Il tizio che era entrato, grazie all'intervento di quella ragazza coraggiosa, è bloccato. Ancora un istante per salutare Adaidy.
"Adaidy!" esclamo, e mi sfilo dal collo una catenina sottilissima, che termina con una minuscola runa in madreperla. "Ecco, prendila" le dico, posandola sul palmo della sua mano. "Se tu avrai bisogno di me, o se qualcuno della nostra famiglia sarà in pericolo, stringila forte e invoca il mio nome. Ci servirà per comunicare. Se invece la vedrai brillare di un bagliore rosato, allora saprai che io sarò in pericolo. Ricorda Adaidy non è un oggetto da usare a cuor leggero. Non mostrarlo a nessuno" le intimo, poi le sorrido. Nella mia tasca, ben nascosta sotto il mantello, custodisco quanto mi è stato affidato. Ciò che devo portare in salvo. Le rivolgo un cenno di saluto.
"Se un giorno la runa diventerà grigia, allora, saprai che io veglio su di te dai Giardini del Cielo" concludo. Poi, senza attendere la sua risposta, esco dalla porta sul retro e scompaio nella via.