di Iantluin » 26/05/2010, 14:37
Secondo me è una questione di modelli dominanti. Oggi la letteratura fantasy pullula di personaggi di profilo medio, si potrebbe quasi parlare di "borghesi dell'universo parallelo", uomini comuni chiamati a svolgere imprese considerate titaniche, trascinatori di fardelli, che arriveranno alla meta dopo il "classico" percorso irto di difficoltà e prese di coscienza. Oppure personaggi dal profilo losco, come il Kane di Wagner o Eymerich di Evangelisti, i quali si ricoleggano comunque ad una tradizione di valori molto vicina alla nostra. E' come se questa letteratura sia divenuta realista nella presentazione del protagonista e sia, invece, rimasta fantastica nel finale e nelle modalità. Io non escludo il ritorno dell'eroe perfetto, più che altro per una questione di sensibilità. Basta pensare al cinema, è in aumento la produzione di colossal storico-mitologici, come Troy, King Arthur o Robin Hood incentrati su figure che hanno caratteristiche proprie dell'eroe senza macchia. Ciò induce a pensare che oggi si senta nuovamente la necessità di figure positive granitiche, detentori di valori morali giusti e puri, quasi come se rappresentassero una risposta ad una letteratura che indugia troppo sul quotidiano. D'altrone uno dei tratti distintivi della nostra società e il recupero del mito, nei suoi aspetti sia positivi che negativi (purtroppo).