Trama (scopiazzata per pigrizia ): "Jinko è stata venduta: diventerà una concubina dell'imperatore nella lontana Tengri, la meravigliosa capitale. Ma per il momento è solo una ragazza impaurita e non sa che un grande destino l'attende, che un principe si innamorerà di lei e che darà un erede al Figlio del Cielo. Nel frattempo un barbaro di nome Amra viene fatto schiavo dai nomadi della steppa e dovrà riconquistare la libertà a prezzo di una lotta durissima. La storia di Jinko, di Amra e del principe Kung, cugino dell'imperatore, è destinata a intrecciarsi con eventi di portata incalcolabile: il tramonto del glorioso Regno di Mezzo sotto i colpi degli invasori venuti da occidente e la sconfitta della tenebrosa magia di Suyodhana, capo degli eunuchi di Tengri e discendente dalla stirpe dei demoni Yama!"
Ho iniziato questo romanzo dalla curiosa ambientazione che unisce una diligente ricostruzione di "fanta-Cina" con vaste pianure di confine popolate da vichinghi e pellerossa. Sinora non più di un onesto esercizio di artigianato dell'intrattenimento, ma vi farò sapere