Il sommesso mormorio della gente e il lento dondolio del treno
mi stavano conducendo in un lento torpore dei sensi.
E fu nel dormiveglia che udii quella voce soave, quasi di un
angelo, chiedermi se il posto di fronte al mio fosse occupato.
Fu allora , quando aprii gli occhi e rivolsi lo sguardo verso la mia
interlocutrice, che capii che cosa significava il fatidico colpo
di fulmine.
Perché fu come un fulmine che in quel momento illuminò la mia
vita grigia e piena di nuvole.
-E' libero, accomodati pure!- gli risposi con la voce che mi tremava
per l'emozione.
- "Otello e Desdemona" di W. Shakespeare! Non sapevo che
esistessero ancora delle persone che leggessero romanzi d'amore
così... struggenti!- disse indicando il libro che avevo abbandonato
sul sedile accanto al mio pochi istanti prima della sua apparizione.
Non mi piacque quella sua ironia nella voce e così sulla difensiva
risentito per quella critica su ciò che io consideravo un capolavoro
della letteratura inglese, gli chiesi:
-L' hai mai letto? Sai di cosa si tratta? Hai mai capito veramente i sentimenti
dei personaggi? Il loro dolore? Il loro amore incondizionato? I loro dubbi?-
Un rossore improvviso colorò le sue guance quando mi rispose
-Mi scusi e' solo che quel romanzo mi ricorda una persona che mi
fece provare un dolore simile a quello di Otello quando Iago gli riferì il falso
tradimento di Desdemona.... solo che il mio era reale! Mi scusi se
l' ho offesa con il mio stupido sarcasmo!-
-Io mi chiamo Nicholas Daimond, ma gli amici mi chiamano Nick!
E tu sei....?-
-Mi chiamo Eos, Eos Lowell..piacere di conoscerti Nick!-
-Il piacere e' tutto mio Eos!-
E fu così che feci la conoscenza con la mia "Otello" in carne e ossa...
...non che io fossi Desdemona , ma e' così che mi piace chiamarla
nei momenti di intimità nel nostro appartamento nel cuore di
New York.
Sissi.