American Gods di Neil Gaiman

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American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi nihal87 » 14/11/2010, 13:27

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Dopo tre anni di prigione Shadow sta per tornare in libertà quando viene a sapere della morte misteriosa della moglie e del suo migliore amico. Sull'aereo che lo riporta a casa l'uomo riceve una proposta di lavoro da un tipo piuttosto enigmatico, Mister Wednesday: Shadow accetta, ma gli servirà ancora qualche tempo per scoprire chi sia in realtà il suo capo, chi siano i suoi compagni d'affari e chi i suoi concorrenti.


Molti lo definisco il suo libro migliore, altri lo odiano, vi farò sapere ;)
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi claudia » 14/11/2010, 14:14

Il titolo mi intriga molto. Attendo fiduciosa il tuo commento.
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi nihal87 » 05/12/2010, 23:45

Per ora è geniale. Tanti riferimenti a dèi (ovviamente) antichi e spesso dimenticati (di alcuni si trovano solo vaghi accenni su internet e addirittura alle volte uno dei link è proprio questo libro.)
Vi saprò dire di più a libro finito ;)
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi nihal87 » 15/12/2010, 14:45

sono a più di metà libro. Sta risultato abbastanza complicato seguirlo, nel senso che nella sua immensa saggezza Gaiman è andato a ricare dèi sperduti o miti americani a noi sconosciuti. ho fatto qualche ricerca e se volete quando l'ho finito posso postarvi gli dèi che ho incontrato e che sinceramente non avevo mai sentito nominare!
sto parlando di dèi slavi, dèi dei nativi americani, egizi, nordici, irlandesi e africani. per ora gli incontri sono questi, non pochi direi!!! :lol:
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi niji » 15/12/2010, 14:49

a me è piaciuto molto... anche se ogni tanto credo che Gaiman, per volerci narrare qualcosa, sia andato un po' fuori strada dalla storia principale, facendo parentesi lunghissime. Ma poi si impara a godersi anche e soprattutto queste!
Ricordo un monologo di una ragazza che il protagonista incontrava in macchina (o che aveva qualcosa a che fare con una macchina <- qui capite quanto io mi ricordo dei libri che leggo) che era fantastico!
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi nihal87 » 15/12/2010, 19:50

fino ad ora le parti davvero belle sono quelle che raccontano di come questi dèi sono arrivati. Ho letto solo due capitoli di questo tipo: l'irlandese e l'africano. Ma sono stupendi. Parlano del dolore di queste persone strappate per vari motivi alla propria terra, della sofferenza che sopportano vivendo in questa terra straniera. E sono loro che con le loro preghiere e i loro riti propiziatori trasportano i loro dèi in America. Sono capitoli stupendi.

Per ora nessuno parla del dio cristiano, ma ho la netta sensazione di averlo incontrato tra le pagine, però non ne sono affatto certa e non ditemi nienteeeee.. ora continuo :-P
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi nihal87 » 06/01/2011, 20:24

finito!! Qui di seguito c'è un pò di trama, ma niente di serio :mrgreen:
Un libro che avrei dovuto leggere con molta più attenzione, ma che mi ha comunque colpito positivamente.
Gli dèi non vivono bene in America. E' una terra arida di credenze, ma chi vi si è trasferito, chi vi è stato portato con la forza o chi comunque vi è capitato ha portato con sè i suoi dèi, i suoi spiriti e le sue tradizioni.
Vecchi dèi che si ritrovano catapultati in un mondo che non crede più in loro, in un mondo che non ricorda neppure i loro nomi. Altri dèi stanno prendendo il loro posti: la tecnologia, il denaro, i mass media; sono queste le cose a cui ora la gente crede. Non crede più negli ifrit, in Odino, in Orus. Crede i cose materiali, in cose superficiali e costituite solo da fili e ingranaggi.
In questa guerra tra dèi si ritrova catapultato Shadow, il ragazzo ombra. Un uomo dal passato turbolento e segnato da un amore che non ha avuto pietà di lui, ma di cui lui ne avrà fin troppa.

E' stato difficile seguire questo libro, perchè la mia conoscenza degli dèi è davvero sommaria. Odino, Orus, Loki... a malapena conosco i loro nomi e di sicuro non conosco più in là di questo.
Avrei avuto bisogno di una vera conoscenza dei vari pantheon che Gaiman ha portato in campo, ma alla fine me lo sono goduta anche così. I dubbi me li sono chiariti con wikipedia ^^

Il personaggio di Wednesday è intrigante e irritante allo stesso tempo. Chernobog mi ha stupito positivamente, ma me lo aspettavo. Laura è stata insopportabile e grandiosa.

Whiskey Jack è stupendo, ma comunque andate da soli alla scoperta di dèi che anche i loro stessi fedeli hanno dimenticato.
Dèi che ora si arrabattano come possono e vivono alla giornata.. in America.
Perchè l'America non è un buon posto per gli dèi, perchè ogni dio è felice e sereno solo nella sua terra.

voto: 4/5
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi ziadada » 20/08/2011, 20:08

L'ho letto in vacanza (torno oggi) e mi ha colpito molto positivamente. Bellissime tra l'altro (come avete già detto), le storie nella storia delle persone arrivate nel tempo in America e dei loro dei; in particolare quella di Elsie e dei pixy, quella dell'afrit e quella dei due gemelli africani.

Mini spoiler: la storia di Hinzelmann mi ha fatto morire di paura... :?

Su anobii ho dato cinque stelle, ma diciamo quattro e mezza :-P
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Re: American Gods di Neil Gaiman

Messaggiodi ziadada » 22/08/2011, 10:24

Dopo il commento da prima impressione, uno un po' più pensato :-P

SPOILERONE












L'autore si prende tutto il tempo per portarci qua e là per i luoghi dell'America di tante storie di viaggio e di formazione: la strada, il motel, la fermata d'autobus, la località turistica, la cittadina sonnacchiosa in riva al lago, la stazione di servizio. Nello stesso tempo, in parallelo, ci fa visitare un paese popolato da ondate di migranti, esploratori, deportati, schiavi. Venivano da paesi feroci, ma popolati da dei: sono diventati servi o venditori di cianfrusaglie. La sciamana ha perso la visione, i feticci diventano polvere, la regina di Saba batte il marciapiede, re irlandesi muoiono alcolizzati in notti gelate, afrit guidano taxi in turni massacranti. Solo dei e miti autoctoni, radicati nella loro terra, conservano malgrado tutto lungimiranza e dignità.
In questo scenario solo la consapevole adesione al mito, la discesa agli inferi, il viaggio iniziatico riescono a fare dell'ombra un uomo, e del figlio senza padre il figlio di un dio.

Ripristino le cinque stelle :-P
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