Moderatore: nihal87
Civilized men are more discourteous than savages because they know they can be impolite without having their skulls split, as a general thing.
("The Tower of the Elephant", Robert E. Howard)
"By this axe I rule! This is my sceptre! I have struggled and sweated to be the puppet king you wished me to be—to rule your way. Now I use mine own way. If you will not fight, you shall obey. Laws that are just shall stand, laws that have outlived their times I shall shatter as I shattered that one. I am king!"
("By This Axe I Rule!", Robert E. Howard)
ziadada ha scritto:"By this axe I rule! This is my sceptre! I have struggled and sweated to be the puppet king you wished me to be—to rule your way. Now I use mine own way. If you will not fight, you shall obey. Laws that are just shall stand, laws that have outlived their times I shall shatter as I shattered that one. I am king!"
("By This Axe I Rule!", Robert E. Howard)
"Io comando in forza di questa ascia! Questo è il mio scettro! Ho lottato e sudato per essere il re fantoccio che voi volevate che fossi - per governare alla vostra maniera. Adesso faccio a modo mio. Se non volete combattere, obbedite. Le leggi giuste rimarranno, le leggi superate dal tempo le spazzerò via, come ho spezzato via quella. Io sono re!"
demon black ha scritto:Traduzione prego!
Il tuo personaggio preferito di un libro che hai letto.
LordYanvas ha scritto:3) impossibile decidere, ce ne sono così tanti... direi a pari merito Gandalf, Caio Merlino Britannico di Whyte, Richard Sharpe di Cornwell e Nick Stone di McNab.
Si comincia con uno spazio bianco. Non dev’essere necessariamente carta o tela, ma secondo me dev’essere bianco. Noi diciamo bianco perché abbiamo bisogno di una parola, ma la definizone giusta è «niente». Il nero è l’assenza della luce, ma il bianco è l’assenza della memoria, il colore del non ricordo.
Come ricordiamo di ricordare? È una domanda che mi sono posto spesso dopo Duma Key, spesso nelle ore piccole della notte, perdendo lo sguardo nell’assenza della luce, ricordando amici assenti. Certe volte in quelle ore piccole penso all’orizzonte. Bisogna stabilire l’orizzonte. Bisogna segnare il bianco. Un atto abbastanza semplice, direte, ma ogni atto che rifà il mondo è eroico. O così sono giunto a concludere.
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