GALAXIAUna luce mi trafigge gli occhi, non posso aprirli, non devo! O rivedrei quel demonio e quell'essere abominevole di suo figlio Daman... Sento delle voci: no! Non di nuovo! Poi capisco...è Blackie, mi sta chiamando... Lentamente riapro gli occhi me trovo tante persone chine su di me...
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Scusatemi...non avrei voluto...sono caduta? Ho un terribile mal di testa e dei ricordi confusi..." Non vorrei dire loro la verità sull'accaduto, ma i loro sguardi scettici mi spiegano che sanno già...
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Blackie, vorrei parlarti: in privato, se è possibile...solo a te e ad Atxe"
Provo a rialzarmi, ma mi mancano le forze e devo aggrapparmi al braccio di Atxe: ...è sempre accanto a me nel momento del bisogno...
Con il suo aiuto mi congedo dagli altri che mi seguono con lo sguardo mentre lascio la stanza: mi rendo conto che dovrò dar loro delle spiegazini, ma non ora...ora non c'è tempo!
Con Blackie ed Atxe ci ritiriamo nello scrittorio, dove nessuno ci verrà a disturbare: solo i membri della famiglia hanno il diritto di avvicinarsi ai miei diari, ed al momento la mia famiglia è tutta qui riunita!
Spiego ai due l'accaduto: il contatto mentale che ho avuto con Daman e Kywort. Blackie mi guarda esterrefatta: è la prima volta che pronuncio il suo nome... Da quando si è rivelato il mostro che è veramente, non ho più osato nemmeno nominarlo! Infatti un brivito percorre la mia schiena ed un tremore agita le mie mani...
Riesco a spiegare loro l'orrenda richiesta dei demonied insieme cerchiamo un modo per non esaudirla...
Ad un tratto un rumore si ode da dietro le tende: siamo spiati!