« Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle. »
(Voltaire)
La strega è una donna ritenuta dedita all'esercizio della stregoneria, ovvero, secondo vasta credenza popolare tradizionale a molte culture, una donna che si ritiene sia dotata di poteri occulti; il suo omologo maschile è lo stregone.
La figura della strega ha però radici che precedono il cristianesimo ed è presente in quasi tutte le culture come figura a metà strada tra lo sciamano e chi, dotato di poteri occulti, possa utilizzarli per nuocere alla comunità, soprattutto agricola.
È stata avanzata l'ipotesi che la stregoneria sia l'interpretazione fantastica dell'intossicazione da Ergot.
Solitamente le streghe si distinguono in due categorie, streghe nere e streghe bianche. Secondo la tradizione, le prime hanno più probabilità ad avere contatti con il male, mentre alle seconde, vengono attribuiti dei poteri di guarigione.
Il termine deriverebbe dal greco "stryx, strygòs" e sta per "strige, barbagianni, uccello notturno", ma col passare del tempo assunse il più ampio significato di "esperta di magia e incantesimi". Nel latino medioevale il termine utilizzato era lamia, mentre nell'Italia dei giorni nostri il sostantivo varia molto a seconda della zona. Possiamo perciò trovare:
Masca (Piemonte)
Stria o Bàsura (Liguria)
Borde (Toscana)
Strìa (Lombardia, Emilia)
Janara (Campania)
Cogas, stria, brúscias o maghiargia (Sardegna)
Strìa/Striga/Strigo (Veneto)
Mavara (Sicilia)
Magara (Calabria e Basilicata)
Masciáre o chivàrze (Taranto e provincia)
Macàra (Salento)
Stiara (Grecìa Salentina)
Stroll'ca (Umbria)
Al giorno d'oggi, in ambito religioso si intende per "strega" il seguace della Stregoneria Tradizionale (quella Italiana chiamata Stregheria) o della Stregoneria moderna (chiamata Wicca), appartenente all'ambito del Neopaganesimo.