Tutto taceva, tranne il canto di corteggiamento dei grilli. La persona che a mahjong teneva il posto del Vento dell'Est, prese i dadi, mormorando un incantesimo in un cinese dal vistoso accento yiddish, e li gettò sul tavolo per richiamare l'attenzione sul gioco dei draghi, dei venti, dei fiori e delle stagioni.
Il diario di cuoio rosso di lily Koppel
non è fantasy, va bene lo stesso?