Dalla quarta di copertina:
Blart non voleva salvare il mondo.
E il mondo avrebbe voluto essere salvato da qualcun altro.
Prende il via così un fantasy che per i bambini-ragazzini è un susseguirsi di avventure e per gli adulti un susseguirsi di risate. L'opera è una leggera, simpatica, allegra parodia di tutti topos del genere fantasy. Assai carino!
Qualche passo:
Blart non aveva potuto frequentare la scuola. L'unica volta che ci aveva provato tutti gli altri bambini erano scappati dall'aula gridando, e non li si poteva biasimare perchè avevano solo seguito l'esempio del loro maestro.
Qui Blart scopre di essere destinato a salvare il mondo:
Tutti sappiamo che cosa accade di solito quando un ragazzo di quattordici anni e in perfetta salute ha l'opportunità di salvare il mondo da un pericolo terribile. Afferra al volo l'opportunità. Senza esitare. SI ferma solo il tempo necessario per prendere il suo fidato pugnale e poi dirige i suoi passi coraggiosi verso i pericoli che lo attendono.
«Non verrò mai» disse Blart con ostinazione.
«I bardi scriveranno poemi epici in tuo onore e i menestrelli canteranno le tue grandi imprese.»
«Io voglio stare qui con i miei maiali.»
Qui l'ingresso 'trionfale' del coraggioso guerriero:
Un guerriero grosso, abbronzato, barbuto e atticciato entrò dalla porta strizzandosi tutto.
Perfino Blart capiì che era un guerriero perchè dietro la schiena aveva la spada più grossa che avesse mai visto. (...)
Il guerriero era ancora sulla porta e presto tutti capirono perchè. La sua enorme spada era rimasta incastrata nello stipite della porta, e sembrava che lui avesse qualche difficoltà a farla passare.
Si piegò in avanti e dimenò il didietro in modo poco dignitoso. Poi ballonzolò su e giù un paio di volte e all'improvviso volò attraverso la porta andando a finire lungo disteso sul pavimento.