MODERAZIONE!A scrivere questo intervento non è Sean l'autore, non è Sean il lettore, non è Sean il viandante, ma è Sean il moderatore. Moderatore responsabile del tavolo esordienti.
REGOLA PRIMA:Le opinioni sono come le mutande: ognuno ha le proprie.Io sono fermamente convinto che gli Stati Uniti d'America siano un Paese incredibilmente democratico... e ne sono convinto perché è un Paese in cui gruppi dichiaratamente neonazisti possono manifestare in contrasto al loro Presidente "nero" senza per questo essere censurati.
Anche il nazismo, che come ogni ideologia estremista, è all'esatta antitesi del concetto stesso di democrazia, DEVE trovare spazio di parola (parola... e nulla di più, sia chiaro) in un contesto realmente democratico. E, per questo, per quanto io odi profondamente i nazisti, ammiro gli Stati Uniti d'America, dove anche un neonazista può dichiararsi tale e professare le proprie ideologie politiche.
Cosa diamine ha a che fare questo aneddoto con il discorso in corso?
A chi sto dando del nazista?
A nessuno sto dando del nazista.
Ma questo aneddoto è perfettamente attinente con il discorso in corso in quanto, nella violenza implicita di alcune parole che ho avuto modo di leggere questa sera, non ho trovato quello spirito di quieto e costruttivo confronto che dovrebbe essere alla base di ogni rapporto umano, ancor prima di un rapporto autore-lettore-autore.
Sinceramente non mi interessa cercare "colpevoli" per quanto è accaduto in questo thread. Ciò che
non desidero tuttavia
tollerare è la violenza più o meno implicita nelle reazioni a commenti o opinioni, di Tizio o di Caio.
Siamo persone civili. O, per lo meno, fingiamo quotidianamente di esserlo.
Viviamo in un'epoca civile. O, per lo meno, ci illudiamo quotidianamente di ciò.
E, soprattutto, siamo tutti amanti della letteratura in ogni sua forma. Un'arte umanistica che, come ogni arte umanistica, dovrebbe elevare gli animi a un traguardo di illuminazione, e non scaraventarli nelle barbarie più bieche.
Detto questo, desidero che sia chiaro che è SACROSANTO diritto di ogni lettore esprimere le proprie opinioni, entro i termini propri di un linguaggio educato, di un tono cordiale e dell'assenza di offese nei riguardi dell'autore, fosse questo un qualsiasi esordiente o un grande Maestro della letteratura mondiale.
Altrettanto SACROSANTO, ovviamente, è il diritto di ogni autore di provare, ove lo ritiene necessario, a difendere le proprie posizioni di fronte a quello che considera una critica, entro i termini propri di un linguaggio educato, di un tono cordiale e dell'assenza di offese nei riguardi del lettore, fosse questo un bambino dell'asilo o un docente universitario di Lettere Antiche.
Da questo arriviamo alla...
REGOLA SECONDA:Se siete cristiani, ebrei o mussulmani, la vostra fede vi dovrebbe aver insegnato che di essere Infallibile e Perfetto ne esiste solo Uno. Ed è terribilmente arrogante cercare di elevarsi al suo stesso livello.Che voi siate lettori o autori le vostre opinioni sono SACROSANTE, sì... ma non dovete considerarle al pari di un dogma di fede, da difendere con una crociata in contrasto a qualsiasi infedele che provi a intervenire in senso contrario.
Un consiglio spassionato agli autori esordienti (tutti in generale, senza riferimenti specifici al caso in questione in questo thread), poi, da uno che spera di potersi considerare a propria volta autore esordiente:
siate umili.
Se meritate un complimento, questo arriverà, prima o poi. Ricercarlo per forza, o pretendere che vi possano essere riservati solo complimenti e alcuna critica, non potrà fare altro che danneggiare la vostra immagine. Immagine che, in quanto esordiente, non potete permettervi assolutamente di danneggiare.
Detto questo, chiudo qui il mio intervento.
E, mi auguro, di non ritrovarmi costretto, nei prossimi giorni,
a chiudere questo stesso thread, nel caso in cui quanto ho appena scritto venisse ignorato.
Grazie a tutti per l'attenzione....