George Sand (1804-1876)

Biografie degli autori che hanno fatto la storia delle fiabe

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George Sand (1804-1876)

Messaggiodi demon black » 11/09/2010, 16:16

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George Sand è lo pseudonimo di Andine Aurore Lucile Dupin (1 luglio 1804 – 8 giugno 1876), più tardi baronessa Dudevant.

Femminista ante litteram, fu una scrittrice versatile: fu infatti autrice di romanzi, novelle, racconti, opere teatrali, un'autobiografia, critiche letterarie e testi politici. I suoi interessi non si limitavano alla scrittura: fu anche pittrice e donna attiva nelle questioni politiche (benché in secondo piano, partecipò al governo provvisorio del 1848).

Nata a Parigi, trascorse la maggior parte della sua infanzia a Nohant nell'Indre. Questo soggiorno nella campagna lasciò segni importanti nella scrittrice, tanto che il tema della vita agreste viene ripreso in molte sue opere (come in La mare au Diable).

Nel 1822 sposò il barone Casimir Dudevant, dal quale avrà due figli: Maurice (nato nel 1823) e Solange (nata nel 1828). Ben presto lasciò il marito e iniziò a condurre una vita sentimentale piuttosto agitata.
Nel 1831 esce il suo primo romanzo Rose et Blanche, scritto in collaborazione con Jules Sandeau, suo amante, dal cui nome si ispirò per il suo pseudonimo Sand.
Nel 1833 e 1834 ebbe una relazione movimentata con Alfred de Musset, relazione che ispirò il suo Elle et lui. Lo lasciò in seguito preferendogli il dottor Pagello.
La scrittrice ritratta da Eugène Delacroix (olio su tela, 1838)Conobbe quindi Frédéric Chopin, con il quale vivrà una decina d'anni (1838 - 1847). A Maiorca, si può ancor oggi visitare la certosa di Valldemossa dove trascorse l'inverno 1838-39 con Frédéric Chopin e i suoi figli.
Nel 1841 fondò con Pierre Leroux la Revue Indépendante.

George Sand si legò a democratici come Arago, Barbès e Bakunin e, nel 1848 gioì della caduta del re Luigi Filippo e della fine della monarchia di luglio, dando prova del suo impegno politico e sociale, improntato al comunismo.
Nel 1851, dopo le giornate di giugno, si ritirò a Nohant, costretta a scrivere per il teatro a causa delle notevoli difficoltà economiche. Continuò comunque i suoi viaggi sia in Francia (soprattutto a Parigi) sia all'estero.
Continuò inoltre a condurre una vita fuori dalle regole e molto agitata. Ebbe altre relazioni amorose, si batté per i diritti delle donne e per le sue idee politiche; strinse quindi amicizia con Gustave Flaubert e Théophile Gautier e frequentò i fratelli Goncourt.

Scrisse fino al 1876, anno in cui morì a Nohant, all'età di 72 anni. Nel giorno della sua morte Victor Hugo dichiarò: «Piango una donna che è morta, ma ne saluto una immortale!».


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