Inquieto, insofferente all'autorità, incapace di assoggettarsi alla civiltà delle macchine, Esaù Cairn sembra proprio un uomo nato in un'epoca sbagliata, un uomo "fuori dal suo tempo". Dotato di una forza bruta, intelligente ma primitivo nelle sue passioni, conduce una vita disordinata e viene tenuto alla larga dai suoi amici. Tuttavia Esaù Cairn riesce a frequentare l'università e si appassiona allo studio delle lingue antiche; in particolare diventa un esperto dello scomparso dialetto Austriki. Questa specializzazione lo fa inevitabilmente incontrare con il professor Isaac Ildebrand, e con lui partecipa alla spedizione che determinerà la svolta della sua vita, riportando Esaù Cairn nel tempo giusto per cui pare essere nato e nel quale potrà esprimere liberamente tutta la sua intelligenza e tutta la sua possente vitalità.Direttamente dal 1933, un racconto del "papà" di Conan il Barbaro, R.E. Howard.
Ed in effetti guardando al protagonista ci sono molte somiglianze con il Cimmero, entrambi sono forti, abili nel combattimento ed irascibili; ed anche il mondo di Almuric è molto simile al mondo di Conan: una natura selvaggia e violenta, popoli altrettanto aggressivi e con un tocco di magia non sempre onnipresente. Però le somiglianze finiscono qui. Esaù Carin viene da un' epoca civilizzata, e quando arriva sul mondo di Almuric deve adattarsi; inoltre durante l'avventura sfrutterà oltre alla forza anche tutta la sua intelligenza superiore.
E' un libretto molto corto, non credo raggiunga le 250 pagine, ma anche molto intenso ed emozionante.
Consigliato a tutti, soprattuto a chi s'intende di Heroic Fantasy e vorrebbe leggere una variazione sul tema.