Venezia, 1529: Brian Duffy, spadaccino e mercenario irlandese, non più giovane né all'apice della fortuna, viene aggredito nottetempo da tre fratelli desiderosi di vendicare un'offesa subita. Se la cava malgrado lo svantaggio numerico, e viene notato per le sue capacità da uno strano vecchio che lo assolda come buttafuori per la sua locanda (con birreria annessa) a Vienna.
Dopo un viaggio avventuroso costellato di incontri con assassini e misteriose creature, Duffy arriva alla meta per scoprire che in fermento non c'è solo la birra nuova da spillare per Pasqua: dopo aver conquistato Buda e Pest, le truppe di Solimano il Magnifico si approssimano a porre sotto assedio Vienna, porta dell'Occidente. Duffy non dovrà solo vedersela con risse da osteria, ma con uno scontro esoterico in cui scenderanno in campo, per difendere il cuore stesso dell'Europa, i protagonisti di miti e racconti dalla Scandinavia al Mediterraneo...
Romanzo molto molto bello (Tim Powers è un genio) che mescola mitologia ed accuratissima ricostruzione storica, creando un retroscena esoterico che risponde analiticamente agli interrogativi lasciati aperti dalla storia "vera", e stabilisce in maniera definitiva il ruolo fondamentale della birra nella storia della civiltà (senza peraltro tralasciare il vino).
(La copertina non ce la metto per protesta, perché è brutta assai )