faceva vedere come suo. Inutile protestare.
La domenica e i giorni di festa la figlia della vecchia era tutta agghindata e partecipava a tutti i balli e i giochi. La sorellastra restava a casa.
Quando l’uomo tornava a casa la moglie continuava a sparlare della sua figlia che non era ubbidiente…era disordinata…poi pigra…dava cattivo esempio alla sorella. Pensava di mandarla via a servizio fuori casa.
Il vecchio avrebbe voluto parlare in difesa di sua figlia ma ormai in casa loro cantava la gallina e il gallo doveva stare zitto.
Un giorno chiamò sua figlia e le disse:
- Carissima figlia , tua madre mi ha detto tante brutte cose sul tuo conto: non ascolti, rispondi in malo modo e non si riesce starti vicino. Pertanto devi andare via. Segui la strada che Buon Dio ti indicherà e ti consiglio di essere sempre paziente, brava e lavora con impegno. Non si può sapere che tipo di persone incontrerai che non saranno disposte a perdonare le tue manchevolezze, come abbiamo fatto noi.
La povera ragazza capì che la matrigna e la sorellastra la volevano cacciare via a tutti costi, baciò la mano del padre e se ne andò da casa, senza la speranza di un ritorno.
Camminò e camminò ma ecco che vide in mezzo alla strada, una cagnetta malaticcia e magrissima. La cagnetta disse:
- Bella e brava ragazza abbi pietà di me curami per favore!
Allora la ragazza si fermò a lavare e curare la cagnetta contenta di aver potuto fare una buona azione poi riprese la sua strada.
Non si era allontanata di molto quando vide un bellissimo pero fiorito ma pieno di bruchi. La ragazza pulì con molto impegno l’albero dai rami secchi e da tutti bruchi, poi se ne andò alla ricerca del padrone.
Ecco che vede una fontana e dopo un forno rovinati. Si fermò e li aggiustò.
Poi camminò giorni e notti e alla fine perse la strada.
Stava attraversando un fitto bosco quando in mezzo ad una radura vide una bella casetta. Dalla casa uscì una signora anziana che le disse:
-Come mai da queste parti figlia mia? Chi sei?
-Chi sono? Una poveretta senza madre e padre. Solo il Signore sa quante ne ho passate da quando mia vera madre ha incrociato le braccia sul petto. Cerco lavoro ma non conoscendo i luoghi, ho perso la strada e Dio mi ha portato alla tua casa.
-Poveretta è veramente il Signore che ti ha portato da me . Io sono Santa Domenica. Lavora per me oggi e domani, sicuramente non te ne andrai a mani vuote.
-Ma che lavoro dovrei fare?
-Devi aver cura dei miei bambini mentre io vado alla messa. Poi far da mangiare per tutti.
Subito la ragazza si rimbocco le maniche e si mise al lavoro. Fatto il bucato uscì di casa per chiamare “i bambini”. Da ogni angolo del bosco vennero fuori bestie di tutti tipi. C’erano perfino dei draghi. La ragazza non si spaventò ed ebbe cura di loro, uno per uno. La santa fu molto contenta del lavoro della ragazza e le disse di andare in soffitta per prendere un baule come ricompensa. In soffitta si trovavano molti bauli :alcuni belli, alcuni brutti, grandi o piccoli poi nuovi oppure vecchi. La ragazza scelse un baule piccolo e vecchio.
L’anziana donna non sembrò tanto contenta della scelta ma ormai la scelta era stata fatta.
La ragazza s’incamminò verso casa. Sulla strada incontrò il forno che aveva riparato, pieno di focacce per lei, poi la fontana piena di acqua freschissima. Per bere c’erano per lei due bicchieri d’argento! Per ultimo mangiò delle magnifiche pere e la cagnetta tutta bella e piena di salute le regalò il suo collare fatto di monete d’oro.
Arrivata a casa regalò al padre le monete d’oro e i bicchieri d’argento. Il vecchio piangeva e aveva il cuore pieno di gioia.
Aprirono il baule e dall’interno uscirono mandrie di cavalli, bovini e pecore!
La matrigna era infelice e piena d’invidia. Sua figlia disse:
-Non saranno finiti i tesori di questo mondo! Vado anch’io e ti porterò di più.
Prese la stessa strada seguita dalla sorellastra e incontrò pure lei la cagnetta malaticcia,il pero invaso dai bruchi, la fontana e il forno da riparare ma disse di no a tutti perché non voleva rovinare le sue manine.
Giunta alla casa della santa Domenica continuò a comportarsi allo stesso modo. Non curò i bambini e rovinò il mangiare.
Tornata a casa la santa si spaventò di quel che vedeva. La santa, di animo buono, mandò pure lei a scegliersi un baule in soffitta e ovviamente lei scelse il più grande e il più bello.
Senza salutare la ragazza prese di corsa la via del ritorno per paura di dovere restituire il baule.
Le focacce erano nel forno ma il fuoco non le permise di toccarle. Alla fontana lo stesso: i bicchieri sprofondarono e l’acqua seccò.
Quando volle prendere una pera, l’albero divenne altissimo tanto da raggiungere le nuvole. Quando volle prendere la collana di monete d’oro la cagnetta la morse.
Aperto il baule vennero fuori bestie spaventose e draghi che poi sparirono insieme alla cassa. La figlia del vecchio sposò un bravo giovane e nella loro casa cantava il gallo.


fiaba rumena
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