Cominciamo da Hyana: ho fatto bene a chiederti!
Adesso ho capito le tue motivazioni.
Tra l'altro la tua riflessione iniziale sul fatto di sentirsi vicini al carattere dei personaggi è molto calzante: forse è stato quello il mio problema. Con la dea-gatta (complimenti per questa creatura!) non potevo immedesimarmi, quindi puntavo su Hyana, ma lei aveva un carattere talmente diverso dal mio, che non riuscivo mai a prevedere le sue reazioni (proprio come Mathan, in pratica
), soprattutto le sue reazioni di moglie e madre, erano sempre così diverse da quelle che avrei avuto io, che non potevo immedesimarmi.
E, se manca l'empatia verso un personaggio, viene a mancare quel bisogno disperato di sapere cosa gli succederà. E il cerchio - il mio con questo libro - si chiude.
Tu hai realizzato un fantasy meno drammatico, meno serioso, che sa prendersi un po' in giro. Dato che era il tuo obiettivo, be', ti ammiro perchè ci sei riuscito!
Sull'editing, Roberto guarda lo so, gli errori non li vedi, la tua storia la sai a memoria, l'occhio scorre via e sa già la parola successiva! Per questo ho criticato il lavoro svolto dalla casa editrice, perchè proprio qui sta la loro funzione: vedere la ripetizione o la svista che ormai è - fisiologicamente - fuori dalla portata dell'autore.
La mappa.... cavoli e inserirla piegata come ne Il Signore degli Anelli? e crearne due metà? Dico per i prossimi libri eh, qui c'erano itinerari precisi e tanti Paesi, seguire il percorso su una cartina avrebbe aiutato tantissimo!
Grazie per le risposte. Oggi ho scoperto che non è facile esprimere il proprio parere su un libro quando si conosce (anche se solo virtualmente) il suo autore. Cioè io l'ho trovato molto diverso da dire, che so, "secondo me la Rowling o Terry Brooks..." L'autore in questi casi non è più soltanto un 'nome lontano', ma è una persona vera. Ci tenevo ad essere comunque obiettiva e esprimere un parere sincero e non mi sono pentita, ti sei rivelato una persona molto disponibile. grazie.