Archmage ha scritto:1. Campagna bad boys "Quando il gioco si fa oscuro i cattivi iniziano a giocare."
Presente i buoni sentimenti, l'altruismo, la generosità, la disponibilità al sacrificio? Ecco se il personaggio a cui state pensando li ha non va bene, dovrete seceglierne un altro per giocare qui.
Un gruppo di perfidi, egoisti ed avidi al servizio di chi li paga meglio e con maggiore certezza alle prese con incarichi sporchi, scomodi e molto ben retribuiti.
gio ha scritto:Giandomenico: per il master forse Arch che ha un sacco d'esperienza? Tu hai esperienza come master?
Quando ci si incontrava dal vivo per giocare di solito si trattava di un gruppo di amici, quindi lo star bene insieme era abbastanza scontato, ma visto che le cose sono molto diverse quando c'è di mezzo la rete mi trovo a concordare: è importante che l'ambientazione sia interessante o per lo meno intrigante per tutti e che ci sia una certa sintonia nel modo in cui si 'prende' il gioco.Giandomenico ha scritto:Avendo accumulato diversi anni di gioco pen & paper, vorrei comunque esprimere il mio punto di vista di giocatore al/ai futuri master, sperando che possano trovarlo utile. La riuscita di una nuova campagna, a mio avviso, dipende da due semplici fattori:
1- Provare interesse per il regolamento e l'ambientazione
2- "Trovarsi" con gli altri giocatori e con il master
Per trovarsi intendo semplicemente la capacità di star bene insieme (sia al livello personale che di disponibilità di tempo) e di avere alcune idee in comune sul perchè si gioca e sul ruolo di master e giocatore.
Io anche gioco per divertirmi e l'humor è sempre ben accetto, almeno per quel che mi riguarda a livello di rapporto di interazione tra membri del gruppo di gioco, chiaramente se poi si riflette sul gioco c'è la necessità che sia coerente con l'interpretazione che si è scelto di dare al personaggio.Giandomenico ha scritto:Per esempio io gioco per divertirmi e mi trovo bene con chi cerca di trovare la battuta o l'espediente comico anche in situazioni difficili. I musi lunghi, i megalomani e i narcisisti mi fanno scappare a gambe levate; e sto parlando di giocatori, non di personaggi. Chiaramente ognuno può interpretare come vuole, anche se alla fine l'interpretazione riflette ciò che siamo, perciò...
Riguardo alla prima parte di questa citazione ricordo di aver scritto qualcosa nel post sulla presentazione di Ventura che parla del master deciso a far scendere a valle i personaggi del gruppo e che si scontra con le differenti intenzioni dei giocatori. Io sono per la corrente di pensiero per cui "il master non esiste" cioé se i personaggi decidono di andare a sud, non ci sono santi se l'avventura preparata era a nord, pazienza: si recita a soggetto. Il sistema infine prevede l'esistenza di dei punti detti punti favore, che possono essere usati in momenti di estremo bisogno per evitare la morte o ridurre degli effetti nefasti. Questo normalmente è sufficiente a evitare cose incresciose come la morte per aver sbagliato un solo tiro di dado. Se poi uno è perseguitato dalla sfiga (tipo un mio amico che in due sessioni consecutive riuscì a tirare sei volte 1 su una decina di tiri di d20) o si comporta in modo stupido (come quando i giocatori decisero di attraversare un passo montano in cui SAPEVANO che dall'altro lato stavano arrivando varie migliaia di orchetti) allora c'è poco da fare.Giandomenico ha scritto:Passando ai master, apprezzo molto quelli che alla lettera del regolamento preferiscono il buonsenso; quelli che non segano sistematicamente le iniziative dei personaggi perchè hanno già deciso come deve andare a finire la storia; quelli che preferiscono tirare i dadi dietro lo schermo e, se necessario, anche ignorare un risultato negativo per preservare l'equità e il divertimento per tutti. Questo non significa che la partita debba essere un prato di margherite o che non si possa rischiare la pelle se ci si comporta da stupidi, ma solo che non gioco per stressarmi o per stressare. C'è il mondo intero per quello.
Giandomenico ha scritto:Detto questo, io consiglierei ai master di proporre una mini-campagna di prova, composta da poche sessioni, per vedere come ingrana la faccenda. E' meno difficile da preparare e meno impegnativa per tutti. Questo darebbe tra l'altro anche spazio ad altri master che vogliano proporre le loro avventure.
Fermo restando il concetto che intendo avviare questo progetto qui su Altrove, vi passo il link dei play-by-forum che sto già masterizzando in modo che possiate farvi un'idea. In realtà Ventura come release del manuale è molto recente quindi vari dei miei giocatori hanno giocato in passato 'a fiducia' lasciando che io mi prendessi carico della parte regolistica. Ora essendoci un manuale (presto due) tutto è molto più determinato, ma a parte un piccolo sforzo durante la creazione del personaggio le regole di gioco non sono né complesse né numerose.Giandomenico ha scritto:Tornando alla proposta di Archmage: non ho problemi a studiarmi un nuovo regolamento o una nuova ambientazione, anche se non faccio i salti di gioia e preferirei qualcosa di già conosciuto. Come campagna invece eviterei quella "tutti cattivi", per gusto personale e perchè vedo in agguato un potenziale conflitto tra giocatori che potrebbe farla deragliare, soprattutto se questi ultimi non si conoscono già tra loro. Mi interessa invece quella piratesca. Arrr!
Relativamente allo strumento di gioco non ho problemi di sorta, basta che teniate da conto che non ho una webcam ^_^Giandomenico ha scritto:Come strumento di gioco, valuterei un software di teleconferenza, più immediato di un forum o di una chat, soprattutto nel risolvere situazioni di incertezza di regolamento; e poi volete mettere la possibilità di sentire la voce e le risate dei vostri compagni? Un esempio: con skype mi pare sia possibile effettuare teleconferenze fino a 30 partecipanti (non 4 come avevo detto su anobii). Se necessario sono disponibile a fare delle prove di teleconferenza.
Devo dire che mi ha fatto piacere leggerlo perché trovo che ci sia una notevole sintonia in numerosi punti di vista.Giandomenico ha scritto:E questo è tutto. Scusate la lunghezza del post. Spero di non essere sembrato banale o presuntuoso, ho semplicemente detto quello che penso. Se non altro avrete capito con che tipo di giocatore avrete/non avrete a che fare.
Archmage ha scritto:Usualmente preferisco evitare il multiquote, ma visto che il post di Giandomenico è un po' lungo e le ripsote da dare varie, farò un eccezione. Se dovesse dare fastidio a qualcuno/a me lo dicesse pure liberamente eviterò di rifarlo
di [b]Archmage[/b]
......Riguardo alla prima parte di questa citazione ricordo di aver scritto qualcosa nel post sulla presentazione di Ventura che parla del master deciso a far scendere a valle i personaggi del gruppo e che si scontra con le differenti intenzioni dei giocatori. Io sono per la corrente di pensiero per cui "il master non esiste" cioé se i personaggi decidono di andare a sud, non ci sono santi se l'avventura preparata era a nord, pazienza: si recita a soggetto. Il sistema infine prevede l'esistenza di dei punti detti punti favore, che possono essere usati in momenti di estremo bisogno per evitare la morte o ridurre degli effetti nefasti. Questo normalmente è sufficiente a evitare cose incresciose come la morte per aver sbagliato un solo tiro di dado. Se poi uno è perseguitato dalla sfiga (tipo un mio amico che in due sessioni consecutive riuscì a tirare sei volte 1 su una decina di tiri di d20) o si comporta in modo stupido (come quando i giocatori decisero di attraversare un passo montano in cui SAPEVANO che dall'altro lato stavano arrivando varie migliaia di orchetti) allora c'è poco da fare......
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