"Eccoci, siamo giunti" dico alla zia K e al signor Baldo con il solito tono spento. E indico loro una rientranza nella parete di roccia. L'apertura è ben nascosta in un anfratto roccioso, quasi invisibile per chi non conosce bene questi luoghi. "Aspettatemi qui" dico decisa. "Non posso parlare davanti ad altri. Riconsegno ciò che custodisco e torno subito fuori. Ma... NON entrate per nessun motivo, potrebbero adirarsi con me. Avevo l'ordine di venire sola".
Non ho il coraggio di guardare in volto i miei compagni e procedo spingendo il cavallo all'interno.
Abbasso la testa per varcare l'arco di pietra e mi inoltro in uno stretto corridoio. Mi inoltro all'interno della grotta per alcune clessidre poi la vedo. La luce del sole che filtra all'interno dalla seconda apertura e torno a respirare l'aria fresca. Sprono il destriero e per un attimo mi vergogno al pensiero di star portando via anche il secondo cavallo del signor Baldo. Mi addolora separarmi da loro, ma non c'è altro modo. Proprio no. Di nuovo chino il capo per varcare la seconda soglia e mi ritrovo all'aperto. Un sentiero si snoda davanti ai miei occhi scendendo veloce verso la Piana della Nostalgia. E al termine della Piana, eccole. Le selve degli Elfi a poco più di un giorno di cammino. Mi volto indietro per un istante, il cuore che scoppia di dolore. "Addio zia K. Addio signor Baldo" mormoro commossa.
Sprono il cavallo e mi precipito a rotta di collo giù per il largo sentiero.