A mio parere, un fantasy per essere ben formato, creativo e appassionante, deve avere molto spazio cosiché l'autore possa esprimere al meglio la sua fantasia (forse la penso così perché adoro le storie lunghe e sono un tipo abbastanza logorroico!
). Insomma, se una storia comincia e si presenta troppo lunga e avvincente da entrare in un volume bisogna risolvere la questione utilizzando la formula "trilogia": un fenomeno diffusissimo, che sta dilagando anche in Italia. Un autore o un'autrice si affeziona all'ambiente da lui/lei creato e ai suoi personaggi (e come biasimarli?
), così, per non perdere il legame con la loro storia, a volte si lasciano convincere dall'idea della "seconda" trilogia, il che automaticamente annulla l'idea della formula trilogia. Così facendo, infatti, diventa una saga di più libri!
Il problema principale è che l'idea della trilogia è un'idea
efficace per il genere fantasy (perché così la storia non si prospetta né troppo lunga né troppo corta), naturalmente sarebbe una bella idea se venisse mantenuta spesso dagli autori. Ma se da una trilogia se ne scrive un'altra la storia rischia di annoiare e deludere il lettore, magari anche il fan più accanito.
Ho letto trilogie scritte malissimo perché mi hanno lasciato un vuoto, qualcosa di non spiegato all'interno della trama, e ancora adesso mi arrovello per capirci qualcosa. E così mi è successo con altri lavori più brevi. Dico che se un autore è fermamente convinto che la sua storia possa concludersi in una trilogia, ben venga. Ma se dopo qualche anno spunta una seconda e una terza trilogia su quella storia... allora diventa un ciclo fantasy di chissà quanti volumi e non può più definirsi trilogia, mi spiego?
E allora i lettori vanno in crisi (almeno a volte mi è successo!)
Penso che il concetto di trilogia, spesso e volentieri, venga troppo sottovalutato, ormai gli scrittori iniziano con questa formula e poi finiscono per scrivere altri
100 romanzi uguali basati sulla stessa trama con l'unica differenza di nuovi personaggi.
In ogni caso, sperando di non essere andata
troppo fuori dai bordi del discorso, ritengo che uno scrittore con l'intenzione di scrivere una sola trilogia debba mantenersi su
essa e basta, oppure creare degli spin-off. La Rowling ha pensato alla storia di Harry Potter agli inizi degli anni '90, convinta che la storia le avrebbe consumato minimo 6 volumi (che poi sono arrivati a 7!): ha lavorato alle trame, ai titoli e ai personaggi per
5 anni e poi ha tentato la fortuna con qualche casa editrice. Alla fine, nel 1997 viene pubblicata l'inizio della sua saga, quindi l'autrice già sapeva che avrebbe scritto una saga e non una trilogia infinita, seguita da altre 300 trilogie.
Per farla breve (mi sa che vi sto stancando!) l'autore deve regolare gli avvenimenti della storia, deve preparare le trame, organizzarsi e ritagliare il tutto o in un volume o in una trilogia o in una saga... prendere delle "misure" abbastanza concrete per i lettori.
L'unica trilogia valida che ho letto finora e senza successori è "
Cuore d'Inchiostro" dell'autrice tedesca Cornelia Funke, una storia bellissima che si è conclusa con un semplice punto all'ultima pagina di tre tomi. Non so se la scrittrice riprenderà la storia, in futuro... ma a me piace già così. Lo stesso vale per "
Hyperversum" di Cecilia Randall, di cui ho letto unicamente il primo volume, conclusa nel 2009 con un terzo volume. Oppure "
La Scacchiera Nera" di Miki Monticelli: una storia davvero originale, che mi ha entusiasmato per le prime due parti, mentre il finale mi ha praticamente delusa... e alla fine l'autrice spiega sul suo blog che all'inizio era nata come una trilogia e che ha cercato di riunirla in un volume autoconclusivo!
Insomma, scrittori, lavorate e organizzatevi. La vostra storia deciderà "da sola" su quanti volumi basarsi!
Trilogia = rischio di saga infinita seguita da altre 3 trilogie.
Saga/Ciclo = certezza che la storia non finirà solamente in tre volumi. E magari qui ci siamo...
Spero di aver espresso al meglio la mia angoscia...
In ogni caso, altra cosa che detesto è... l'attesa dell'uscita dei volumi!
A volte è duro attendere... e per distrarmi dal pensiero fisso di avere fra le mani il seguito, non ancora tradotto e pubblicato, di una saga che mi appassiona devo per forza leggere qualcos'altro.