di demon black » 15/11/2009, 23:41
Gobel, come pensavo, ha dei forti dubbi sulla nostra compagnia e dice che l'unica cosa che ci accomuna è il fatto che siamo tutti dei reietti nella nostre stesse case.
Urya mi grida che non riesco a comprenderla...parole già sentite in passato ma non ricordo da chi e, ogni volta che cerco di ricordare, la mia mente viene invase da un'accecante luce bianca che mi fa desistere da ogni altro tentativo.
...sorrido, ora più che mai penso che andremo d'amore e d'accordo!!!!
Si è fatta sera e Urya dice che è meglio accamparci per la notte, Gobel offre il suo riparo per la notte a Urya e dice che cucinerà lui...bene, almeno questa sera mangeremo caldo!!!
Urya si fa per allontanare per prendere dell'acqua ma si ferma e dice se qualcuno vuole andare con lei.
Colgo l'occassione e le dico che andrò io con lei.
Appena ci allontaniamo dagli altri inizio a parlarle con calma e tranquillità.
"Può darsi che io non sappia ciò che provi ma di una cosa sono sicura: non voglio più vivere nel terrore che un giorno mi svegli e scopra che mio padre ha deciso di uccidermi perchè non mi trova più interessante come giochino per i suoi esperimenti; non voglio più vivere nella paura di essere sola; non voglio più provare la sensazione che qualcuno o qualcosa mi abbia strappato via dal cuore e dalla mente ricordi che a me sono cari; non voglio più essere sola; non voglio più fingermi allegra quando in realtà vorrei gridare a tutto e tutti il mio dolore e la mia solitudine; non voglio più...girarmi intorno e scoprire di essere rimasta sola nonostante abbia la sensazione che accanto a me ci sia stato qualcuno d'importante e che oramai, di quel qualcuno, senta solo la sua aura lontata...non voglio più nulla di tutto questo!!!
Può darsi che tu abbia ragione, noi non ti capiremo mai...ma non potrai mai saperlo con esattezza se non ci metterai alla prova. Come puoi dire che non ti comprenderemo se tu per prima non vuoi essere compresa?! Può darsi che tu sia stata ferita una volta, non ne dubito ma noi non siamo coloro che ti hanno fatto male!!!
Hai mai provato a pensare anche ai nostri sentimenti oltre ai tuoi? Ti sei mai chiesta cosa si nasconde dietro ai nostri sorrisi? E' facile parlare e dire che non potremmo mai comprendere ciò che tu provi...ma tu ti sei mai fatta comprendere da noi?"
Mi siedo su una pietra sporgente in riva al ruscello e continuo "E' vero, tu sei arrivata da poco al paese, io solo poche settimane prima di te e...prima di allora ho vissuto da reietta nel Palazzo di mio padre perchè mia madre era un elfa e poi reietta a Nur perchè mio padre era un demone, nel paese l'unica che si sia avvicinata a me con dolcezza e tenerezza per cercare di conoscermi è stata Ady... è stato strano vedere che qualcuno mi accettava perchè io ero Blackie e basta. Per Ady io sono solo Blackie, in me non vede mio padre e mia madre, in me vede solo..me, Blackie, e ti posso giurare su quello che ho di più sacro al mondo che è una sensazione bellissima!!! Vuoi provarla anche tu?!" Le domando rivolta verso di lei con un sorriso incoraggiante.
Poi, perdendo il mio sguardo in lontananza, continuo "Ho sempre avuto la strana sensazione che in passato io abbia avuto qualcuino di importante che per un motivo o per un altro, mi sia stato strappato lasciando nel mio cuore un dolore sordo che non potrò mai mettere a tacere. Ogni volta che provo a interrogare me stessa su quel dolore, la mia mente viene avvolta da una luce bianca abbagliante che mi stordisce e...nulla! Ogni tentativo di far affiorare quel ricordo sparisce...alle volte ho provato a combattere contro quella luce accecante ma come unico risultato ottengo sempre che perda i sensi.
...sai, vorrei davvero che tu provassi ad aprirti con noi..." mi alzo e prima di tornare sui miei passi con l'acqua, le dico un ultima cosa "Vuoi provare a fidarti di noi? Vuoi provare la sensazione di avere degli amici?" e, girandomi verso di lei con un caldo sorriso che affiora sulle mie labbre, le dico " Io vorrei tanto esserti amica, vuoi?"
La lascio sola a pensare e torno dagli altri.
Un giorno senza un sorriso...è un giorno perso (Charlie Chaplin)