Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 22/12/2009, 23:18

[Ebenezer Smythe- studio]
Bellamy, con una faccia alquanto addolorata mi fussa e dice <Ma signore; e proprio per colpa di queste istituzioni che i poveri rimangono poveri e vengono trattati sempre peggio; almeno a Natale, quando il cuore umano si apre alla bontà si dovrebbe tentare di aiutare chi ha meno; per questo stiamo girando per tutte le aziende più importanti del paese, per chiedere ad ognuno qualcosa per aiutare chi non ha. Allora quanto volete dare?>
Li guardo e come se dicessi la cosa più normale del mondo dico <Niente>
Il più basso dice <Nel senso che vuole rimanere anonimo?>
<Nel senso che io sono stanco di essere perseguitato da stupidi perdigiorno e patetici benefattori che aiutano i poveri!!!! i poveri aumentano? e che muiano di fame, e credete veramente che a Natale possiate tirare su dei soldi per la carità della gente, io aiuto già l istituzione che ritengo utili, quindi queste cose non mi toccano; ed ora andate via>
Il volto di Bellamy diventa rosso <Ma signore....>
<Fuori ho detto ho chiamo il servizio d'ordine!> grido spaventando i due che fuggono dalla porta verso la quale il mio assistente si stava avvicinando. Mai niente di caloroso ha spezzato il freddo del mio cuore da giovane figuriamoci ora "nessuno mi ha aiutato quando ero messo male! perchè dovrei aiutare ora" penso mentre guardo il mio assistente e dico <Ti sei congelato? e ora di chiudere muoviti>
"Più ti immergi nella lettura di un libro, più il tuo piacere aumenta, la tua indole si affina, la tua lingua si scioglie, la tua abilità si perfeziona, il tuo vocabolario si arricchisce e il tuo cuore è appagato"Jahiz 850 d.c.
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi gio » 23/12/2009, 14:12

Hatchit


Mi alzo in piedi di scatto e mi affretto all'uscita. Guardo con rammarico il sacco della biancheria di Ebenezer: un tempo ero io a consegnare i panni sporchi alla lavanderia a gettoni in fondo alla via. Poi la mia povera moglie provvedeva a stirare. Si rovinava le mani con quel vecchio ferro a carbone, ma noi non possiamo proprio permetterci una moderna Stirella e tanto meno un modello di ferro auto stirante di quelli che vanno di moda oggi. Sospiro stancamente pensando che ora anche quella piccola entrata extra ci è stata negata.

Prima di uscire mi volto verso il mio datore di lavoro e balbettando chiedo: "Signor Smithy mi chiedevo" mormoro, "se magari, il 26 non potrei, magari, iniziare, forse, un pochino, ma solo un pochino, magari una mezz'ora più tardi del solito?"
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 23/12/2009, 16:04

[Ebenezer Smythe- studio]
Mi alzo infine per prendere la mia giacca pesante prima di uscire, e sbuffo alle parole del mio assistente <Il 26?.....con la neve che stà scendendo in questi giorni sarà un miracolo riuscire ad arrivare in ufficio in tempo; temo che per qualche giorno l'azienda dovrà fermarsi per le ferie..Bah! anche il tempo ora ci si mette a fermare il lavoro....>Borbotto infuriato in qeusto modo, mentre Hatchit fugge dall'ufficio tutto contento "cosa avrà da essere contento anche lui poi" penso tra me e me. Intnato prese le mie cose chiudo a chiave l'ufficio, e mi avvio alla sala principale al pian terreno; quasi tutti sono già andati via, mentre rimangono solo delle guerdie e dei robot che stanno pulendo tutto. Mi avvicino alla portineria vicina all'entrata, <Mi dia gli ultimi assegni ricevuti li porto via io> dico al robot che mi consegna 4 assegni dei nostri creditori, che diverranno dopodomani al massimo sterline da tenere in mano; sogghigno e gongolo mentre mi avvio fuori dall'edificio e mi muovo verso casa
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi gio » 24/12/2009, 15:03

Hatchit (uscendo dall'ufficio)

Cammino di buon passo per attraversare la portineria, sul volto un gran sorriso e nel cuore tanta voglia di riabbracciare la mia famiglia! "Buon Natale" esclamo salutando le guardie. Poi incontro i robot e faccio tantissimi auguri anche a loro.

Esco in strada e... Quanta neve! Che spettacolo, tutto è gioia e serenità. I Juke box automatici agli angoli delle vie riecheggiano melodie natalizie, mentre l'intermittenza delle luci al neon e degli addobbi accende di mille colori i fiocchi di neve che cadono dal cielo buio.

Mi dirigo verso la periferia cittadina. Grandi casermoni tutti uguali ingombrano la via. Appesi alle finestre grigie decine di Babbi Natali con scaletta che sventolano nel vuoto. Avrei voluto regalarne uno a Tiny Tim, ma... naturalmente non avevo abbastanza denaro. Con i pochi soldi che ci sono rimasti essendo ormai vicina la fine del mese, spero che mia moglie sia riuscita almeno ad acquistare dei bastoncini di pesce. Be' naturalmente non quelli di marca, eh. Magari la sottomarca dell'LD, quella con il merluzzo povero, dei mari poveri, pescato dai pescatori poveri...
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 26/12/2009, 14:40

[Puck]
« Direi che ormai è tutto pronto: la storia la conoscete, i ruoli sono assegnati e il vecchio taccagno, a quest'ora, dovrebbe essere ormai prossimo a porsi a riposo... » concludo, osservando i quattro collaboratori che ho reclutato per l'occasione, scegliendoli fra i migliori esponenti del Piccolo Popolo per i ruoli loro assegnati, per i compiti di cui dovranno farsi carico « Voi dovrete solo impegnarvi a condurre la trama principale, interrelazionandovi con Smythe... il nostro buon Scrooge in questa riedizione di "Un canto di Natale". Io mi occuperò di porvi a disposizione tutto il resto: in fondo gli effetti speciali sono il mio pane quotidiano... »

Sorrido pregustandomi il giuoco che deriverà da tutto questo: probabilmente non potrà essere ricordato quale uno dei miei scherzi più originali, ma di certo, se tutto andrà come deve, sarà uno di quelli più riusciti...

« "Marley"... a te l'onore di aprire le danze. »
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 28/12/2009, 18:47

[Ebenezer Smythe-casa]
Per colpa di tutta questa neve diventa sempre più complicato tornare a casa, senza parlare del buio che si addensa in questa maledetta città. E cosa vedo attorno a me? le persone invece che andare a riscaldarsi a casa, rimangono fuori al freddo per cosa??? per aiutare i poveri dandogli copert e cibo per riscaldarsi...Bah! che spreco, se quelli non volevano essere poveri si sarebbero dati da fare con un lavoro per avere un tetto sopra la testa.
arrivo al vecchio palazzo che uso come casa da almeno una decina d'anni; è ormai per metà abbandonato e alcuni piani sono usati come uffici, a quest'ora ormai chiusi; mi avvicino alla piccola tastiera, e digito la password; data la brutta situazione del quartiere sono riuscito a mettere un antifurto di ultima generazione per casa mia, così dopo la password, devo avvicinare il mio volto al vetro. Ma mentre mi rispecchio per qualche secondo così che il computer riconosca il mio volto, sgrano gli occhi vedendo nel riflesso non il mio volto, ma quello di un altro che apre la bocca e dice lievemente <Ebenzer!!!!!> <Per la...>esclamo, ma appena vedo la porta aprirsi, entro e mi lancio senza voltarmi al piano superiore arrivando alla porta d'entrarta in casa, sopra le scale. Respiro affannosamente "Ma che è successo? quel volto mi è familiare, ma...." Mi guardo attorno senza notare niente <Baggianate! deve essermi andato di traverso qualcosa...oppure le idiozie di mio nipote e del mio segretario mi hanno rincitrullito; di sicuro ho visto il mio volto riflesso al buio; non può essere altro...> <Ebenzer!!!!!!!!!!!!> sento ancora però sempre più forte; qualcuno grida il mio nome e sul muro appare un ombra....un ombra che inizia a salire le scale.
<AHHHHH!> grido e aperta la porta d'ingresso la richiudo dietro di me. Ma sento chiaramente il rumore dell'ombra che passa nella porta, ed in più sento un rumore di catene che si porta con se...Si avvicina...si avvicina ed io praticamente impazzito, mi lancio nella mia camera e appena l'ombra si avvicina gli chiudo in faccia la porta, e in contemporanea l'ombra a quanto pare sbatte sulla porta, che cade a terra gridando <Ouch!>
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 29/12/2009, 21:21

[Ebenezer Smythe-casa]
Ma come? le ombre ora non superano le porte? Mi avicino cautamente e apro un pò la porta, vedendo l'ombra che prende sempre più una forma conosciuta...Marley???????????? o no!!!! non può essere lui, scuoto la testa, non deve essere lui. Chiudo immediatamente la porta e mi avvio nel letto per nascodermi "Deve essere uno scherzo, forse di quei sinistrodi a cui non ho dato un soldo bucato..." penso quando la voce si fa sempre più familiare <Ebenzer!!! dannazzione sarò uno spirito ma mica è facile supare le porta> e così la porta si aprì automaticamente, e l'ospite inatteso entrò e si avvicinò al letto alla luce <Ebenzer amico mio, non riconosci più un tuo socio?> E' lui, è proprio Marley...<Ma sei morto, non sarai venuto qui per perseguitarmi vero?> Lui si siede e dice <ma certo che sono morto non vedi che sono traparente; sono qui per porti i miei saluti> Il mio volto diviene più felice <Ma certo come non riconoscerei il mio vecchio amico; come facevi tu il nostro lavoro non lo fa nessun : prendevi alle vedove e truffavi i poveri> Lui per un attimo sorride ricordando i vecchi tempi <Eh...si..cioè no!!!! assolutamente no; facemo male, molto male> dice facendo diventare la sua voce sempre più forte e alta e prese le sue catene me le mostra <Per colpa del mio ignobile passato da criminale, ora nell'ade, devo portare queste catene, che ho creato anello dopo anello con le mie stesse mani; ma il guaio Ebenzer e che per te sono già pronte delle catene molto ma molto più grandi, ed io sono qui per avvisarti del pericolo> Rimango senza parole attonito, senza capire <Marley, ma se questo è vero, e se questo è il mio destino, io cosa posso fare per modificarlo> Lui si volta serio verso di me e dice <Tu stesso stai compiendo la tua fine e quello che farai in futuro in terra straniera potràù solo peggiorare le cose; ma per fermarti, ti è stata data una possibilità unica, proprio stasera il 24 dicembre, giorno che tu disprezzi, inizierà il tuo cambiamento; arriveranno a te tre spettri, che tu dovrai seguire senza dire nulla, solo seguendo i loro insegnamenti, potrai salvarti; il primo arriverà all'una, il secondo alle due e il terzo alle tre.......Ma ora devo lasciarti perchè il mio tempo in questo mondo è finito e devo tornare nel mio tormento; spero solo che tu possa salvarti vecchio amico mio, e che io non debba vederti nel luogo dove ora pago per la mia crudeltà> Addio...non riesco quasi nemmeno a dirgli addio, mentre scompare, ma alzo la mano in cenno di saluto. Ora non posso fare altro che aspettare....
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 29/12/2009, 22:17

[Puck]

Offro i miei complimenti a "Marley" per il suo ottimo lavoro!
Certo... io al suo posto mi sarei gettato più sulla satira, nel sarcasmo, magari accennando alla situazione - penosa - in cui riversa il genere umano allo stato attuale delle cose. "Marley" ha preferito invece restare assolutamente fedele al proprio ruolo e, in questo, nulla di male.
Smythe è tanto arido in cuor suo da non aver compreso di essere attore involontario nei panni di Scrooge, pur recitandone alla perfezione la parte.

Giunti in quello che considerano il... 21°... 22° secolo... a volte perdo i conti... ci si potrebbe aspettare che il genere umano possa offrire maggiore elasticità mentale, maggiore giudizio, soprattutto dove pur si sono sentiti in grado di plasmare il mondo secondo i propri comodi e, addirittura, di spingersi a colonizzare lo spazio al di fuori della stessa cara, vecchia Terra, giungendo sulla Luna e su Marte e lì instaurando delle proprie basi di ricerca militari. In fondo, però, il Popolo Alto è sempre stata una razza giovane, di bambini in nostro confronto, capace di credersi al centro dell'intero Creato e così ciechi, così sordi da non accorgersi, invece, di quanto siano semplice polvere.
In molti, nel Piccolo Popolo, temono il Popolo Alto, la sua evoluzione, l'evoluzione delle sue creature... come i robot, che ogni giorno diventano sempre più simili al proprio creatore, apparendo addirittura dotati di coscienza, di cognizione di sé e della propria vita. Impossibile, ovviamente, ove se così fosse scoppierebbe inevitabilmente un tremendo conflitto fra le due specie... un conflitto che potrebbe anche vedere una delle due parti estinguersi. Io non la penso così: sono affezionato al Popolo Alto, e difficile mi è pensare a loro come a un vero pericolo, per se stessi, per noi o per il pianeta...
Sono dei bambini, appunto... dei bambini che ogni tanto hanno bisogno di un rimprovero da parte dei genitori per riuscire a distinguere il bene dal male.

Anche Smythe... guardatelo.
Così fiero di sé. Così fiero della propria vita, della corporazione di cui è proprietario e presidente, così solo nella propria infinita ricchezza, cosa è se non un bambino indifeso?
Di fronte a un'ombra, o quella che lui ha considerato essere tale, ha perduto ogni controllo di sé, del proprio sofisticato mondo, della propria intera vita. Ha dimenticato computer e robot, ha dimenticato auto volanti e grattacieli interminabili, tornando a tremare come un infante di fronte a una storia di spettri.
Altro che pericolosi: se ci potessero vedere, probabilmente, i membri del Popolo Alto fuggirebbero spaventati, terrorizzati, nello scoprire come cerberi e gorgoni, spiritelli e licantropi, vampiri e elfi, non appartengano semplicemente all'immaginario dei loro antenati, ma siano concreti come la terra stessa sotto ai loro piedi. O, meglio, l'asfalto... ove di terra ben poca è rimasta nelle grandi megalopoli.

Forse ho temuto per nulla... forse mi sono preoccupato per una sciocchezza.
L'ncarico sarà più semlice del previsto... e, probabilmente, neppure avremo bisogno di spingerci fino al terzo fantasma.

Dovrei forse intervenire con qualche "effetto speciale", mostrando sciami di spettri ululanti fuori dalla finestra di Smythe: questo era scritto nella storia di Dickens...
Ma, guardando lo stato in cui riversa il vecchio, forse questa volta me lo posso evitare.

Ora non resta che attendere il primo appuntamento... e poi si andrà nuovamente in scena.
Un bel viaggio nella propria infanzia e nella propria adolescenza aspetta Ebenezer Smythe...
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi demon black » 31/12/2009, 18:40

Spirito del Natale Passato

Din Don Dan l'ora è suonata!!!!!!!!!!!!

"SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SVEGLIATI VECCHIO TACCAGNO!!!!
Mi meraviglio di te Eby, proprio tu, meglio di chiunque altro dovrebbe sapere che chi dorme non piglia pesci!!!!" scoppio a ridere vedendo il vecchio sobbalzare spaventato nel suo letto :lol: :lol: :lol:

Il vecchio è alquanto scosso....che spasso!!!!!
"Vecchio Eby, ma hai visto che ore sono?! E' l'una!!!!! Come minimo avresti dovuto mettere la sveglia per potermi accogliere meglio" scoppio a ridere di nuovo vedendo il vecchio n ella confusione più totale!!!!!

"non preoccuparti, non sono un ladro. Sono lo Spirito Del Natale Passato, e sono venuto a mostrarti tutto ciò a cui hai rinunciato seguendo l'avarizia del tuo portafoglio." poi, urlando e divertendomi come un pazzo, continuo
"PREPARATI VECCHIO EBY!!!!! Tra un pò vedrai il tuo passato e....un mom ento, aspetta un momento!!!"
Inizio a frugarmi addosso...non è possibile, erosicuro di averli presi...ma dove accidentaccio sono andati a finire....
Smythe mi domanda che cosa mi sono perso e vedo i suoi occhi brillare al pensiero che fossero delle sterline "Calma i tuoi bollori, vecchio, non mi sono perso il porrtafoglio!!!" l'entusiasmo, come il suo volermi aiutare, svaniscono nel nulla ma...eccoli!!!!!
Sapevo che li avevo presi!!!!
Tutta trionfante tiro fuori da una tasca il mio secchiello di popcorn ricoperti di cioccolato fondente e, allo sguardo confuso del vecchio, rispondo "Non vado mai a vedere qualcosa senza i miei popcorn al cioccolato, fosse solo un film o un viaggetto nel passato" e scoppio a ridere di nuovo di fronte all'espressione esasperata del vecchio.

"Forza, andiamo!"
"Andiamo?!....dove?"
"Ma nel tuo passato, Eby!!!"
Lo prendo per un braccio e con uno schioccare di dita ci troviamo davanti ad una vecchia locanda all'interno della quale ci sono gente in festa che balla, ride e scherza, addobbi natalizi e una liveband che suona a più non posso...
"Ma...dove ci troviamo, spirito?!"
"Guarda bene, Eby....non riconosci proprio nessuno?" e gli do una pacca sulla spalla talmente forte che lo spiaccico con il naso sul vetro!!!!
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 01/01/2010, 19:00

[Ebenezer Smythe-casa]
Quello che mi ha detto il mio vecchio amico mi ha sconvolto e preoccupato, m ad un tratto il sonno mi prende e mi addormento.
Solo che poco dopo vengo risvegliato nel modo più molesto che abbia mai ricevuto; cado dal letto mentre una vocina si mette a ridere; con un paio di occhi gelidi mi alzo e presa una veste per scaldarmi dico <Ma chi diamine si permette....> ma capisco quasi subito chi è l'ospite; fluttua in volo e a quanto pare questa è l conferma che Marley era vero; il fantasma del natale passato ha detto di chiamarsi e non è difficile capire cosa voglia fare a me <E...Eby??? scusa, ma chi ti da il permesso di usare il mio vecchio soprannome...e cosa diamine sono quelle schifezze che hai li?? poc corn con cioccolata?????> sono quasi disgustato, ma subito il fantasma mi prende e mi fa apparire in un altro luogo.
Senza che risca a parlare mi portando all'esterno di una bottega, dove sembra stiano festeggiando<Dove mi hai portato spirito?> e mi spiaccica sul vetro per farmi vedere meglio; immediatamente riconosco il luogo e sorrido <Oh!!!! spirito, mi ricordo; questa è la bottega dove ho iniziato a lavorare, quando scappai sugli Hilghands; che nostalgia, questa era la sede centrale dell'import export del signor Greysorm: si eccolo li il buon vecchio Greysorm, che suona il sassofono, ed ecco Mille, Mac Dohon e ci sono anche gli altri miei vecchi colleghi, ed io...si io sono li seduto su quella sedia a mangiare, alquanto imbarazzato; ma per quale motivo?> Poi giro la faccia verso sinistra e una lacrima riga la mia guancia <Banshee, la mia adorata Banshee O'Ghara...ero totalmente innamorato di lei, ma non avevo mai il coraggio di invitarla a ballare> Allontano gli occhi dal vetro e triste mi rivolgo al fantasma <Avevo cercato di dimenticare come uno sciocco; fu in questa vigilia, che il vecchio Greystorm mi diede il coraggio di chiedere di ballare a Banshee, e quella sera che capimmo di essere innamorati l'uno per l'altro, e tutto grazie all'affetto e l'amicia di quelle persone in questo luogo, ed io invece di seguire le raccomandazioni dei miei amici, piano piano ho indurito il mio cuore, rendendolo schiavo del potere> dico in modo sconsolato
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi demon black » 02/01/2010, 14:41

Spirito del Natale Passato

"Già, sono bastati pochi Natali perchè tu dimenticasti il calore che può dare l'amore!!!" dico stizzita.
Lo afferro nuovamente per il braccio e schioccando le dita....pufff!!!!!!!!!!!!!!

"Dove...dove ci troviamo spirito?" mi domanda Eby
"Ci troviamo nel tuo ufficcio....3 anni dopo la festa della Bottega di Greysorm"
L'immagine che si profila davanti a noi è di un Eby, nascosto completamente da decine di colonne di sterline, che conta i soldi.

"Ma...."
"Shhhh....zitto!!!" lo zittisco "Guarda chi sta entrando...."
Ultima modifica di demon black il 02/01/2010, 15:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi gio » 02/01/2010, 15:17

(Banshee O'Ghara entra nell'ufficio di Ebenezer)


Entro timidamente nell'ufficio del mio adorato Eby. Per l'ennesima volta non sono riuscita a trovare uno straccio di parcheggio e per l'ennesima volta, già lo so, beccherò una contravvenzione per divieto di sosta.
Ma questa è l'ultima giuro! L'ultima volta che mi abbasserò a cercare di nuovo Eby.
E quindi è anche l'ultima multa per divieto di sosta (anche perchè tra un po' non avrò più punti sulla patente :| )

Cerco di farmi coraggio con questi pensieri, per trovare una determinazione che forse non ho ancora raggiunto del tutto. Ma DEVO assolutamente affrontare la situazione. Così non si può andare avanti. Sono mesi che se non chiamo io, Eby non si fa vivo. Sono mesi che neanche si degna di rispondere ai miei SMS poichè dice che i gestori della telefonia mobile sono tutti dei ladri imbroglioni.

Avanzo verso questo bel giovane che ho tanto amato (e che purtroppo, in fondo al cuore, so di amare ancora), schiarendomi la voce. "Buongiorno, Eby" accenno. Ma lui non stacca lo sguardo dallo schermo del pc. La sua freddezza mi ricorda senza possibilità di dubbio che non possiamo andare avanti così.

"Eby" riprovo, fermandomi davanti alla sua scrivania, a pochi centimetri dal suo viso. Lui mi risponde con un mugugno distratto. Disperata allungo la mano sulla sua, perchè abbandoni almeno per un attimo quello stupido mouse.

Finalmente ho conquistato la sua attenzione!
"Eby, voglio sapere che intenzioni hai" dichiaro fissandolo negli occhi. Lui mi risponde con uno sguardo vacuo.
"Intendo... a proposito di NOI!" chiarisco.
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Re: Locan-to di Natale (molto liberamente ispirato a Dickens)

Messaggiodi B. Franck » 02/01/2010, 17:59

[giovane Ebenzer-ufficio]
"Anche se questa società è piccola, credo che dal punto di vista della crescita ha molte possibilità nel ramo energetico, gli appalti ultimamente, sopratutto in Italia, sono vantag.." I filo dei miei pensieri viene interrotto da una porta che si apre; una persona entra ed io la conosco bene <Ciao Banshee> dico nel modo più cordiale possibile, mentre controllo ancora il pc, ma lei mi distrae totalmente così mi giro seccato; ho già visto più volte quella faccia e la vedrò altre volte nella mia vita temo <Beh! coa vuoi ora? Ancora con questa storia su cosa penso di fare di noi? ma che diamine, la data del matrimonio è già stata prestabilita e mi sono anche preso un giorno di vacanza...cosa vuoi che faccia di altro per noi? vuoi altri solid per la cena nuziale? prendili ma ti ho detto mille volte, come ho detto già a mia sorella, di non venirmi a parlare di queste cose in ufficio! sono diventato capo-dirigente in pochissimo tempo e vedo la strada del potere sempre più vicina, così da porti dare una vita da benestante per sempre a te e ai nostri figli, questo non basta?> dico seccato
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